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Discussioni - Rossella Granatelli

#1
Misteri / Il libro perduto di Nostradamus
Gennaio 20, 2014, 06:16:57 PM
Volevo allegare una foto, ma non ci sono riuscita. Sorry!
History Channel "2012: L'ULTIMA PROFEZIA". Tra le altre cose, la solita profezia dei Maya, le Piramidi e la cintura di Orione, gli indiani Hopi ecc. ecc., si parla naturalmente del cosiddetto "Libro perduto di Nostradamus" o Vaticinia Nostradami. Tanto per la cronaca è latino e l'intestazione completa è Vaticinia Michaelis Nostradami de futuris Christi vicariis ad Cesarem filium D.I.A. Interprete, che vuol dire Profezie di Michele Nostradamus sui futuri vicari di Cristo al figlio Cesare secondo l'interpretazione di D.I.A; quindi l'articolo da usare, poiché si tratta di un neutro plurale, anche se finisce in -a, è "i", non "la", come ho letto sul web, parimenti il de regge l'ablativo, plurale in questo caso, e non il genitivo singolare o peggio il nominativo plurale, come ho letto nella voce Vaticinia Nostradami della versione inglese di Wikipedia; la vera questione da risolvere è chi o che cosa è D.I.A. (il solito problema degli acronimi, da sciogliere in base al contesto: io non ci sono ancora riuscita, perché le uniche ipotesi che ho trovato sul web -Dichiarazione inizio attività o Defense intelligence Agency- non si adattano certo al caso specifico e per ora non ho altre idee; si può per ora prendere per buono lo scioglimento di Wikipedia: Domino Ioacchim Abbate, con riferimento a Gioacchino da Fiore). Sempre tanto per la cronaca i vaticinia che seguono nelle prime pagine del manoscritto sono numerati con numeri romani e scritti non in versi come le Centurie, ma in prosa latina; quello che sono riuscita a leggere dalle foto che si trovano sul web è la prima riga del vaticinium primum: Qui habet aurem audiat quid spiritus dicat "Chi ha orecchie ascolti ciò che dice lo spirito"; poi alcune parole qua e là che confermano che si tratta di latino: per decifrare tutto ci vorrebbe almeno un microfilm; ma il manoscritto è noto e studiato per la serie di acquerelli, non si sa se di mano di Nostradamus stesso o del figlio, che contiene, portati a Roma dal figlio e donati al cardinale Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII (1623-1644: questo papa, nato a Firenze due anni dopo la morte di Nostradamus, è noto principalmente per due cose, il processo a Galileo Galilei e lo scempio del patrimonio artistico della Roma antica, principalmente il Colosseo, che gli valse la Pasquinata "Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini". Fu nunzio apostolico in Francia, nei primi anni del '600 durante il regno di Enrico IV di Borbone-Navarra): fu ritrovato alla Biblioteca Nazionale di Roma nel 1982, giusto in tempo per essere collegato alle profezie sulla fine del mondo, il fatidico 21/12/2012. Sebbene qui non me ne occupi, poiché tra queste ci sono delle tavole chiaramente ispirate ai Trionfi dei Tarocchi, la Ruota di Fortuna, la Torre, la Morte, come già dimostrato da un altro documentario di History Channel, tutto incentrato sui Vaticinia, che da un lato si limita a constatare queste consonanze e dall'altro continua con l'interpretazione profetica delle ultime sette tavole, la butto là: che l'intero manoscritto non sia altro che il mazzo di Tarocchi personalizzato di Nostradamus ? Ci saremmo anche con il numero di Tavole: i Tarocchi standard sono 78, 56 Lame e 22 Trionfi; aggiungo solo che anche la Luna e il Sole sono Trionfi, mentre i segni zodiacali fanno parte del mazzo delle Minchiate fiorentine, una variante dei Tarocchi. Un esempio: la tavola che viene riferita all'attuale pontefice presenta a terra due dadi, la cui somma è sei-4+2- e sei figure: quindi potrebbe essere un sei; di che seme ? probabilmene di bastoni, il pastorale con due tratti orizzontali. Nonostante le immagini contenute nel libro siano un'ottantina, gli esoteristi si soffermano in particolare su sette di esse, accomunate da una ruota posta al centro in alto, che viene interpretata, probabilmente in modo corretto, come la ruota del tempo. E qui cominciano i guai e le interpretazioni fantasiose. Io non pretendo di avere capito tutto, ma per prima cosa mi sono chiesta: perché sette ? Il sette, si sa, è un numero ricorrente: i sette peccati mortali, le sette meraviglie del mondo, financo i sette nani e i magnifici sette, ma anche semplicemente i sette giorni della settimana, ciascuno dei quali, pressoché in tutte le lingue occidentali, sia romanze (italiano, francese, spagnolo) che germaniche (inglese, tedesco), prendono nome dai sette pianeti (dove per pianeti astrologicamente parlando si intendono sia il Sole e la Luna che i cinque veri pianeti conosciuti fin dall'antichità, perché visibili ad occhio nudo, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, secondo l'ordine seguito dai giorni della settimana): questi sette pianeti, sempre dal punto di vista astrologico, sono gli astri guida dei dodici segni zodiacali. Questo è uno dei fondamenti che si apprendono all'inizio dello studio dell'astrologia: naturalmente con la scoperta degli altri (per ora) tre pianeti, le cose si complicarono parecchio (e si cominciò a parlare di pianeti in esaltazione, domicilio, caduta, esilio nei segni), ma ciò qui non interessa, perché queste scoperte furono seguenti all'epoca di Nostradamus (Urano 1781, Nettuno 1848, Plutone 1930). Allora gli astri guida si dividevano così: il Sole era l'astro guida del Leone, la Luna del Cancro, gli altri cinque pianeti erano astri guida dei restanti dieci segni, due per ciascuno, in questo modo: Marte/Ariete/Scorpione, Mercurio/Gemelli/Vergine, Giove/Sagittario/Pesci, Venere/Toro/Bilancia, Saturno/Capricorno/Aquario. Secondo me questa è la chiave di lettura delle sette tavole finali del libro di Nostradamus: nella prima tavola c'è il Cancro (non lo Scorpione, come dice erroneamente il programma di History Channel: l'iconografia del Cancro è varia, talvolta viene indicato con un granchio, ma questa è un'iconografia più recente, talaltra con una specie di aragosta e questo è il caso della tavola di Nostradamus; del resto nel Trionfo della Luna, il Cancro è sempre indicato dall'aragosta; ad abundantiam nella tavola c'è il glifo del Cancro, il cosiddetto 69, che non è una rappresentazione della Via Lattea, galassia con due bracci a spirale, come dice il documentario, attuando il più grosso fraintendimento tra i tanti contenuti in esso) e la Luna, nella seconda il Leone e il Sole, nella terza i Pesci e il Sagittario sotto, sopra Giove (è comprensibile che abbia la corona in testa quale re degli dei, meno chiaro è il significato della chioma fluente e ancor meno perspicuo il disegno contenuto nel libro che tiene in mano), nella quarta lo Scorpione (che è estremamente diverso dal Cancro color aragosta della tavola della Luna, perché è nero ed ha ben in evidenza la coda col pungiglione) e l'Ariete (non l'Agnello di Dio, che tornerà sulla Terra alla fine dei tempi, come di solito si interpreta), mentre Marte è simboleggiato da un braccio che sorregge una spada, nella quinta il Toro e la Bilancia sotto, sopra Venere e suo figlio Cupido (forse: di solito viene raffigurato come un bimbo paffuto, mentre qui è un giovane uomo, iconografia meno frequente, ma comunque esistente, come nel romanzo di "Amore e Psiche": quello che caratterizza Cupido è l'arco con le frecce, che qui è presente; inoltre è bendato e notoriamente l'amore è cieco), nella sesta sotto i Gemelli e la Vergine (non le tre Parche, come si dice nel documentario) e sopra Mercurio, dio, tra le altre cose, del commercio (la barca) e della saggezza (il libro), in quanto identificato con l'egizio Toth nella sua ipostasi di Ermete Trismegisto; nell'ultima tavola abbiamo sopra Saturno, nel cui periodo di regno, la cosiddetta età dell'oro (di solito situata in un passato mitico fuori del tempo: da qui forse la mancanza di raggi della ruota del tempo, che, a guardare meglio, non sembra neanche una ruota, bensì una ghirlanda, una corona di rami intrecciati) la scrittura non era ancora nota (da qui il libro bianco), e sotto il Capricorno e l'Aquario (non è chiaro il perché sia indicato da due figure femminili: l'Aquario è un segno maschile e nel mito è legato o a Ganimede o al fiume Nilo). Certo questo non spiega tutto quello che si trova nelle tavole, come nei casi di Giove e dell'Aquario, ma almeno è un inizio, che le accomuna, per riuscire a capirle: un altro esempio sono i numerosi cartigli che ornano le tavole, i quali potrebbero avere dei significati occulti o essere semplicemente esornativi. Io propendo per questa seconda ipotesi, soprattutto se l'idea che si tratti di Tarocchi può essere fondata: la vera cosa strana però è che i cartigli non contengono alcun testo, anche se contenere delle scritte è uno degli scopi fondamentali per cui sono usati. In generale la mia interpretazione non è una razionalizzazione, ma è semplicemente coerente con ciò che Nostradamus fondamentalmente era, un astrologo, che nelle stelle (e nei pianeti) riteneva fosse scritto il destino dell'uomo. Come al solito, la spiegazione più semplice ha la più alta probabilità di essere quella giusta.