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Discussioni - nuvolina22

#41
Curiosità / Ci sentiamo superiori ma non è così
Marzo 16, 2013, 01:32:28 PM
Credi di essere più bravo degli altri a guidare, o di cucinare con risultati sopra la media, o di essere un asso del multitasking, gestendo mille attività al computer? È pura illusione: la sensazione di superiorità, è data da un "baco" che colpisce la maggioranza delle persone,  'scovato' nel cervello, grazie ad una ricerca pubblicata sulla rivista Pnas, e condotta da Makiko Yamada del Molecular Imaging Center, presso l'Istituto Nazionale giapponese di Scienze Radiologiche. I ricercatori, chiamano questo disturbo di autoinganno cognitivo 'illusione di superiorità', ed affermano che, tale illusione è determinata dall'interazione tra due regioni del cervello, lo striato e la corteccia frontale, ed è regolata dal cosiddetto neurotrasmettitore del piacere, la dopamina. "Il grado individuale di illusione di superiorità" spiega Yamada, è misurabile con un test cognitivo. Dopo aver fatto questo, su un campione di 26 individui, i ricercatori ne hanno osservato il cervello con la risonanza, e visto che, tale illusione, è creata da un certo 'schema' di attività, in aree 'neurali chiave' per provare soddisfazione, piacere e per il controllo dei comportamenti. Questi meccanismi neurali, dicono, potrebbero divenire bersaglio di nuove terapie antidepressive.

#42
Leggende / La bocca della verità
Marzo 15, 2013, 09:21:53 PM
Il celebre mascherone di marmo è conosciuto in tutto il mondo per la leggenda, secondo cui, se si giura il falso tenendo la mano nella bocca della maschera, questa verrebbe tranciata in un solo colpo. È una leggenda che, ormai, tutti conoscono ma forse non tutti sanno che, nel Medioevo, la mano di chi raccontava troppe bugie, veniva realmente tagliata da un boia strategicamente posizionato dietro il mascherone!
In particolare, si racconta, che al giudizio della bocca della verità fu sottoposta una nobildonna accusata d'adulterio dal marito. Accadde che mentre ella avvicinava tra due ali di folla al mascherone di pietra, d'improvviso un ragazzo le si lanciò contro baciandola caldamente.
Di fronte all'indignazione generale, lui si giustificò dicendo di non aver resistito dal porgere cristianamente un tributo ad una povera fanciulla sicuramente innocente; la donna, dal canto suo, infilata la mano nella fessura della roccia, dichiarò:
"Giuro che nessun uomo, tranne mio marito ed il giovane che or ora mi ha baciato, mi ha mai toccato!". Riconosciuta innocente per aver avuto la mano salva venne quindi scagionata. Furbizia e malizia della donna romana che, davanti a tutti, era stata baciata dal suo amante!

#43
Leggende / La porta magica di piazza Vittorio
Marzo 15, 2013, 08:05:38 PM
Siamo nel 1680. In questo periodo, l'odierna Piazza Vittorio Emanuele II, era un semplice tratto di campagna fuori le mura della città, occupato per buona parte dalla tenuta della villa del marchese Massimiliano Palombara dei principi Rosacroce. Il marchese era  famoso a Roma come appassionato di occultismo e di esoterismo.
La leggenda racconta che uno degli ospiti del marchese, nel corso dei suoi studi, riuscì a trasformare il piombo in oro. Lo studioso fece presto perdere le sue tracce, ma lasciò la "ricetta" in alcuni suoi appunti che, però, risultarono incomprensibili al marchese, essendo scritti utilizzando, come era consuetudine fra gli alchimisti, arcane metafore e rebus difficili da decifrare. Il marchese pensò bene che ciò che per lui era stato incomprensibile, poteva essere facilmente interpretato da qualcun altro. Per questo motivo egli decise di "pubblicare la ricetta" sulla porta di ingresso del giardino della sua villa, cioè sulla cosiddetta "porta magica", o "porta alchemica".
Ora la villa ed il giardino non esistono più, ma la porta magica è ancora là, incastonata in un muro dei giardini di Piazza Vittorio.

#44
Curiosità / Il profumo che fa perdere peso
Marzo 13, 2013, 01:18:57 PM
È un successo clamoroso in Gran Bretagna il nuovo profumo "Prends-Moi", il primo che fa perdere peso, sviluppato dalla casa francese Robertet e commercializzato dalla Veld's. Tanto che tutte le scorte sono andate esaurite e ci sono migliaia di donne che hanno prenotato un posto nella lista d'attesa.
Secondo i produttori, il profumo è composto da ingredienti che stimolano il rilascio di Beta-Endorfine, che attivano una sensazione di benessere e ridurrebbero la voglia di mangiare in eccesso. Inoltre, altri ingredienti come la caffeina e la carnitina,  attiverebbero degli enzimi che "sciolgono" il grasso.
Non si è in grado di dire se gli effetti siano biologici oppure psicologici, ma sembra comunque che effetti ce ne siano: secondo una ricerca condotta dal Centre of Biological Research and Cutaneous Experimentation su donne dai 18 ai 70 anni, il 70% delle donne hanno percepito una influenza del profumo sulle loro abitudini alimentari.  :o

Mi metto in lista, sia mai dovesse servirmi.  *-*





#45
Musica e Spettacolo / Goo Goo Dolls
Marzo 12, 2013, 05:37:03 PM
 Goo Goo Dolls sono un gruppo musicale alternative rock statunitense, formato da John Rzeznik (voce e chitarra), Robby Takac (basso e voce) e Mike Malinin (batteria). Nati come formazione punk rock, matrice di cui conservano la struttura del trio basso, chitarra, batteria e l'approccio nelle metriche dei pezzi più veloci, con il tempo soprattutto grazie all'uso delle accordature non convenzionali di Rzeznik, maturano un suono molto personale e sempre curato a livello di produzione.

Gli album:
1987 - Goo Goo Dolls
1989 - Jed
1991 - Hold Me Up
1993 - Superstar Car Wash
1995 - A Boy Named Goo  - Doppio Platino
1998 - Dizzy Up the Girl - Triplo Platino
2002 - Gutterflower  - Oro
2006 - Let Love In - Oro
2010 - Something for the Rest of Us

La mia canzone preferita:

Iris

And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now

And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

I just want you to know who I am
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am

Traduzione:                                                                                   

"E ho rinunciato per sempre a toccarti
perché so che tu mi senti in qualche modo
tu sei più vicina al paradiso
di quel che io sia mai stato
E non voglio andare a casa ora
e tutto quello che posso assaporare è questo momento
e tutto ciò che posso respirare è la tua vita
perché presto o tardi è finita
e io non voglio perderti questa notte
E io non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
io voglio solo che tu sappia chi sono
E tu non puoi combattere le lacrime
che non stanno per arrivare
o il momento della verità nelle tue bugie
quando tutto sembra come nei film
sì, tu sanguini solo per capire che ancora sei vivo
E io non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
voglio solo che tu sappia chi sono
E io non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
voglio solo che tu sappia chi sono
E io non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
voglio solo che tu sappia chi sono
Voglio solo che tu sappia chi sono
voglio solo che tu sappia chi sono
voglio solo che tu sappia chi sono".
#46
Leggende / La costellazione del lupo
Marzo 12, 2013, 01:25:42 PM
Si narra che, moltissimo tempo fa, nella tribù del popolo degli uomini che noi bianchi battezzammo con il nome di Sioux, vivesse una principessa così bella e radiosa e che ogni mattina al suo risveglio ella trovasse una rosa nel suo tepee proprio accanto al suo viso. La fanciulla era molto corteggiata, ed i più giovani e forti guerrieri della tribù facevano a gara per portare a suo padre, Orso Saggio, i più bei cavalli e le armi più decorate, proprio come voleva l'usanza, per chiedere la mano della principessa. Da tutte le tribù vicine, ella era conosciuta ed amata, e sarebbe stato fortunato colui che avesse avuto il suo cuore. Alba Radiosa, questo era il nome che la tribù le aveva dato per la sua solarità, viveva gaia e felice quindi, in attesa di scegliere il suo compagno. Poco distante dall'accampamento, ai limiti della foresta, viveva in una modesta capanna, un guerriero di nome Lupo Solitario, egli non era bello e nemmeno più giovane, ma il suo cuore batteva per Alba Radiosa, e batteva così forte che, quando vedeva la principessa, sembrava che i tamburi di guerra tuonassero all'unisono! Ed era lui che, ogni notte, sfidava le ire di Orso Saggio per posare la rosa accanto alla principessa. Una notte però, calda e afosa, la principessa si svegliò proprio mentre lui poneva la rosa accanto a lei. Alba Radiosa gridò, Orso Saggio si destò e colpì col suo coltello Lupo Solitario al cuore. Ma la madre terra, dea dei Sioux, ebbe pietà di Lupo e lo tramutò in una costellazione, la costellazione del Lupo. E se guardi a destra dell'Orsa Minore la vedrai, e se ascolterai bene udrai anche un ululato lontano, nella foresta al limitare dell'accampamento della tribù degli uomini, è il lamento di Lupo Solitario per il suo amore mai realizzato.   :'(
#47
Misteri / John Titor - l'uomo venuto dal futuro-
Marzo 11, 2013, 04:05:06 PM
John Titor è un sedicente crononauta che si è fatto conoscere pubblicamente attraverso alcuni forum internet, Il suo primo post, con nickname TimeTravel_0, è del 2 novembre 2000 sul forum del sito web del Time Travel Institute, che, diversamente da quanto suggerisce il nome, è un semplice gruppo di appassionati sulla tematica del viaggio nel tempo e non un istituto di ricerca scientifica sul viaggio nel tempo. Il suo ultimo post, dopo aver annunciato il rientro nel proprio tempo, è invece del 24 marzo 2001.
Titor ha affermato di essere nato in Florida nel 1998 e di provenire dall'anno 2036. Soldato reclutato per un progetto di viaggi nel tempo, è stato inviato nel passato, precisamente nel 1975, per recuperare un esemplare del primo personal computer commercializzato dall'IBM, l'IBM 5100, il quale conterrebbe la soluzione per risolvere un bug di UNIX. Pare che questo bug sia relativo ad un difetto conosciuto già oggi: le macchine con architettura a 32 bit e un sistema UNIX, infatti, potrebbero funzionare solo fino al 2038, visto che il 19 gennaio 2038 la variabile usata nei sistemi UNIX per rappresentare la data supererà i 32 bit di lunghezza provocando un cosiddetto overflow. Titor tuttavia ha rigettato l'ipotesi sostenendo che il computer serviva per tradurre i linguaggi dei sistemi IBM con UNIX.  :-\
Nei suoi molti messaggi, Titor dichiara di non voler convincere nessuno dell'autenticità della propria storia ma risponde in modo esauriente alle domande nei forum e fornisce dettagli tecnici e anche alcune immagini della sua "macchina del tempo": un modello C204, che verrà fabbricato nel 2034, pesante circa 250 chili. Le discussioni che sostenne, le risposte alle domande che gli furono poste, fecero cambiare idea a molti, i quali finirono per credere a quanto l'uomo affermava.
Il 24 marzo 2001, John Titor annuncia il proprio ritorno nel 2036 e da allora non si è più fatto sentire.
Ovviamente, tra le domande più ricorrenti formulate a Titor durante le sue conversazioni, ci sono quelle riguardanti fatti od avvenimenti recenti che, ovviamente, un uomo del futuro non può non conoscere: chi vincerà il campionato di calcio, quante sono state le vittime dell'incidente aereo di ieri, quale sarà l'andamento della borsa per i prossimi mesi, ecc. Titor, però, ha sempre evitato di rispondere a domande come queste,  affermando di non ricordare, giustificandosi esattamente con questa frase "nessuno di voi è in grado di ricordare che tempo abbia fatto il 26 aprile 1974, come nessuno di voi ricorderebbe quante persone precisamente siano morte, per esempio, nella tal strage, ecc.".  :-X
Al contrario, Titor rispose molto volentieri alle domande riguardanti il futuro del mondo. Ed il futuro che prospetta non è affatto dei più rosei, e si concluderà in una guerra nucleare globale molto breve ma devastante nel 2015.
In America, il presidente del 2005 (che Titor non indica nel nome), cercherà di essere il nuovo Lincoln, cercando di tenere uniti gli stati, ma le loro polizie negheranno alcuni punti della Carta dei Diritti. Nel 2009 si insedierà un nuovo presidente, che, però, non cercherà di fare nulla per rimediare alla situazione di crisi. Nel resto del mondo, andranno acutizzandosi i problemi in Medio Oriente, soprattutto a causa dell'instabilità occidentale: Israele sarà attaccato dai paesi islamici (il riferimento è da intendere nel senso di attacchi kamikaze); a sua volta, Israele, supportato militarmente dai paesi occidentali, risponderà all'offensiva. La guerra, dice Titor, sarà condotta utilizzando armi nucleari e di distruzione di massa. In Estremo Oriente, invece, la Cina, sfruttando l'instabilità politica mondiale, "annetterà forzatamente" Corea, Taiwan e Giappone. La situazione collasserà definitivamente nel 2015, quando la Russia, per "rimettere in ordine le cose", bombarderà Europa (in risposta allo schierarsi di un massiccio esercito europeo in Germania), Australia, Cina e Stati Uniti: sarà questa la Terza Guerra Mondiale, che causerà 3 miliardi di morti. Titor non dice precisamente quando il bombardamento avrà inizio, tuttavia si lascia sfuggire la data del 12 marzo 2015, ore 3.45, ora di Washington.
Le radiazioni e alcuni effetti degli impulsi elettromagnetici generati dalle armi nucleari renderanno inutilizzabili taluni macchinari: per questo, nel 2036 ci sarà ancora chi userà macchine da scrivere, biciclette e vecchie stufe a legna. Il lavoro manuale sarà molto praticato, essendo venute meno le grandi distribuzioni e la possibilità di commerciare al di fuori della propria realtà territoriale. La maggior parte dei territori colpiti dalle bombe sarà radioattiva, per cui sarà necessario, per esempio, depurare l'acqua prima di berla. A tutti sarà richiesto un addestramento militare ed una buona conoscenza delle armi da fuoco: questo per l'autodifesa e la sopravvivenza.
Diverranno più rapidi i trasporti, soprattutto via binario, migliorerà la tecnologia applicata alla medicina, l'AIDS sarà sconfitta, gli studi sul cancro avanzeranno ma si diffonderà maggiormente la Sindrome della Mucca Pazza e la manipolazione genetica e riprenderanno i viaggi spaziali. Sarà permessa la manipolazione spermatica e delle cellule-uovo, poiché sarà molto difficile procreare.
La storia di John Titor, l'uomo del futuro, come spesso accade per argomenti come questi, affascina molto sia perché fa un certo effetto parlare con qualcuno proveniente dal futuro di cose ancora da venire, sia perché le implicazioni scientifiche hanno un sapore fantascientifico e fanno sognare. Comunque sia, che quest'uomo sia un folle od un reale viaggiatore temporale, i suoi interventi hanno spaccato in due gruppi tutti coloro che si sono imbattuti nei suoi scritti, "credenti" e "non credenti": vediamo il perché.
- L'analisi dei messaggi di Titor produce risultati ambigui. Le immagini della sua "macchina del tempo" sono pessime e il "manuale" sembra veramente dilettantesco (specialmente se si considera che è stampato nel 2030 e passa), eppure Titor ha dimostrato una notevole padronanza della terminologia della fisica avanzata e dell'informatica.
- Titor ha previsto erroneamente che vi sarebbe stata una guerra civile in USA dal 2004 al 2015 e che l'edizione finale delle Olimpiadi sarebbe stata nel 2004 (mentre le Olimpiadi si tengono tutt'oggi); ma si è coperto le spalle "spiegando" che esistono molti mondi paralleli al nostro e che in ciascuno di questi mondi gli eventi sono leggermente differenti; lui proverrebbe in realtà da uno di questi mondi e avrebbe raccontato la cronologia di quel mondo, che può essere divergente rispetto alla nostra.
Tuttavia, a favore di Titor giocano alcuni elementi  rilevanti:
- Un aspetto interessante della sua storia, è appunto la questione dell'IBM 5100: infatti le funzioni non documentate descritte da John Titor esistono realmente ed erano effettivamente segrete all'epoca della commercializzazione di questo modello di computer. IBM tenne segreta quest'emulazione perché temeva che la concorrenza ne approfittasse, dato che permetteva ai programmatori di accedere alle funzioni dei mastodontici computer IBM degli anni Sessanta.
- John Titor, ha descritto, in maniera piuttosto dettagliata, le scoperte che saranno compiute dal CERN e le applicazioni che da queste deriveranno. Alla fine del 2001, dunque a circa un anno di distanza dalle affermazioni di Titor, come lui stesso ha preannunciato il CERN ha confermato ufficialmente la possibilità di creare artificialmente mini buchi neri;
- tra le sue "profezie", Titor ha parlato dell'Iraq, affermando come Saddam Hussein non possedesse alcuna arma di distruzione di massa e di come, nonostante questo, una guerra venisse scatenata con lo scopo ufficiale di rimuovere tali armi;
- Titor ha presentato una notevole conoscenza di alcuni importanti campi della fisica, esponendo con parecchia proprietà e sicurezza argomenti assai complessi: se quest'uomo fosse un impostore, gli andrebbero comunque fatti i complimenti per la sua preparazione.  ;D

#48
Simbologia / Il simbolo dell'infinito
Marzo 08, 2013, 12:09:57 AM
Nell'ebraismo il numero corrispondente a Yhwh è l'8, da sempre legato all'Infinito.
Secondo la Ghematria il risultato della somma dei numeri che compongono il nome Yhwh dà 8, numero che rende la percezione di inesauribilità e che coinvolge il movimento perenne.

La Ghemetria è una "scienza" che esamina la lingua ebraica attraverso i numeri, poiché ad ogni lettera di tale alfabeto viene collegato un numero. Studiando il nome Y-H-W-H emerge che è composto da una "Yod", due "Hei", e una "Vau", che numericamente equivalgono a 10 (Y), 5 (H), e 6 (W). La loro somma dà 26 (10 + 5 + 6 + 5 = 26), tuttavia in Ghematria il risultato viene nuovamente addizionato e la sua fusione fa emerge il numero 8 -2 + 6 = 8-.
Le lettere ebraiche non soltanto possiedo un corrispettivo numerico, ma addirittura simbolico, difatti alla "Yod" è legata l'immagine della "mano divina", alla "Hei" la "finestra", alla "Vau" il "chiodo". Volendo il termine può essere letto: "la Mano divina ha aperto la Finestra del cosmo, impiantato il suo Chiodo lasciando la Finestra aperta".
Questo passo poetico equivale ad una metafora della "Genesi", ed in esso si racchiude e cela un significato legato al "mulino divino o cosmico", che altro non è che "entrare ed uscire" dal materico da parte delle anime, in un incessante movimento.
Il punto d'incontro della linea, ove si genera il simbolo Infinito, è la "finestra" dove viene impresso il "chiodo" dalla "mano".
Il numero 8 in Ghematria corrisponde alla "Cheth" (Ch), il "cancello". Yhwh è il "cancello" da oltrepassare per giungere da una dimensione all'altra!

#49
Se le Barbie sono spesso sotto accusa perché propongono alle bambine canoni di bellezza non realistici, e indurre una perenne insoddisfazione per il proprio fisico, l'effetto dei supereroi sui maschi sarebbe invece opposto o quasi, a quanto emerge da una ricerca condotta presso la University of New York-.
La ricerca è partita infatti dal presupposto che i supereroi hanno una presenza considerevole nella nostra società, tra film, fumetti e gadget, e hanno un impatto notevole soprattutto sui ragazzi, a cui propongono degli "ideali di muscolatura" non realistici.
L'idea è stata quindi di esaminare il ruolo dei supereroi sull'immagine del corpo degli uomini, in relazione al legame che i soggetti esaminati avevano con un particolare supereroe.La prova prevedeva di sottoporre si soggetti delle immagini di supereroi muscolosi, e poi di chiedere agli stessi di giudicare il proprio fisico.
L'aspettativa è che normalmente, se a un soggetto viene fatto vedere un fisico particolarmente muscoloso, poi tenda a giudicare negativamente il proprio. In effetti, questo è quello che anche la ricerca ha confermato, ma con un importante eccezione: quando il soggetto è fan del supereroe che gli viene mostrato l'effetto è l'esatto contrario. Lungi dal sentirsi sminuito, si sente al contrario più forte ed in forma. Questo grazie, probabilmente, ad un meccanismo di immedesimazione che scatta come conseguenza del legame tra supereroe e fan.
I ricercatori commentano: "Il potere di Batman non viene solo dalla sua capacità di sconfiggere nemici come Joker, ma anche dalla sua capacità di fare sentire i suoi lettori forti e fisicamente in forma".  *-*


#50
Le scarpe con il tacco, sono da sempre simbolo di femminilità e seduzione. Pochi sanno che, all'inizio, i tacchi erano stati pensati specificamente per essere usati dagli uomini. Scomodi per guidare, per camminare, per ballare: a cosa servivano allora le scarpe col tacco? È presto detto: "Le scarpe con il tacco sono state utilizzate per secoli come calzatura per andare a cavallo", spiega Elizabeth Semmelhack, del Bata Shoe Museum di Toronto, Canada. Una buona posizione a cavallo era essenziale per il combattente dell'antica Persia (oggi Iran): il tacco permetteva al soldato di avere una posizione più sicura e stabile, così da poter prendere l'arco e mirare al nemico. Alla fine del 16° secolo, lo Shah di Persia Abbas, mandò una prima spedizione diplomatica in Europa. Tutta l'Europa era entusiasta dello stile persiano, e le scarpe col tacco vennero adottate dagli aristocratici, che le indossavano per sembrare più virili e potenti. Ma a questo punto le scarpe col tacco non avevano più nessuna utilità pratica, ed è proprio questo il motivo per cui i nobili le adottarono: perché così dichiaravano al mondo il loro status privilegiato, di chi non doveva lavorare nei campi né camminare molto. Lo stesso Luigi XIV di Francia era un appassionato collezionista di scarpe col tacco, che lo rendevano più potente agli occhi della corte. Il prestigio di queste scarpe era tale che il Re emanò un editto con cui vietò a tutti, tranne a coloro che vivevano a corte, di indossare scarpe con il tacco rosso, segno di regalità. Ma, nonostante questo divieto, le scarpe col tacco diventarono sempre più di moda.  :-X
#51
Curiosità / E' proprio così
Marzo 06, 2013, 01:41:42 PM
Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita' di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate è che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?  :D
#52
Curiosità / Il ''bat-hotel'' fa il pieno di turisti
Marzo 05, 2013, 04:37:11 PM
Grande successo per la stanza a tema 'Batman' realizzata da un albergo di Taiwan.
L'Eden Hotel di Kaohsiung City, ha realizzato una suite totalmente dedicata al famoso eroe mascherato protagonista di numerosi fumetti e film. La stanza è realizzata con una cura notevole e, non riprende solo l'iconico logo dell'uomo-pipistrello ma, diversi mobili sono ispirati ai mezzi utilizzati da Batman negli ultimi film diretti da Christopher Nolan.

   
#53
Tra gli oggetti maledetti (o presunti tali) che hanno fatto più parlare di se, c'è sicuramente il quadro intitolato ''The Hands Resist Him'' - le Mani Gli Resistono -, dipinto dall'artista americano Bill Stoneham nel 1972. Ritrae un ragazzo e una bambola davanti a una porta a vetri contro la quale, dall'altra parte, sono premute molte mani. Secondo l'artista, la figura del ragazzo è modellata su una vecchia fotografia che lo ritraeva all'età di cinque anni. La porta a vetri rappresenterebbe il confine tra il mondo reale e quello dei sogni e delle possibilità, mentre la bambola è la guida che accompagnerà il ragazzo attraverso la porta. Le mani, infine, rappresenterebbero appunto le vite e le possibilità alternative alla realtà.
Il dipinto fu esposto per la prima volta in una galleria a Los Angeles nei primi anni settanta, e fu recensito da un critico d'arte del Los Angeles Times. Fu acquistato dall'attore John Marley,conosciuto per il ruolo di Jack Woltz ne Il Padrino. Dopo la morte di Marley, nel 1984, il dipinto venne acquisito da una coppia di californiani, che lo trovò nel deposito di una vecchia fabbrica.
Il quadro comparve su eBay nel 2000, venduto dalla suddetta coppia. Secondo i proprietari, sull'opera incomberebbe una sorta di maledizione. La descrizione sosteneva infatti che i personaggi del dipinto si muovessero durante la notte, e che a volte, addirittura uscissero dal quadro per entrare nella stanza in cui esso si trova. La pagina di eBay mostrava anche varie fotografie a riprova di quanto sostenuto: il personaggio femminile avrebbe impugnato una pistola con cui minacciava il personaggio maschile, costringendolo a uscire dal quadro. L'inserzione infine conteneva un esonero di responsabilità dei venditori per eventuali danni subiti dall'acquirente.
L'inserzione fu subito ripresa da molti siti internet e divenne un fenomeno virale. Alcuni sostennero di essersi sentiti male alla sola vista dell'immagine. La pagina di eBay fu visitata oltre 30.000 volte.
Dopo un'iniziale offerta di 199 dollari, il quadro ricevette oltre trenta offerte e fu venduto alla fine per 1.025 dollari. L'acquirente finale, la Perception Gallery in Grand Rapids, Michigan, contattò Bill Stoneham per metterlo al corrente della bizzarra vicenda. L'autore si disse molto sorpreso dei racconti che circolavano attorno alla propria opera. Secondo l'artista, l'oggetto che i venditori su eBay sostenevano fosse una pistola in mano alla bambola, era in realtà la batteria della medesima.
Stoneham ha inoltre raccontato però che, sia il proprietario della galleria in cui il quadro fu esposto per la prima volta, sia il critico che per primo lo recensì per il L.A.Times morirono entro un anno da quando erano entrati in contatto con l'opera.  :o



Vero o meno, il quadro è da brivido! :-\
#54
Misteri / I volti di Bèlmez
Marzo 01, 2013, 07:14:17 PM
Volti e facce spettrali apparivano sul pavimento e non si riusciva a rimuoverle. Detersivi e abrasivi, non toglievano le 'immagini dei defunti' dai mattoni e dalle pareti della casa della signora Maria Pereira. Questa era una casalinga spagnola che viveva nel paese di Bèlmez e, una mattina dell'Agosto 1971, scoprì un'immagine pseudo-umana sul pavimento di casa sua. Le apparizioni continuarono, e talvolta le 'fotografie' su muri e pavimenti cambiavano aspetto: i volti dell'Aldilà assumevano diversi atteggiamenti.
Inutile dire che la casa dei volti, diventò meta di pellegrinaggi di curiosi, di scettici e di chi credeva al ritorno di spiriti disincarnati dall'oltretomba. Ancora più strano, è il fatto che i volti paranormali si vedano ancora a Bèlmez, perfettamente conservati, dopo oltre 40 anni dalle prime apparizioni. La momentanea esposizione delle immagini dei fantasmi si è trasformata insomma in una mostra permanente.
All'epoca dei fatti, il caso di Bèlmez fu esaminato dal famoso parapsicologo tedesco Hans Bender dell'Università di Friburgo, il quale agì in collaborazione con lo studioso spagnolo German de Argumosa. Le conclusioni furono:

Le facce sono perfettamente delineate (quasi come fotografie), ma non c'è stato trucco o inganno o manipolazione alla base delle loro apparizioni sui muri e sui mattoni. Non ci sono segni di sovrapposizione di colori o vernici, così come non ci sono segni di scalfitture. Né pitture, né sculture dunque. Il 'fenomeno paranormale', in questo caso, è indiscutibile.
Dopo la morte della padrona di casa nel 2004, altre indagini si sono svolte fra le mura della 'casa dei volti', ed il risultato è sempre lo stesso: ' i volti, sembrano essersi prodotti spontaneamente sulle pareti e sui muri, senza manipolazione alcuna. Bender e Argumosa avevano ragione. In più, non c'è traccia di sali d'argento, indispensabili per impressioni di immagini fotografiche.
Secondo gli spiritualisti, si tratta di insoliti ritorni di spiriti e anime in pena, dato che, sotto la casa maledetta si troverebbe anche un vecchio cimitero. Secondo gli scettici si tratterebbe invece di trucchi, di cui però nessuno ha precisato la natura.

#55
Leggende / La leggenda di Agharti
Febbraio 28, 2013, 03:42:31 PM
Secondo la tradizione induista, esiste un grande regno sotterraneo, chiamato 'Agharti', dove dimorerebbe il re del Mondo, colui che, da 'Shamballah', la capitale di questo grande luogo mitico, domina le menti dei grandi, dei re, degli imperatori e dei presidenti di tutto il mondo.
Agharti non sarebbe stato sempre un regno sotterraneo: ci fu un'Età dell'Oro durante la quale esso viveva alla luce del Sole ed era abitato dagli uomini, senza distinzione. All'epoca si sarebbe chiamato "Paradesha", che potrebbe costituire la radice linguistica del termine "Paradiso" e che, in sanscrito, significa "Paese supremo". Poi il Male si impadronì del mondo, e gli abitanti di Paradesha, per non esserne contaminati, si rifugiarono sottoterra e chiamarono il loro regno: Agharti, l'Inaccessibile.
A Shambhalla, la "Città di Smeraldo", spesso citata anche dai viaggiatori medievali, e ricercata invano dall'esploratore svedese Sven Hedin, risiedono il re del mondo e il Consiglio, formato dai - Superiori Sconosciuti -, ed insieme governano gli esseri umani, segretamente ma efficacemente, in un eterno gioco di scacchi contro il male.
Agharti esiste, simultaneamente,su due piani: quello fisico e quello mistico, ma in entrambi questi piani solo pochissimi illuminati (Arhat) hanno la possibilità di esservi ammessi. Può accadere di imbattersi casualmente in uno degli ingressi al regno sotterraneo ma, se si dovesse entrarvi, ci si perderebbe irrimediabilmente nei meandri sconfinati che perforano il sottosuolo, oppure, se anche si riuscisse a trovare una via d'uscita, non si ricorderebbe nulla di ciò che si è visto o appreso. Perlopiù, in ogni modo, accedere ad Agharti è impossibile perché i suoi abitanti, per non permettere l'ingresso al male, avrebbero predisposto una protezione invalicabile, costituita da speciali vibrazioni che offuscano le facoltà mentali e rendono invisibili le porte del Regno.

#56
Leggende / La sella del Diavolo - Cagliari -
Febbraio 28, 2013, 01:08:41 PM
Un'antica leggenda narra che Lucifero, affascinato dalla spettacolare bellezza del Golfo di Cagliari, cercò, insieme ai suoi diavoli di impadronirsene. Dio, allora, mandò l'Arcangelo Michele insieme ai suoi angeli prediletti, per difendere il Golfo e liberarlo da Lucifero.
La battaglia si combatté sopra il cielo delle acque limpide di Cagliari, e vide gli angeli trionfare sui diavoli e la loro guida, e Lucifero cadere sul promontorio, dandogli la forma attuale.
Secondo un'altra teoria, Lucifero, in fuga, perse la sua sella tra le acque del golfo, creando il famoso promontorio, la ''Sella del Diavolo'', che si affaccia sul Golfo degli Angeli, protettori di questo piccolo angolo di Paradiso terrestre.

#57
Profezie / La profezia dei 13 teschi di cristallo
Febbraio 27, 2013, 03:46:20 PM
''Quando i tredici teschi di cristallo saranno trovati e riuniti, inizierà un nuovo ciclo per il genere umano, un ciclo di grande conoscenza ed elevazione''.
Così recita l'ennesima profezia dei Maya, che ritenevano i 13 teschi di cristallo come una specie di 'mega-computer', contenenti tutta l'informazione riguardante lo sviluppo tecnologico e tutta la conoscenza ancestrale.
In alcune leggende si narra che, delle creature 'venute dal cielo', abbiano dato in dono uno dei tredici teschi al popolo della perduta città di Atlantide. Platone stesso, narra che nel mitico continente sprofondato negli abissi del mare, venivano utilizzati dei cristalli per produrre un'enorme energia, e che questa, sfuggita al controllo ed utilizzata male, sarebbe stata la causa principale della distruzione della leggendaria civiltà.  :-\
I 13 teschi di cristallo, conterrebbero quindi informazioni circa l'origine ed il destino della razza umana. E potrebbero essere la chiave di volta, il tassello perfetto che si incastrerà, quando l'uomo sarà pronto per aprire la porta del futuro.  :o
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Leggende / Il segreto della civetta - Digione -
Febbraio 25, 2013, 02:04:53 PM
Digione è il capoluogo del dipartimento francese di Côte-d'Or, nella regione di Borgogna. Di origini molto antiche, nacque come insediamento romano con il nome Divio. Durante il medioevo, il re Roberto, il Pio, la diede al figlio Enrico come feudo; da quel momento nacque il Ducato di Borgogna di cui Digione divenne capitale. Furono proprio i duchi di Borgogna a dare lustro alla città in tutta Europa, ed oggi ne possiamo ammirare il frutto, attraverso i numerosi monumenti e le testimonianze di artistiche. Situata poco più a nord rispetto a Lione, questa città ha assunto anche una notevole rilevanza strategica, trovandosi su uno dei rami del ''Cammino di Santiago''. L'afflusso numeroso dei pellegrini, che qui facevano sosta ammirando sante reliquie esposte nelle chiese, ne ha arricchito la fama e ne ha accresciuto la "sacralità".

Ogni città "simbolica" che si rispetti, presenta il suo "Centro Sacro", un punto ben preciso in cui la tradizione locale associa un rituale ben preciso. A volte si tratta di una fontana, altre volte invece, si tratta di una particolare pietra che, opportunamente toccata, porta fortuna, oppure fa avverare i desideri. Queste credenze locali presentano un aspetto simbolico molto interessante, perché in virtù di tali credenze, il tocco di migliaia, se non milioni, di persone che nei secoli si sono avvicendate nella loro esistenza, ha lasciato sulla pietra una sorta di "impronta energetica" di cui il luogo si carica, conservando la sua aura magica. Nella città di Digione il '''genius loci'', ha sede in Rue de la Chouette, che si trova più o meno al centro della città. Questo vicolo laterale, adiacente alla Cattedrale di Nôtre-Dame, prende il nome da un bassorilievo scolpito in uno dei pilastri della facciata laterale, che raffigura, appunto, una civetta. Oggi, in realtà, le forme dell'uccello sono soltanto intuibili, visto l'alto livello di erosione della pietra che strofinamenti ripetuti le hanno conferito, ma la leggenda resta. Si tramanda, infatti, che chiunque, accarezzi la civetta con la mano sinistra (dal lato, cioè, corrispondente al cuore), vedrà un suo desiderio realizzato quanto prima. Questa tradizione è così forte che, l'animale stesso è diventato il simbolo della città, ed i negozi di souvenir ne vendono di tutte le forme, dimensioni e materiali. L'Ufficio del Turismo ha pensato bene, ovviamente, di cavalcare l'onda ed ha provveduto a realizzare, sulle strade del centro storico, un percorso di visita evidenziato da placche metalliche, di forma triangolare, che riproducono la forma stilizzata del mitico volatile. Seguendo dunque questo segno, vengono toccati ad uno ad uno gli edifici e i luoghi di interesse culturale più importanti della città.
#59
Leggende / Sulmona e le sue leggende
Febbraio 20, 2013, 01:45:43 PM
Sulmona è senz'altro la più celebre località dell'Abruzzo. La città, che si trova in una magnifica conca, è inoltre una delle più vivaci e interessanti città della regione, e vanta antichissima origine: infatti, ha avuto il periodo più florido ai tempi di Cesare quando si arricchì di templi, di acquedotti, di terme e di un teatro. Mentre le fertili campagne circostanti, già da allora irrigate, fornivano vari e abbondanti prodotti per tutta la popolazione. Nel Medioevo, la località si rese famosa per i suoi preziosissimi lavori di oreficeria e per l'arte tipografica. Una tradizione persa in gran parte, mentre persiste ancora oggi indiscussa l'arte di produrre i confetti: ricoperti di carte e tulle colorati. Famosi in tutto il mondo per il loro gustoso sapore, i confetti rappresentano una consuetudine negli acquisti dei turisti, una specie di tappa obbligata.

Interessanti alcune delle leggende più famose della zona legate per la maggior parte ad Ovidio, il più illustre figlio di Sulmona. Una di queste vuole che il poeta fosse perdutamente innamorato di una bella fanciulla che aveva un cuore freddo come il ghiaccio e duro come il diamante. Non riuscendo a conquistarla, si lasciava vivere nella speranza che un giorno, in un modo o nell'altro, sarebbe scoccato il colpo di fulmine. Fu così che abbandonò la casa paterna e si rifugiò nel bosco di Angizia dove, studiando giorno e notte, imparò le arti magiche. Finalmente poteva conquistare la fanciulla. Per offrirle doni preziosi cominciò a servirsi dei suoi incantesimi abbindolando gli onesti abitanti della vallata. Accumulò dunque grandi ricchezze, terrorizzando e maltrattando la popolazione locale. Il re, sdegnato e irritato di ciò, lo relegò in un paese lontano, dove la solitudine e la povertà lo riportarono a prendere la retta via.

Un'altra famosa storia legata a Sulmona, riguarda San Panfilo, il protettore della città. La leggenda popolare racconta che egli da fanciullo era in contrasto con il padre: si era convertito al cristianesimo mentre il padre era pagano. L'atteggiamento del figlio irritò ovviamente il vecchio genitore che un giorno, in una crisi di follia, concepì un progetto sanguinario. Ordinò a Panfilo di salire sopra un carro e di scendere da Pacile fino alla valle del fiume Gizio. In questo punto la montagna era molto ripida e il ragazzo sarebbe precipitato con il carro. Invece, con l'aiuto degli angeli, miracolosamente gli zoccoli dei buoi e le ruote del carro affondarono nella roccia, in modo che Panfilo poté scendere lentamente a valle. Sui fianchi del monte, si racconta, ancora oggi si scorgono le orme dei buoi e le scanalature prodotte dal passaggio del carro.
#60
Simbologia / Il nodo di Salomone
Febbraio 19, 2013, 12:00:41 AM



Il Nodo di Salomone è uno dei simbolismi più antichi che si possa immaginare: basti pensare che se ne conoscono esemplari tracciati in maniera approssimativa in epoca preistorica, in incisioni rupestri come quelle, tanto per citare un esempio italiano, della Valcamonica (BS). Tuttavia la sua diffusione si sviluppa soprattutto con le culture euro-asiatiche, africane ed amerindie, e raggiunge il suo apice nella cultura celtica, fortemente basati sui temi dei nodi, degli intrecci e delle figure ondulate. Si pensa, infatti, che il Nodo sia penetrato nella nostra cultura attraverso i Romani proprio in seguito al contatto degli stessi con la cultura celtica.

La genesi simbolica.

Il Nodo, l'Intreccio ed il Serpente

Nel complesso simbolismo celato dietro questo emblema, si possono rinvenire almeno due grani genealogie di significati. La prima di esse riguarda l'aspetto del Nodo, fondamentale tanto da aver dato il nome al simbolo stesso; seguono poi l'Intreccio, rilevabile nell'incastonamento di quattro frammenti identici l'uno dentro l'altro, ed infine quello del Serpente, non direttamente riscontrabile sul simbolo, ma ad esso legato sotto diversi aspetti.

Il NODO dà subito l'idea del legame, concetto fondamentale che sottolinea la dualità insita nel simbolo: un legame, infatti, può essere inteso positivamente come forza benefica che unisce, rinforza e protegge, ma anche negativamente, come vincolo che lega, costringe ed imprigiona. Nel Nodo di Salomone, la doppia valenza è rafforzata dalle due serie di anelli che s'incrociano tra loro, a formare una specie di croce (elemento verticale più elemento orizzontale).

L'INTRECCIO, a cui il nostro Nodo è più affine, possiede anch'esso diverse valenze, soprattutto quando è rappresentato in forma chiusa: infatti solitamente indica eternità e ciclicità. Nelle sue forme ondulate possono esservi allusioni alle vibrazioni energetiche o alla Forza creatrice, da sempre simbolicamente associate all'acqua. Infine, esso può avere valore di protezione negli spazi delimitati da cornici intrecciate.

Il SERPENTE, altro potente simbolo magico di ogni tempo, rappresenta la forza vitale, il principio primordiale della vita, le correnti telluriche sotterranee. Ha anch'esso natura ambivalente in quanto il suo veleno può dare la morte ma al tempo stesso, usato come medicina, può dare la vita. Sono soprattutto due tra le sue numerose forme più strettamente legate al tema del nodo e dell'intreccio. La prima è quella dell'Ouroboros (fig. 1), il serpente che avvolgendosi circolarmente su se stesso si morde la coda. Unendo la forma del cerchio a quella del serpente, simboleggia meglio di altri simboli la ciclicità della vita e la rigenerazione. Se poi, come spesso accade soprattutto nelle rappresentazioni di carattere ermetico/alchemico, è anche mostrato in due colori, allora sottolinea la sua doppia polarità ed allude ai due Principi fondamentali della Natura: quello Maschile e quello Femminile. Tale ambivalenza è invece esplicita nel simbolo del Caduceo (fig. 2) , ovvero due serpenti che s'intrecciano attorno ad un'asta.  Antico simbolo sumerico, indiano e classico (emblema di Hermes-Mercurio e di Esculapio/Asclepio), poi divenuto simbolo alchemico ed infine, ancora oggi, simbolo della Medicina e della Chimica Farmaceutica. Visivamente il Caduceo rappresenta una coppia di serpenti che si unisce attorcigliandosi attorno ad un bastone, che può simboleggiare l'albero della vita o l'asse del mondo, e rappresenta l'equilibrio tra le forze e la potenzialità creatrice che ne è la più diretta conseguenza.

1)      2)

Il re Salomone.

Salomone, figlio di Davide, e re d'Israele nel periodo della sua massima grandezza, è una delle figure centrali nella Bibbia e nella storia degli Ebrei. Egli viene ricordato per aver ricevuto direttamente da Dio la capacità di discernere la giustizia e il Bene dal Male, e per aver edificato il grandioso Tempio che da lui prese il nome, dove era custodita l'Arca dell'Alleanza, simbolo del patto tra Dio e l'Uomo. Al suo nome, in un'epoca incerta fra la tardo romana e la basso medievale, vennero attribuiti numerosi simboli la cui semplice connotazione salomonica conferiva un un'aura di sacralità e di prestigio. Oltra al Nodo ed al Sigillo (nome con il quale è stato indicato il Pentacolo ed anche, seppur in modo improprio, l'Esagramma) abbiamo il labirinto, le claviculae, i pentacoli, la croce, l'anello di Salomone, proiezioni su segni in cui è difficile discernere quanto giochi l'attribuzione dotta o esoterica e quanto la magico popolare, in quella cultura "mista" che nel medioevo attribuì a segni e piante salomoniche virtù e poteri talismanici. Da non trascurare, inoltre, la leggenda secondo cui un giorno Salomone, giovane molto romantico ma allo stesso tempo molto crudele con le persone, facendo una passeggiata nel bosco, sentì degli strani rumori; iniziò a camminare più velocemente verso il luogo da dove provenivano e li sentiva sempre più vicini. Lui aveva lunghissimi capelli raccolti dentro un cappello, ma un fortissimo vento trascinò il cappello che volò via e ai suoi lunghissimi capelli si formò un nodo. Dallo spavento svenne e nel sonno sentì una voce che lo invitava ad essere più buono. Quando si svegliò salutò tutte le persone, le abbracciò, e così per incanto il nodo dei suoi capelli si sciolse. La prima vaga notizia su un nodo detto di Salomone è dantesca, nella tenzone con Forese Donati: non sappiamo se effettivamente si tratti del nostro nodo, ma comunque sia, nel tono del botta e risposta fra i due poeti è implicito che si tratti di un detto che era da tempo nella nozione comune.