Il forum di ASkv6.net

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.

Emily Dickinson

L'animale che amiamo di più può rappresentare lo specchio di ciò che siamo.
Chi predilige la scelta del gatto è di solito un tipo molto indipendente,solitario e di solito nel suo vocabolario non esiste la parola "padrone".
Con il gatto di solito si vive una vita paritaria,si vive nello stesso spazio benissimo,senza che uno invada lo spazio altrui.
Chi sceglie invece il cane è di solito una persona molto solare e che ama la compagnia.
Il cane (come il gatto) da amore incondizionato,il padrone è al centro di tutta la sua esistenza,lo accetta per tutta la sua interezza e vi sposa per tutta la vita.

RAMSEY CAMPBELL, Sogni neri, Milano Mondadori 1993. Nella livida Londra degli anni Settanta, cinque persone dotate di presunti poteri paranormali si sottopongono ad un esperimento sui sogni presso un istituto di ricerche psicologiche, e l'esperienza termina con un fenomeno di psicosi collettiva. A distanza di una decina d'anni qualcosa lentamente si insinua nelle loro vite, la realtà comincia a disgregarsi e i loro destini fatalmente convergono presso una modesta pensione con uno strano battente a forma di testa di cane sulla porta... Con il consueto stile gelido e privo di melodramma, il massimo autore contemporaneo di storie horror ci introduce nel sinistro mondo dei sogni profetici, dal quale strani esseri cominciano a rifluire, affamati della nostra realtà. Un'inquietante creazione fantastica che introduce i lettori a riflessioni non banali sull'origine del mondo onirico, la composizione del nostro inconscio, i poteri ancora sconosciuti della mente.

Quando ci sentiamo particolarmente stressati dalla vita quotidiana la prima cosa che facciamo di solito è quella di rivolgerci ad un nostro caro amico/a.Lo sfogo con un nostro amico potrebbe essere utile si,ma spesso ci conduce ad assumere una posizione da destinatari passivi dell'aiuto altrui.
Secondo uno studio compiuto da i ricercatori della Yale University School of Medicine di New Haven (Usa),le azioni altruistiche ci fanno sentire meglio,anche nei periodi di maggiore stress.
Nel corso della ricerca, gli autori hanno chiesto a 77 soggetti sani, di età compresa tra 18 e 44 anni, di indicare, per un periodo di due settimane, tutti gli eventi di quella giornata. In particolare, ogni sera i volontari dovevano compilare, tramite il proprio smartphone, un piccolo questionario in cui si chiedeva se quel giorno avessero vissuto un evento stressante (per esempio: dissidi a scuola, sul lavoro o a casa, problemi di salute o nei rapporti interpersonali) e se avessero compiuto gesti altruistici (come tenere aperta la porta a qualcuno, o aiutare una persona a studiare). Infine, dovevano valutare il loro stato d'animo su una scala da uno a 100.
Da questo studio è emerso che chi si prestava a compiere un'azione gentile,mostrava un maggiore  benessere mentale.

Il mito del diluvio universale, potrebbe nascondere insospettate verità. Tale ricordo antico dell'umanità è presente nelle leggende dei più svariati popoli della Terra: dal bacino mesopotamico (presso la tradizione ebraica, assiro-babilonese e sumerica), al mondo greco, dagli antichi libri sapienziali indiani ai poemi gallesi e norvegesi, dal mondo cinese a quello maya e azteco, passando per i nativi nordamericani, gli eschimesi e gli aborigeni australiani, come hanno rilevato attenti studi di etnologia e mitologia comparata. Che cosa celerebbe tale apocalittico ricordo? Secondo l'opinione scientifica maggiormente accreditata, intorno a 10.000 anni fa avvenne uno scioglimento improvviso dei ghiacci, al termine di un periodo di glaciazione, con un forte innalzamento del livello delle acque e vaste inondazioni; altri studiosi sostengono invece per la caduta di un asteroide e conseguente variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre come causa dell'immane catastrofe, giunta fino a noi sotto forma di mito.

Stando alle ultime statistiche la sedentarietà è considerata una delle cause principali di morte pari al fumo.
I problemi che nascono proprio da questa condizione di sedentarietà sono molteplici.
Per prima cosa ci rovina in modo clamoroso la nostra postura,spesso perché assumiamo una postura sbagliata che causa problemi alla schiena,torcicollo,problemi alla spina dorsale e così via.
La sedentarietà in assoluto ci atrofizza i muscoli.infatti Esistono tantissimi modi semplicissimi per poter prevenire l'atrofizzazione dei nostri muscoli, uno di questi è quello di alzarci frequentemente(e non stare seduti per più di tre ore), poi andare possibilmente a lavoro a piedi e lasciare quella maledetta auto ogni tanto.
La sedentarietà causa problemi anche alle ossa,problemi cardiaci,problemi alla circolazione,apnee notturne e anche l'aumento clamoroso di invalidità.
Penso che questi motivi possano bastare per far capire(soprattutto ai più pigri) quanto sia importante l'attività fisica e la salute del nostro del corpo.
E ricordatevi "mens sana in corpore sano".

Salve a tutti.Mi chiamo Clarissa ho 23 anni e scrivo da Palermo.
Sono una studentessa della facoltà di scienze della formazione...una delle mie passioni più grandi è la psicologia e tutto ciò che riguarda la psiche umana.
Amo gli animali, infatti ho in casa tre gatti,una tartaruga e un pappagallo;adoro la musica,la danza e il canto,infatti proprio per questo motivo spesso mi diverto a cantare con la mia cover rock-band;
Mi definisco una ragazza timida,dolce,testarda.lunatica,sensibile e molto scrupolosa in tutto ciò che faccio.
Spero di essere stata almeno un po' esaustiva nella mia breve presentazione.
Un saluto a tutti.
Clarissa.