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Discussioni - perla1988

#1
Muretto / Avete mai pensato che!!!!!!!!
Luglio 23, 2017, 01:18:32 PM
"Cattivi si diventa dopo essere stati troppo buoni con la gente sbagliata"

Si forse è vero....ma non sempre è cosi'...alle volte sei cosi diciamo "idiota" che pur volendo non riesci a esserlo...forse perché quelle cattiverie ricevute sono lo stesso preziose per te, perché arrivate da chi cattiveria non  aspettavi...e allora sembra strano ti senti cattiva con te stessa e metti in atto una sorta di autodifesa contro la tua stessa cattiveria che altro non è che sentirti incapace di vivere e inizi a esistere...che è la cattiveria più grande verso te e verso gli altri...chi esiste non ha valori, non riesce a comprendere cosa voglia dire vivere con gli altri e per gli altri...esiste,  come esistono i terremoti come esiste il male come esiste la malattia il dolore la tristezza cose di cui tutti hanno paura e cercano di tenere il più lontano possibile...e cosi anche se non sei cattiva  , anche tu ti allontani da te stessa costruendo il vuoto ma no attorno a te ma dentro di te....
#2
Amore e seduzione / Per tutti coloro....
Giugno 17, 2017, 02:48:18 AM
Si per tutti coloro che hanno paura di amare e di essere amati perche' amano solo esistere e non vivere per paura del giudizio degli altri...

Quello che viene scritto in fondo all'anima è difficile da cancellare... un giorno ti svegli e incontri qualcuno, che in qualche modo comincia a far parte della tua vita...
riscopri emozioni, sensazioni che avevi da tempo dimenticato, vorresti fermarti a riflettere, ma è troppo forte l'emozione che provi e cosi ti lasci andare riscoprendoti ragazzino....
come per magia la tua vita ricomincia ad avere un senso, e il vuoto che sentivi dentro, pian pianino ricomincia a riempirsi...pensi al futuro e non ti accorgi, invece,che sarebbe meglio godersi ogni piccolo attimo, perché questo è unico e non tornerà più, sai che questa è l'occasione che aspettavi...
non puoi fartela sfuggire, perché forse è l'unica che la vita ti concederà...per essere felici a volte è necessario scendere a compromessi con se stessi, non è facile, lo so bene....ma alla fine è meglio vivere con un rimorso e non con un rimpianto...

Ricorda che....le emozioni sono i momenti più intensi della vita, quelle che danno sapore e senso ai nostri giorni.....VIVILE...
#3
Muretto / A te Giovanni Falcone
Maggio 23, 2017, 02:55:47 PM
Ricordiamo il momento....
Alle ore 17, 56 minuti e 32 secondi di sabato 23 maggio 1992 un cratere si apre sull'autostrada che collega l'aeroporto di Punta Raisi con Palermo. All'altezza dello svincolo di Capaci, 572 chili di esplosivo vengono attivati a distanza e spazzano via le tre auto su cui viaggiano il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta. Muoiono il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Sopravvivono all'attentato gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Avevo solo 4 anni stavo in macchina con i miei genitori e la mia nonna, stavo proprio in braccio a lei, la radio accesa , e il mio papa' diede una gran botta al volante, più tardi, anni dopo capirò il perché di quel gesto di rabbia, la rabbia di avere perso un Uomo che dava dignità al nostro paese e che per questa dignità fu ucciso da chi dignità non conosce e che soffoca e corrompe ogni forma di legalità per averne pieno potere....

https://www.youtube.com/watch?v=Qa4IgieVkhE

A te Giovanni Falcone

#4
Amore e seduzione / Anonimo
Maggio 21, 2017, 08:17:58 PM
nessuno sapeva in che rapporto erano
non erano amici
non erano fidanzati
Erano incasinati da morire e belli da vivere....
#5
Amore e seduzione / Cosa significa la parola "Amore"
Aprile 04, 2017, 09:22:05 PM
Secondo me è bene iniziare per parlarne, dicendo che ogni persona è unica e, quindi possiede un proprio concetto dell'amore, ed  è normale che quanto scrivero' è influenzato e determinato da cio' che l'amore è per me...
Infatti credo che la nostra idea dell'amore riflette chi siamo, i nostri desideri, i nostri valori, le nostre aspettative e il nostro modo di vivere le relazioni.

La parola "Amore" è tra le più usate nel linguaggio comune.
Se ne parla di continuo: tra le persone, in televisione, sulle riviste, sui siti... Sull'amore si scrivono messaggi, poesie, libri...eppure sembra proprio difficile dare una definizione univoca dell'Amore che metta tutti d'accordo.
Per esempio, se cercassimo una definizione "obiettiva" dell'amore su qualsiasi dizionario, leggeremmo:
"L'amore è un sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia ed adesione, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale".

Ma tale definizione cosa dice di noi, delle nostre passioni amorose, dei nostri tormenti e delle nostre gioie....perche amore è anche questo, che lo si creda o no è anche carne, sangue, desiderio implacabile, voglie indecenti, pensieri infinitamente impuri, follie e perdita di coscienza, perche' se non fosse tutto questo insieme al resto, si chiamerebbe solo "abitudine"

Una definizione oggettiva non rendera' mai ragione del nostro modo di vivere l'amore e dei nostri bisogni intimi che sono sottesi a questo sentimento.
Se ne parla di continuo forse proprio perché il concetto dell'amore è davvero inafferrabile.
Pero'si continuia a cercare una definizione se questa non è rappresentativa dei nostri vissuti personali?
Probabilmente perché, di fronte all'amore, ci sentiamo vulnerabili e allora abbiamo bisogno di dare una definizione, una forma precisa a un sentimento per il quale, a volte, perdiamo il controllo.Per esempio, "l'amare alla follia" sembra essere un'esperienza emotiva molto forte che, per certi aspetti, può anche spaventare.In ogni caso, nonostante la paura, gli esseri umani continuano a innamorarsi, spesso anche contro la loro volontà...
Come ho detto all'inizio ogni persona è unica, quindi possiede un concetto dell'amore, unico...Concetto che riflette chi siamo, i nostri desideri, i nostri valori, le nostre aspettative e il nostro modo di vivere una relazione...Ecco perche' quando parliamo d'amore viene fuori il nostro mondo interiore, e le proprie esperienze...
#6
Muretto / Le parole....
Marzo 21, 2017, 09:30:08 AM
Attenti alle parole. Sia quando le dite che quando le ascoltate. Non sono solo lettere dell'alfabeto. Sono fiori. Sono lame. Sono coperte. E proiettili.
Sono acqua per chi ha sete e sabbia da gettare negli occhi per chi non le vuole ascoltare bene.
Attenti alle parole che sono ben più palpabili e concrete di qualcosa che non si può toccare. E riempiono spazi immensi, come altrettanti ne sanno svuotare.
- Paola Felice

;)
#7
Cronaca / La morte ti fa bello....che tristezza...
Marzo 14, 2017, 10:48:12 AM
"Ciao ciao Marcello": l'ultimo viaggio del clochard bruciato vivo sulle note di Gianni Celeste
,,Il feretro si fa largo a poco poco tra la gente: la famiglia, i parenti, gli amici di sempre, di vita e di strada. Semplicità e commozione questa mattina per l'ultimo saluto a Marcello Cimino, 45 anni, il clochard bruciato vivo nella notte tra venerdì e sabato nella zona di via Cappuccini."

Sapete che dice quella canzone....

SI ADDIVINTATE IMPORTANTE
TUTT COSE SI TU
OGNI MINUT CHE PASS
É MIEZE MINUT E TE
SI ME REGAL NU SGUARD
GIUR VAC A MBAZZÍ

Ma doveva cosi' essere tragica la sua morte per avere importanza per noi....La vita di un uomo non deve essere sempre importante? Qualsiasi sia la sua scelta di vita? Mario Cimino quanta ipocrisia al tuo funerale solo Gianni Celeste e la sua musica ti ha reso onore...
#8
Muretto / ERRARE HUMANUM EST
Marzo 10, 2017, 10:27:42 AM
Questo topic è per tutti coloro che sbagliano e vivono nel rimorso di avere con il loro errore fatto male a una persona che male non meritava...È mio desiderio far comprendere loro che il loro errore non sempre è distruttivo ma non lo faro' a parole mie non sono all'altezza.....

Ciò che fa di noi quello che siamo non sono gli errori che commettiamo, ma come ne affrontiamo le conseguenze. (Being Erica)

Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa. (Gianni Rodari)

;) E per tutti coloro vittime di un errore esiste una cosa bellissima che si chiama "PERDONO" che è la Torre di Pisa dei sentimenti umani....

#9
Musica e Spettacolo / Quanto importante e' la musica....
Febbraio 21, 2017, 04:32:16 PM
La musica da sempre, accompagna la nostra esistenza. La musica cambia il nostro umore in diversi modi: essa fa confluire l'umore verso precisi stati d'animo e genera diversi sentimenti.Queste caratteristiche rendono la musica uno degli strumenti principali per stuzzicare i nostri stati d'animo.Lo studio di esperti psicologi sulla musica hanno permesso di stilare una lista veramente utile su come i brani musicali abbiano delle funzioni sul nostro umore e svolgano anche una funzione di strategie da seguire:

Intrattenimento:la musica stimola la mente, tenendoci compagnia nella vita quotidiana.

Rivitalizzante: ci rivitalizza il mattino e ci può calmare la sera.

Crea forti sensazioni:in particolare durante un'esecuzione dal vivo.

Diversivo: distoglie la nostra mente dai pensieri spiacevoli, quando ci sentiamo affranti, tristi o arrabbiati è sempre meglio riempire il silenzio ascoltando qualcosa che ci faccia sentire meglio!

Ci scarica, ci fa sognare ad occhi aperti ci conforta...

Tutto di lei ci fa controllare e migliorare il nostro umore.La bellezza della musica è che può realizzare più di un obiettivo alla volta.

Si parla di terapia musicale, si dice che la distrazione  sia considerata una delle strategie più efficaci per regolare l'umore. Alla musica è stata data anche  una forte capacità di creare degli stati riflettenti, ovvero la tendenza di vederci in maniera distaccata e permetterci una maggiore comprensione delle nostre emozioni. Pero esperti dicono che a questo c'è anche un collegamento negativo, infatti la musica triste potrebbe promuovere elucubrazioni mentali. L'elucubrazione è uno stato emotivo che, ironia della sorte, può portare a pensieri talmente meticolosi da portare a un eccessivo ragionamento contorto.
Tuttavia, hanno scoperto che la musica aumenta la comprensione dei sentimenti, e ci permette di capire che cosa sono le emozioni che proviamo durante l'ascolto.
E per concludere questo mio topic in bellezza, non posso che dedicarvi una splendida ballata di John Miles dal titolo Music (ovviamente!). Ascoltatela e mi piacerebbe sapere che sensazioni vi fa sentire....Aspetto i vostri commenti! ;)
#10
Libri & Cultura / Charles Bukowski
Gennaio 20, 2017, 11:30:54 AM
Charles Bukowski
Data di nascita: 16. Agosto 1920
Data di morte: 9. Marzo 1994
Altri nomi: Henry Charles Bukowski
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski , è stato un poeta e scrittore statunitense di origine tedesca.

Ha scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri.

Il contenuto di questi tratta della sua vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco.

La gente si aggrappa all'abitudine, come ad uno scoglio,
quando invece dovrebbe staccarsi e tuffarsi in mare.
E vivere.
Charles Bukowski

..e guardo quei 47 chili
che si pettinano un metro e passa
di capelli rossi
di fronte allo specchio
sentendomela dentro i
polsi e dietro agli occhi,
sentendomela
nelle dita dei piedi e nelle gambe e nello stomaco
e in tutto il resto.
e tutta Los Angeles cade a terra
piangendo di gioia,
i muri dei bordelli tremano -
l'oceano s'infrange, lei si gira
verso di me e fa: "accidenti a questi capelli!"
e io le dico:
"già"...
Charles Bukowski

L'amore è quando vuoi portare una persona nella tua vita... non a letto."
Charles Bukowski

,,Che differenza c'è fra poesia e prosa?" "La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'."
Charles Bukowski

#11
Non ce l'ha fatta Federica Trani, la 18enne di Grottaglie coinvolta lo scorso 12 gennaio scorso in un incidente stradale sulla strada provinciale che conduce a Martina Franca. La ragazza si è spenta ieri  pomeriggio nell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Al momento del terribile scontro era in sella ad una moto uscita di strada per cause in corso di accertamento. Con lei c'era un 19enne che è rimasto ferito in modo non grave; Federica invece aveva battuto la testa sull'asfalto.

Dopo cinque giorni di coma e nonostante un intervento chirurgico molto complesso, la 18enne è deceduta ieri poco prima di mezzogiorno. La giovane, figlia di due noti ristoratori, frequentava il Liceo Moscati di Grottaglie.

La morte è sempre un grande dolore, a 18 anni poi è troppo presto per conoscerla....Ma in cielo bisognano Angeli giovani, e Federica sara' fra i più belli e i più' forti...RIP in pace Federica e dona pace alla tua famiglia, compito difficilissimo ma te ne sarai all'altezza....CIAO FEDERICA...
#12
Cronaca / L'atroce segreto nel cimitero della mafia
Gennaio 15, 2017, 12:23:58 PM
Parla una fonte confidenziale nel Palermitano. I cadaveri potrebbero essere molti di più.
PALERMO - Con il passare delle ore la scoperta di Roccamema diventa sempre più macabra.
La caverna in contrada Casalotto sarebbe un ossario. Probabilmente di vittime di mafia. Siamo in una zona impervia del paesino in provincia di Palermo. A scoprire i teschi, ossa e resti di indumenti sono stati i carabinieri del gruppo di Monreale. I pm Siro De Flammineis e Sergio Demontis, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, hanno chiesto l'intervento del soccorso alpino per riportare in superficie solo una parte delle ossa nascoste a metri di profondità.
È mistero sull'input che avrebbe condotto i militari sul posto. Si parla genericamente di una "fonte confidenziale", qualcuno che almeno per il momento non può essere definito un collaboratore di giustizia. Di certo è qualcuno che custodisce i segreti di contrada Casalotto. Non si finisce per caso in quel posto, bisogna conoscerlo. Nulla c'entrerebbero le nuove dichiarazioni del pentito di Carini Nino Pipitone.
Altri interrogativi: chi ha deciso di allertare i carabinieri del Gruppo di Monreale e perché proprio adesso? Forse i recenti blitz che hanno azzerato i clan di Corleone e dintorni potrebbero avere convinto la fonte confidenziale che era giunto il momento di parlare.

Su questo rifletto e dico, se cosi' è mi chiedo perché non dare un identità, a chi forse sapendo ha tolto identità a chi è morto senza colpe...ma dico siamo in chiesa c'è il segreto della confessione adesso per chi ha commesso cose così terribili, o abbiamo paura che la mafia possa fare a lui ciò che ha fatto a quelle povere ossa e alle famiglie di quei morti senza identità...Perchè sapere che un congiunto è morto e andare sulla sua tomba a onorare la sua memoria è una cosa ma sapere che forse è morto è un'altra questo è chiaro...No che mi sia sparito mai nessuno, ma ricordo da piccola avevo una bambola,  si chiamava "La Sirenetta" lo ricordo ancora aveva il corpo di una sirena capelli lunghi e biondi ma il bello era che essendo tutta di gomma potevo farle il bagno e asciugandola, e giocarci con facilità in poco tempo, stavamo villeggiando con nonna e la mia famiglia e sotto la nostra casa ci stava una famiglia con due bambine, erano odiose e rubarano la mia bambola nascondendola, piansi come mai ma no perché l'avevo persa, ma perché non sapevo dove fosse finita, lo ricordo ero bimba ed era una bambola non certo un essere umano...Nessuno ha il diritto di toglierci nulla tanto meno un affetto importante....e credo non ci sia pentimento che tenga che possa ridare pace alle famiglie di quei poveri resti in quella caverna....

https://www.youtube.com/watch?v=_tQ6RuymtZg

#13
UN DOMANI

Un domani quando guarderai il mare...
Mi vedrai...
Vedrai i miei occhi che ti guardano...
Da lui percepirai le miei carezze...
Tramite le sue onde...
sarai completamente attratto...
Da non capire più, dove finisce...
La realtà e incomincia il sogno...
E un'ondata di emozioni ti farà vibrare...
Come una coda di violino...
Un domani quando guarderai il mare...
Ti ricorderai di me...
Ricorderai di avermi amata...
E in lui riconoscerai l' amore...
Quell'amore che hai trovato per caso...Ma che ti è rimasto dentro...
Ricorderai le mie parole...
le mie risate...
la mia voce...
e ti farai cullare dai ricordi...
ti sentirai felice...
Ti sentirai completo...
Per aver avuto anche se solo per poco...
La possibilità di essere stato te stesso...
Di aver nascosto e messo via...
Quella maschera che porti per volere degli altri...
Un domani quando guarderai il mare...
Ricordati di pensarmi...
Di pensare al nostro amore..
Perchè io ovunque sarò..
lo sentirò...


#14

Questa storia è una storia di perseveranza. Questa è una storia da leggere con comprensione, con dolcezza. Questa è la storia di Maria e Rossella e della loro famiglia.
La storia di una bambina autistica e del difficile e lungo percorso fatto per il suo bene. Questa, quindi, è anche una storia di speranza.                                     
Lo so è estremamente lungo da leggere ma fatelo è bellissimo comprendere come nulla è impossibile se gestito con amore...Pasquale Cuomo colui che c'è la fa conoscere
(studente del vivaio di Ottopagine, corso di giornalismo multimediale organizzato nell'ambito dell'iniziativa scuola lavoro)

Prima che la leggiate pero' desidero dire in breve come gli esperti definiscono "L'AUTISMO" e cosa ne pensano....

L'autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi.  L'autismo è il peggiore degli handicap, perché pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e perdura per tutta la vita

L'autismo non ha una singola causa: molteplici geni e fattori ambientali, come virus o sostanze chimiche, possono contribuire a determinare il disturbo autistico.
Gli studi su persone autistiche hanno trovato anomalie in diverse strutture cerebrali; questi dati suggeriscono che l'autismo derivi da una interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina.

Attualmente non esiste una cura per l'autismo: le terapie o gli interventi vengono scelti in base ai sintomi individuali.



Pasquale Cuomo colui che c'è la fa conoscere (studente del Vivaio di Ottopagine, il corso di giornalismo multimediale organizzato nell'ambito dell'iniziativa scuola lavoro)

Maria mi accoglie in casa sua con una dolcezza e un sorriso disarmanti. Percorro il lungo corridoio che dall'ingresso mi porta in cucina, lì, seduta, c'è Rossella, Rossellina. Ha dieci anni. Mi sorride e con voce gentile mi chiede di vedere i suoi animaletti: un pappagallo, una tartaruga e due pesciolini. Più tardi Maria, la madre, mi spiegherà che anche quegli animali fanno parte della terapia, del benessere di Rossellina. Scambiati i convenevoli e congedati gli animaletti di Rossellina io e Maria ci dirigiamo in un'altra stanza.
Bastano quattro parole e Maria diventa un fiume in piena.

«Raccontami la vostra storia», le dico e lei racconta.
«Rossella è nata dopo una gravidanza e un parto assolutamente normali, tranquilli – mi dice –. Era una bambina speciale, sveglia. Sempre alla ricerca di un contatto con gli altri. Poi a un anno e mezzo tutto è cambiato».

Il cambiamento è arrivato dopo un vaccino, uno di quelli che si fanno in tenera età per essere protetti da malattie come rosolia, morbillo, e così via. Vaccino a cui erano state sottoposte anche le sorelle maggiori di Rossella e che non aveva creato alcun danno.

«Da quel momento Rossella non era più lei. Avevo una bambina, poi all'improvviso era diventata un'altra. La bambina che cercava un contatto con gli altri ora era sempre aggrappata al mio collo, persino il campanello la infastidiva.» Guardando e ascoltando Maria resto sorpreso dalla luce che ha negli occhi, dalla tranquillità e dalla fermezza della sua voce. Ho difronte a me una donna tenace, consapevole, e che nonostante abbia cominciato una lotta ad armi impari è ancora sul campo di battaglia. Mi racconta delle tante visite che ha fatto fare a Rossellina, tutte le visite che ha fatto fare a sua figlia e mi dice: «Noi genitori non abbiamo delle vere e proprie strade da percorrere, mi spinge a cercarne sempre di nuove il voler trovare per forza qualcosa che fa bene alla mia bambina. Questa è la strada da seguire. Yoga, musicoterapia. Filosofia per bambini. Qualunque cosa. Anche se recepirà il 5 per cento di quello che fa è pur sempre un 5 per cento in più».
Il suo racconto prosegue. Mi parla di quando andò per la prima volta dalla pediatra per spiegarle ciò che era successo a sua figlia, del cambiamento che era avvenuto e per tranquillizzarla le fu consigliata una visita da un neuro-psichiatra infantile.

«Attribuisco una sola colpa a quel dottore – mi dice -: il non essere stato chiaro con me. Lui aveva capito la situazione ma non mi ha detto la fatidica parola autismo. Se così fosse stato mi sarei mossa diversamente.»

Su un foglio le venne scritto "goffaggine motoria", "ritardo cognitivo" e di fare logopedia e psicomotricità e alle domande non seguivano risposte chiare. In tutto ciò bisognava fare i conti con la realtà: qualcosa non andava e la cosa era difficile da accettare. Su questa parola Maria si ferma.

«L'accettazione è importante. L'accettazione è il primo muro da superare e devono farlo i genitori, solo loro possono aiutare i loro figli. A oggi ci sono ancora persone che liquidano l'autismo come una fase passeggera della vita dei figli e lì non si può più aiutare nessuno.»

Maria continua il suo racconto, la sua seconda visita, tutto alla cieca, tutto brancolando nel buio, cercando di capire e ancora una volta non si riesce a cavare un ragno dal buco.

«Sua figlia è una bella stronza, non è autistica, è solo il suo carattere», mi riferisce le parole del medico che malgrado tutto la sollevarono. «Nonostante tutto è confortante sentirsi dire che tua figlia non è autistica. Quello stesso pomeriggio però ho impiegato tre ore per far salire Rossellina in macchina. Non voleva staccarsi da me. Una bambina di due anni era così ingestibile da non riuscire a metterla in macchina».

Le cose non prendevano una piega migliore, non volevano saperne di prendere una piega migliore e Maria mi racconta di un'altra sue esperienza, un altro suo tentativo che ha definito "Due anni persi".

Due anni in cui ogni giorno si recava a Salerno, in un centro, con psicologi e neuropsichiatri per seguire una terapia, ma non una terapia per l'autismo. Ci vorranno ancora due anni, arrivati a questo punto della storia, perché finalmente qualcuno dica a Maria come le cose stanno effettivamente.

A Salerno le dicono: «Il disagio di sua figlia è dovuto a lei. Lei psicologicamente crede di non aver partorito sua figlia», e questa era anche la risposta alla domanda: «Mia figlia è autistica?»
La svolta. L'asilo. «E una maestra che sembra un angelo». Come in una favola, nel momento di massima difficoltà, apparve una fata che per lavoro faceva la maestra d'asilo. Il destino, il caso, qualunque cosa esso sia ha fatto sì che Maria avesse la diagnosi esatta. Il caso e la maestra d'asilo che tramite il suo medico di fiducia le aveva fornito il numero di un neuro-psichiatra e luminare nel campo dell'autismo.
«Vostra figlia è autistica. Se non le fate fare la giusta terapia a 10 anni sarà completamente handicappata.»

Secco. Perentorio, duro. Così si rivolse il medico a Maria e a suo marito, ma finalmente era stata fatta chiarezza. La vera storia inizia qui. Finalmente Maria e la sua famiglia riescono a vedere qualcosa e la loro guida è il dottor Amendola, il loro neuro-psichiatra.

«Quando senti una diagnosi del genere piombi in un abisso, non sai cosa fare se non sei guidata da qualcuno di competente ed io aspettavo i colloqui con il dottore come un carcerato aspetta l'ora d'aria.»

Inizia la terapia, quella giusta. Non c'è bisogno di andare a Salerno, la clinica è nella provincia di Avellino e finalmente le cose iniziano a cambiare. Alla terapia partecipa tutta la famiglia. Maria mi spiega che è importante anche per le sorelle di Rossella capire le cose come vanno, essere coinvolte. Rossella smette di essere «un neonato nel corpo di un bambino» e inizia la sua risalita. La clinica è solo il primo passo. Non c'è solo la provincia di Avellino per far aiutare Rossella. Pisa. Roma. Napoli. Ancora Salerno e le Marche. Chilometri e chilometri macinati per combattere un fantasma, uno spettro, che prima non aveva un nome.

«Non ci siamo fermati – continua Maria - a Pisa, allo "Stella Maris" siamo stati in un centro specializzato dove ci hanno diagnosticato un autismo grave. Questo è servito per ottenere il sostegno alle scuole elementari. La scuola è fondamentale. Poi è stata la volta di Roma. A Roma all'ospedale del Bambin Gesù abbiamo scoperto il metodo Aba (Applied Behavioral Analysis), basato su terapie cognitive comportamentali. Poi abbiamo continuato a Salerno, in un convento, perché non c'erano i fondi. Qui abbiamo trovato un altro angelo, che per 13 mesi ha seguito Rossella. È stato in questi 13 mesi che Rossella ha iniziato davvero a stare bene.»

A oggi Rossella legge, scrive, si siede in maniera composta e ha addirittura scoperto cos'è l'umorismo che per gli autistici è un assoluto miraggio. Le vicende sono finite qui, l'ultima tappa fino ad ora è stato il metodo Aba ma Maria non ha voglia di fermarsi, né per sua figlia, né per gli altri bambini. Mi spiega qual è l'iter per accedere al metodo Aba, le mille difficoltà.

Questo metodo, mi ha spiegato, non è una consuetudine in Italia, ma solo in poche regioni e i costi sono davvero onerosi per le famiglie.

«Ho dovuto martellare l'Asl per essere aiutata e creare un precedente nel sistema campano, con la speranza che venga reso gratuito ma soprattutto che diventi accessibile in tutte le regioni, questo ancora non avviene nonostante dal 2001 si discute sui grandi benefici che porta».

Sentiamo bussare. È Rossella, ci guarda: ha gli occhi neri, un po' più scuri rispetto a quelli della madre. Sorride furbescamente e poi con voce innocente dice "scusate" mentre sgattaiola via. Mi si scioglie il nodo che mi si era creato nel petto ascoltando tutta questa storia. Maria sorride a sua volta.

«Mi rendo conto che è andato tutto come doveva andare. Certo la strada è sempre in salita, magari non riesce ancora ad elaborare un pensiero complesso o scrivere una frase molto lunga. Ma se penso che non avrebbe né dovuto saper leggere, né scrivere questo è già molto.»

È una donna forte, glielo dico e lei mi sorprende ancora.
«Tanti mi dicono che sono stata forte, ma a darmi forza è stata Rossella e sono state le belle persone che ho incontrato. Ti voglio lasciare con un aneddoto – mi dice -. Era il primo giorno di scuola della quarta elementare. Rossella detesta fare i compiti e non aveva finito i compiti per le vacanze. Aveva intenzione di fare uno scherzo alla maestra dicendole una bugia, dicendole che li aveva fatti tutti, quando le feci notare che la maestra avrebbe potuto controllare il quaderno e scoprirla lei semplicemente mi disse: okay. Rossellina  avvicinò alla maestra e le disse: maestra, io i compiti delle vacanze li ho finiti...con l'immaginazione. In quel momento non aveva niente di autistico.» ;)

Io perla1988 spero che di Angeli, come Maria li definisce, siano sempre più presenti con umile professionalita' ;)


#15
Amore e seduzione / Amore è esser giovani ogni giorno
Gennaio 11, 2017, 12:05:46 AM
. . . gioventù, . . . dolce malattia nel volersi bene
non diventar fantasma nel tempo che corre;
io voglio viverti ogni giorno e cambiarti in amore

. . . . e sei per davvero eccezionale . . . hai un qualcosa in più
. . . hai dentro di te il potere di far capire quel che ti nasce nel cuore
così, semplice e al naturale come . . . come fanno i bambini
con quella loro spontaneità che li fa essere sempre i più carini
e sarà pure la reciproca simpatia che ci fa da supporto
in questa parentesi di esistenza, non dico di no e . . . non ti fo' torto
ma, sai, se tu non fossi così come veramente sei e . . . non ti costa
non mi apriresti le finestre del cuore anche senza bussare
saresti "uno" e . . . basta  ::)
#16
Animali / Anche gli animali hanno un cuore.....
Gennaio 09, 2017, 11:26:40 AM
Per Wagner de Lima Figuereido, 34 anni, funzionario brasiliano della prefettura di Cajazeiras, nello stato di Paraiba, Sereno è stato il complice insostituibile di otto anni di sgroppate, rodei, trionfi alle fiere ippiche. Era il suo orgoglio, la sua passione, la sua priorità: «Era pronto a privarsi di tutto, perché al suo cavallo non mancasse nulla» ha raccontato il fratello, che come estremo omaggio al defunto ha pensato di portare Sereno al funerale, sperando che - ovunque fosse - Wagner sapesse che il suo miglior amico lo stava scortando al cimitero. Altri cavalli erano presenti, con i rispettivi proprietari in sella, ma nessuno di loro ha reagito come Sereno, che alla vista del carro funebre ha cominciato a scuotere la testa e ad agitarsi, interrompendo le esequie e sovrastando con i suoi nitriti l'omelia in memoria del suo padrone.
Allibiti, parenti e amici di Wagner hanno visto il suo amato cavallo bianco avvicinarsi alla bara, sfiorarla ripetutamente con il capo, emettere versi che sembravano singulti. Le persone hanno smesso di piangere per assistere al dolore, non meno umano, del quadrupede; hanno cominciato filmare la scena con i telefonini, perché anche gli assenti e gli increduli dovessero ammettere che non ci potevano essere equivoci e che anche un cavallo può comprendere e patire l'addio definitivo da chi gli ha voluto bene, ed è stato ricambiato fino alla fine. Oltre la fine.
DOPO AVER LETTO QUESTO ARTICOLO MI SENTO...
di dirvi che alle volte è l'uomo a non accorgersi della bellezza di determinate cose....ma cosi' in tutto alle volte abbiamo vicino cose bellissime e non ci accorgiamo, tanto da dover riprenderle col telefonino perché crediamo che siano impossibili per noi e per tutti, per fortuna non è cosi'
#17
In qualsiasi modo loro vengano chiamati, è una figura professionale a cui vengono affidati vari compiti nella salvaguardia di vite umane.
Ma ciò che distingue questa professione da molte altre è il rischio che questi uomini corrono nello svolgerela.
Tra le competenze vi sono la lotta agli incendi, il soccorso pubblico, attività di difesa civile e la preservazione dei beni storico-artistici e culturali.
Non sempre il loro lavoro è coadiuvato dai mezzi che hanno a disposizione per svolgerlo...
La velocità del soccorso è di necessaria importanza per la maggior parte dei casi ma non sempre i veicoli utilizzati per il soccorso permettono una fluidità delle viabilità su strada: si pensi ad esempio un camion dei pompieri, un enorme vettura che consente di trasportare un'intera squadra di pompieri e tutta la loro attrezzatura. Sono muniti di potenti motori proprio per permettere di raggiungere elevate velocità ed agire tempestivamente. Ma la loro grandezza non rende le manovre facilmente praticabili: pensate, ad esempio, un'inversione a U effettuata da un enorme camion dei pompieri, impiegherebbe molto tempo e sarebbe una manovra alquanto difficile.
Proprio per agevolare la prontezza del soccorso dei pompieri, in Cina, a Nanjing City, è stato creato un camion che è dotato di doppia testa, ovvero possono essere guidati in entrambe le direzioni senza effettuare inversioni di marcia, proprio perché sono muniti di una cabina di guida sia nella parte anteriore sia nella parte posteriore. Con questi nuovi camion, il soccorso da parte dei pompieri del fuoco sarà molto più veloce ed efficiente e potranno garantire una celere assistenza in caso di incendio.Speriamo che presto anche in Italia il loro lavoro abbia mezzi più adeguati all'importanza dello stesso...Ho parlato di cosa fanno... e con quali mezzi lo fanno...adesso faccio parlare uno di loro come giusto che sia sul come lo fanno... ;)

La lettera del pompiere alla piccola Giulia - "Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi già smesso di respirare, ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarti fuori da lì": inizia così la commovente lettera scritta da uno dei soccorritori, probabilmente un vigile del fuoco, che si è firmato "Andrea" con un cuoricino accanto, e lasciata sulla bara di Giulia, la bambina di 11 anni morta sotto le macerie a Pescara del Tronto. La sorella di Giulia, Giorgia, di 4 anni, è stata invece estratta vive 16 ore dopo il sisma e sembra che sia stata protetta nel crollo proprio dal corpo di Giulia. "Quando tornerò a casa mia a L'Aquila saprò che c'è un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene" conclude la lettera.

Grazie Andrea Pompiere dell'Aquila e tutti voi Pompieri di tutto il mondo...
#18
Quando brilli incontrerai due tipi di persone;
quelle che vogliono rimanere al tuo fianco
e ti aiutano a brillare di più,
e quelle che non sopportano la tua luce
e faranno di tutto per offuscarla o per spegnerla.

D'altronde...
non si potrebbe notare chi brilla
se non avesse attorno l'oscurità.
#19
Un clochard romeno di 55 anni, l'uomo trovato morto un giorno fa' su una panchina di piazza Petrella, a Certosa. L'uomo, malato da tempo, non avrebbe sopportato il freddo della notte. Dalle prime informazioni sembra che l'uomo soffrisse già di varie patologie croniche. Il medico legale che ha effettuato la prima ispezione sul cadavere ha escluso che abbia subito percosse o traumi da caduta.

Marino S., 67 anni, il clochard dei Frari è morto. L'uomo che oramai da una decina d'anni viveva in Corte Badoera, ai Frari in un rifugio di cartoni, è spirato ieri per cause naturali. Il Comune informato del decesso, attraverso l'assessorato alla Coesione sociale, si sta adoperando per la celebrazione delle esequie in forma dignitosa. Come si ricorderà Marino S. era balzato agli onori della cronaca nel 2010 in seguito ad un drammatico episodio quando una banda di giovinastri tentò di dare fuoco alla sua casa di cartone mentre lui dormiva...

Chi sono i clochard? Vivono ai margini delle nostre vite, sui marciapiedi o nei parchi delle città, schivati, guardati velocemente dai passanti. Li chiamiamo emarginati, senza tetto,  e se si è abbastanza romantici clochard. Definizioni che racchiudono tutti quelli che vivono per strada in un unico popolo, senza identità. Ma ognuno di loro potrebbe raccontare un lavoro andato in fumo, una fortuna dilapidata, o magari una scelta di vita alternativa. Perchè assieme alle persone che soffrono di disturbi psichici, agli anziani senza più nessuno, c'è anche chi, questo tipo di esistenza, la fa per scelta. Forse pochi, a fronte di tanti – molti gli anziani – che si ritrovano sui marciapiedi, a trascorrere la giornata semi cosciente, ubriaco di vino scadente, sporco, mal vestito, abbrutito da violenze quotidiane subite in silenzio. Affrontano il giorno e la notte in compagnia di un cane o di un altro clochard. Un amico forse o più semplicemente qualcuno con cui scambiare poche parole o un solo sguardo.
Italiani o stranieri, vecchi o giovani, uomini o donne, da soli o in compagnia, la strada alla fine accoglie tutti senza distinzione, non guarda in faccia nessuno. E ogni angolo della città diventa un letto dove dormire, o dove morire e avere cosi' l'attenzione di chi ignora chi soffre.....
#20
Dopo aver ucciso il killer di Berlino nella notte tra il 22 dicembre e il 23 dicembre fuori dalla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni, la rivelazione dei loro nomi e dei loro volti ha scatenato un vero e proprio dibattito. C'è chi, infatti, crede che il ministro Minniti facendo sapere a tutto il mondo i loro nomi li abbia messi in pericolo. D'altro canto, c'è chi sostiene che sia stato giusto e doveroso rivelare i nomi dei due eroi per poterli ringraziare al meglio.
Voi che ne pensate? Io dico ciò che penso, e penso che la popolarità di un loro gesto,  non dia a loro più gloria di quanto ne potesse dare una vita' più serena e con la grande certezza che da Italiano avesse fatto un gesto tanto grande, e cioè rendere giustizia a chi aveva perso la vita, mentre passeggiava in un mercatino di Natale ignaro che di li a poco sarebbe stato colpito dalla più' grande tragedia e cioè "la morte"...Bastava  poco per evitare inutili pericoli, a chi il pericolo lo aveva vissuto da italiano e cioè all'agente Luca Scatà