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Pasquino, Marforio, Facchino, Madama Lucrezia, Abate Luigi, Babuino: le "statue parlanti" di Roma!
Ai tempi in cui il papa governava la città con pugno di ferro, i potenti tremavano nell'udire i soprannomi di questi eroi di pietra, come se fossero stati paladini in carne ed ossa, ma sopra ogni altra cosa essi temevano le loro lingue taglienti.
Infatti queste statue sono l'arma con la quale Roma si è sempre opposta all'arroganza e alla corruzione delle classi dominanti con grande senso dell'umorismo.
Fin dal XVI secolo, durante la notte, messaggi anonimi contenenti satire e critiche, rivolte soprattutto al papa, venivano appese al collo delle statue, affinché la popolazione romana, potesse leggerle al mattino, e far così passaparola, prima che le forze dell'ordine le rimuovessero; le sei statue inoltre, erano conosciute anche come '' il congresso degli arguti''.
La più celebre delle sei statue, è Pasquino, situata nel centro storico di Roma, ed è proprio da questa statua che le varie composizione satiriche prendono il nome di ''pasquinate''.

Passano le epoche, ma il malcontento rimane e se prima le invettive in rima erano contro papi e principi, ora i romani se la prendono con promesse elettorali mancate e diritti negati.