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Frasi tratte dai libri

Aperto da nuvolina22, Luglio 31, 2013, 01:53:03 PM

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Consuelo

Harry Potter e il Principe Messosangue, J. K. Rowling

- È l'ignoto che temiamo quando guardiamo la morte e il buio, nient'altro. (Albus Silente)

- Era importante combattere e ancora combattere, e continuare a combattere, perché solo così il male poteva essere tenuto a bada, anche se non poteva mai essere completamente sradicato. (Albus Silente)

- Ma finalmente capiva quello che Silente aveva cercato di dirgli. Era, si disse, la differenza fra l'essere trascinato nell'arena ad affrontare una battaglia mortale e scendere nell'arena a testa alta. Forse qualcuno avrebbe detto che non era una gran scelta, ma Silente sapeva – e lo so anch'io – pensò Harry con uno slancio di feroce orgoglio – e lo sapevano anche i miei genitori – che c'era tutta la differenza del mondo. (Harry Potter)

- Silente avrà veramente lasciato la scuola solo quando non ci sarà più nessuno che gli sia fedele. (Harry Potter)

- È più facile perdonare gli altri quando si sbagliano che quando hanno ragione. (Albus Silente)

- Uccidere non è nemmeno lontanamente facile come credono gli innocenti... (Albus Silente)

- Voldemort stesso ha creato il suo peggior nemico come fanno ovunque i tiranni. Hai idea quanto i tiranni temono coloro che opprimono? (Albus Silente)

- L'adulto è sciocco e immemore quando sottovaluta la giovinezza.
Capisci l'importanza di quella persona quando non è con te.
Se ti manca, allora è davvero importante.

Luke_Lucignolo_

Propongo una versione riadattata di quella che è la più famosa scena d'amore di sempre, nell'eco dei secoli.
Giardino dei Capuleti, entra Romeo.
Romeo: Quale luce erompe laggiù da quella finestra? Quella finestra è l'oriente, e Giulietta è il sole!...
Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna che, già inferma, impallidisce di dolore, perché tu, che sei soltanto una sua ancella, sei tanto più bella di lei. Oh, se potesse sapere di essere il mio amore. Parla, eppure non dice nulla. Come può accadere? Sono gli occhi suoi, a parlare. Due fra le più belle stelle di tutto il firmamento, impegnate altrove, supplicano gli occhi di lei di brillare.
E se i suoi occhi fossero laggiù, e le stelle fossero sul viso di lei? Gli occhi di lei in cielo rilucerebbero di un tale splendore, che le creature dell'aria canterebbero subito, credendo che non sia più notte.
Giulietta: O Romeo, perché sei Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome. Oppure legami soltanto a te con un giuramento d'amore, ed io non sarò più una Capuleti.
È soltanto il tuo nome ad essermi nemico: tu saresti sempre te stesso, anche se non fossi un Montecchi. Che può mai significar la parola "Montecchi"? Non una parte di te.
Che cosa c'è in un nome? Quel che noi chiamiamo col nome di rosa, anche se lo chiamassimo d'un altro nome, conserverebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
E così Romeo, pur se non fosse chiamato più Romeo, manterrebbe pur sempre quella cara perfezione che possiede.
Rinuncia dunque al tuo nome, Romeo, e in cambio di quello, accogli tutta me stessa.
Romeo: Lei parla, angelo di luce! Tu, lassù sul mio capo, illumini questa notte di un tale splendore che potrebbe, allo stesso modo, riversarlo un alato messaggero del cielo negli sguardi stupiti dei mortali. Chiamami amore: ed ecco, non sarò più Romeo.
Giulietta: Chi sei tu che, così avvolto nella notte, inciampi nei miei pensieri?
Romeo: Con un nome non so dirti chi sono: il mio nome, sacra creatura, mi è odioso
in quanto tuo nemico.
Giulietta: Ancora le mie orecchie non hanno bevuto cento parole della tua voce, e già ne riconoscono il suono. Non sei tu Romeo, un Montecchi? Dimmi come sei arrivato qui, e perché? I muri del giardino sono alti, difficili da scalare, e questo posto, col nome che porti, significa morte per te, se mai ti trovassero.
Romeo: Sulle ali leggere dell'amore ho superato queste mura: non ci sono limiti di pietra che possano impedire il passo all'amore, e ciò che l'amore può fare, l'amore osa tentarlo.
C'è più pericolo nei tuoi occhi che in venti delle loro spade. Guardami con dolcezza e avrò protezione dal loro odio. Ho il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi, ma se tu non mi ami, lascia pure che mi trovino qui. Preferirei che la mia vita finisse per il loro risentimento, che prorogare la morte senza il tuo amore.
Giulietta: Come hai fatto a scoprire questo luogo?
Romeo: E stato l'amore che per primo mi ha spinto a cercarlo. Lui mi ha prestato consiglio, io gli ho consegnato i miei occhi.
Giulietta: Sai che la maschera della notte è sul mio viso, altrimenti il rosso tingerebbe le mie guance per ciò che mi hai sentito dire stanotte, quando credevo di essere inascoltata.
Vorrei davvero cancellare ciò che mi è uscito di bocca, ma non posso.
Mi ami davvero? So che mi dirai di sì e che io ti crederò.

Consuelo

Hunger Games, di Suzanne Collins.

Non so perché la sua voce mi tocchi come nessun'altra.

Finché sei viva, vive anche la rivoluzione.

Ma, se devo essere sincera, non è che io sia troppo brava a perdonare.

Lui e io apprezziamo la nostra reciproca compagnia più o meno come apprezzeremmo un calcio negli stinchi.

Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.

Non posso lasciarlo andare. Proprio non posso.

Non dimentichi la faccia della persona che è stata la tua ultima speranza.

Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all'improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. "Dove sei?" Gridavo nella mia testa. "Dove sei andato?". Ovviamente, non ebbi mai risposta.

Capisci l'importanza di quella persona quando non è con te.
Se ti manca, allora è davvero importante.

BroOk_BoOneS`

L'alchimista, Coelho

- Ho paura di realizzare il mio sogno e di non avere, poi, più alcun motivo per mantenermi vivo.

- Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare.

- Il male non è ciò che entra nella bocca di un uomo, disse l'Alchimista.Il male è ciò che ne esce.

- Generalmente, la morte rende gli uomini più sensibili alla vita.
Non ci sono chiavi per la felicità,
la porta è sempre aperta!

Consuelo

Fabio Volo, È una Vita che ti Aspetto

- La vita la incontravo solo nei fine settimana. I lunedì, infatti, li odiavo perché erano lontani dalla fine. Che schifo! Speravo che il tempo passasse velocemente. Proprio come un carcerato. Mentre se fossi stato una persona sana, avrei dovuto vivere sperando che il tempo passasse lentamente e mi facesse invecchiare il più tardi possibile.

- Non significa niente amare tanto o amare poco. Si può solo amare o non amare.

- Le donne sono come i fiori: se cerchi di aprirli con la forza, i petali ti restano in mano e il fiore muore. Perché solamente con il calore si schiudono. E l'amore e la tenerezza insieme sono il sole per una donna. Avrei dovuto semplicemente amarla. Poi sarebbe stato tutto naturale. Perché una donna, quando si sente amata, si apre e dà tutto il suo mondo.

- Alla fine ho pianto. Era tanto che non lo facevo. Anche se mi impegnavo e mi sforzavo, non ci riuscivo. Le lacrime non conoscevano da troppo tempo la forma delle mie guance, la linea del mio viso, la luce del di fuori. Silenziose per natura, arrivate agli occhi cadevano all'indietro giù fino in fondo al cuore che sempre più faticava a galleggiare.
Capisci l'importanza di quella persona quando non è con te.
Se ti manca, allora è davvero importante.

asteride

La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano

I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per sè stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi, quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li si scopre.
Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non l'aveva mai detto.
Non esistono scorciatoie per ogni posto dove valga la pena andare.

asteride

È una vita che ti aspetto - Fabio Volo

"Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno."
Non esistono scorciatoie per ogni posto dove valga la pena andare.

LuceNellAnima

"E davvero accadde e fu come contro natura, e davvero vorrei sapere cos'è la natura, quell'insieme di alberi e di stelle, di sussurri terrestri di limpide acque, quel genio che ti abita, che ti porta a fronteggiare a mani nude le tue stesse mani e tutte le forze del mondo. Allora fu natura, la nostra natura che esplose e trovò l'espressione più dolce e benevola. Ci trovammo. Come il vento che organizza il mondo, lo rade al suolo e lo riedifica lentamente."

Splendore - Margaret Mazzantini.