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Amore, sentimento, passione e dolore lacerante che a volte condisce di lacrime una storia di coppia: questi sono gli ingredienti dei capolavori della letteratura. Una speciale classifica¹, segnala i Top Ten mondiali, con le pietre miliari che continuano a commuovere e far riflettere intere generazioni di lettori: sono i classici, i più amati da generazioni, con storie d'amore intramontabili.

LA TOP TEN

1. William Shakespeare - Romeo e Giulietta.
La posizione numero 1, di questa speciale classifica, non poteva non essere occupato dal capolavoro di William Shakespeare, "Romeo e Giulietta", che racconta una delle storie più conosciute e paradigmatiche della della letteratura, letta, studiata e rappresentata prima a teatro poi al cinema. Sullo sfondo di una fantastica Verona, Shakespeare racconta l'amore forte ma drammatico dei due rampolli delle famiglie Capuleti e Montecchi, divise da un insanabile odio.

2. Jane Austen - Orgoglio e pregiudizio.
Il secondo posto, è occupato da "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen: l'amore raccontato da donne che l'hanno conosciuto di striscio. Jane Austen per amore di un uomo sacrifica il suo sentimento per il bene di lui. Grande e generoso amore. Solo così lei avrà l'indipendenza per poter dedicarsi alla scrittura. Un amore perduto ha creato, un capolavoro che tutti almeno una volta nella vita dovremmo leggere. L'orgoglio di lui per il suo ceto sociale, il pregiudizio di lui verso il ceto della ragazza che gli piace. L'orgoglio di lei, che si sente snobbata, il pregiudizio di lei per chi si sente autorizzato a snobbarla.  Questa disparità e lo spirito indipendente e schietto della ragazza finiscono per assottigliare le diffidenze iniziali di Darcy, il quale si innamora di lei, rinunciando al suo orgoglio. Elizabeth, supererà anche lei, il suo pregiudizio e alla fine l'amore riuscirà a trionfare.

3. Lev Tolstoj - Anna Karenina.
Anna e il conte Vronskij, al terzo posto, sono i protagonisti del celebre romanzo di Lev Tolstoj, "Anna Karenina", occupa un ottimo terzo posto. Vronskij si innamora di Anna, al primo incontro a Mosca, ma lei, già sposata e con un figlio, torna dal marito a San Pietroburgo. Anna tuttavia, non si mostra indifferente nei confronti di Vronski, e alla fine cede alle sue insistenze e resta incinta. Karenin scopre la relazione, ma non concede il divorzio alla moglie. L'amore tra i due si fa sempre più difficile e finisce con un tragico finale.

4. Margaret Mitchell - Via col vento.
Al quarto posto "Via col vento" di Margaret Mitchell, con gli amori tormentati di Rossella, figlia di un ricco proprietario terriero della Georgia, e Rhett Butler, spregiudicato e fascinoso avventuriero.

5. Emily Brontë - Cime tempestose.
Al quinto posto "Cime tempestose" di Emily Brontë: la passione distruttiva di Heathcliff per Catherine, che porterà alla rovina entrambi e due intere famiglie.

6. Gabriel Garcia Marquez - L'amore ai tempi del colera.
"L'amore ai tempi del colera" , quell'amore struggente di Florentino Ariza per Fermina Daza raccontato da Gabriel Garcia.

7. Charlotte Brontë - Jane Eyre.
L'amore  tra Jane Eyre, eroina dell'omonimo romanzo di Charlotte Brontë, e Mr Rochester.

8. Boris Pasternack - Dottor Živago.
Grazie a questo romanzo, Boris Pasternak è stato insignito del premio Nobel per la letteratura, con la storia d'amore sullo sfondo della Prima guerra mondiale, tra il medico protagonista e la crocerossina Lara.

9. Victor Hugo - Notre Dame de Paris.
In nona posizione , "Notre dame de Paris" di Victor Hugo, con gli amori infelici di Quasimodo per la bella Esmeralda.

10. Vladimir Nabokov - Lolita.
Un romanzo-scandalo, entrato tra i capolavori della letteratura mondiale, in cui si narra il folle amore del professore Humbert Humbert per la dodicenne Dolores Haze.


1. speciale classifica: compilata da Libreriamo, il social book magazine per la promozione della lettura diretto da Saro Trovato.

SARS, è una sigla che sta per Sindrome Acuta Respiratoria Severa, ed è una forma atipica di polmonite virale, in cui l'infezione colpisce le alte e le basse vie respiratorie; in particolare, è caratterizzata da casi di broncopolmonite grave, con frequente insufficienza respiratoria e mortalità elevata. È apparsa per la prima volta nel novembre 2002, nella provincia del Guangodong, in Cina, e si è diffusa nell'arco di 6 mesi in 30 paesi. La malattia, identificata per la prima volta dal medico italiano Carlo Urbani¹, è mortale per il 15% dei casi in cui ha completato il suo corso. Questa malattia è causata da un coronavirus², detto SARSCoV, ed ha una patogenesi unica nella specie, poiché causa un'infezione sia del basso che dell'alto tratto respiratorio, e nel 20-60% dei casi, tende a aggravarsi:
- La respirazione si fa sempre più difficile;
- Compaiono nuovi infiltrati infiammatori che interessano aree sempre più ampie dei polmoni.
Inoltre può causare anche gastroenteriti, con:
- Infiammazioni del tratto alimentare;
- Atrofia del tessuto linfoide mucosale;
- Degenerazione grassa e necrosi centrale globulare a livello epatico.
Ancora non sono riusciti ad individuare un chemioterapico antivirale ideale, cioè tossico per il virus ma non per l'ospite, anche per l'alto tasso di mutazioni a cui è soggetto il virus, che consentono di resistere all'azione del farmaco, che a sua volta può agire da agente selettivo favorendo la sopravvivenza dei mutanti virali resistenti.
Un vaccino efficace non è stato ancora individuato, poiché esistono varianti multiple di ceppi virali della SARS. A mio parere, sarebbe utile un vaccino che stimoli la produzione di anticorpi a livello delle vie respiratorie e dell'intestino (dove il coronavirus sembra localizzarsi). Dopo lo scoppio di questa epidemia a partire dal 2002, nel giro di pochi mesi e grazie a misure utilizzate per interrompere la catena di trasmissione del virus (quarantena, isolamento e dispositivi di protezione individuale), l'epidemia è stata contenuta. Tutta via il SARSCoV, potrebbe tornare in circolo:
- Potrebbero circolare individui infetti che non manifestano sintomi;
- Si potrebbe verificarsi di nuovo il salto di specie³ avvenuto quando è scoppiata l'epidemia.
Purtroppo, le notizie degli ultimi giorni, c' hanno fatto capire che forse ci sarà un ritorno.
Il primo caso di infezione da Nuova SARS, è stato un 45 enne giordano che si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Nuova, martedì; aveva febbre alta, tosse e difficoltà respiratoria. Dopo aver diagnosticato una polmonite bilaterale, è stato trasferito all'ospedale di Careggi e messo in isolamento: una terapia specifica per la SARS, spiegano gli esperti, non è disponibile; tuttavia il paziente, ha avuto un rapido miglioramento. Due, sono i nuovi casi di SARS a Firenze: si tratta della nipotina del primo paziente e di un suo collega di lavoro.
I due soggetti, sono sotto sorveglianza sanitaria perché sono entrati in contatto stretto con il primo caso italiano di infezione di questo Coronavirus, ma hanno sviluppato una forma clinica di infezione respiratoria, non grave. Le indagini, condotte in laboratorio con le autorità sanitarie della Toscana e l'Istituto Superiore di Sanità, hanno confermato la diagnosi di infezione da coronavirus. I due nuovi casi, si riferiscono ad una bambina di circa due anni, facente parte della famiglia del primo paziente, e a un collega di lavoro dello stesso. Entrambi sono ricoverati in isolamento presso strutture sanitarie di Firenze. La trasmissione di questa infezione da ammalati a persone sane, avviene a seguito di contatti stretti e prolungati, in ambiente domestico ed ospedaliero e la provenienza da paesi del Medio Oriente, in particolare Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar.


1. Carlo Urbani: infettivologo in Vietnam.
2. Coronavirus: virus a RNA, presentante un virione rotondeggiante; provvisto di peplos con peplomeri di forma tozza e grossa; il genoma a RNA è mono-catenario, di senso positivo, e la sua replicazione avviene nel citoplasma.
3. Salto di specie: si verificano quando, piccole mutazioni genetiche sono in grado di generare un nuovo patogeno in grado di colpire in modo diverso una specie diversa.

Tragedia a Padova, a Santa Giustina in Colle, dove una studentessa di 21 anni è stata uccisa, travolta da un Suv, ed il corpo trascinato per oltre 3 km, dal punto dell'impatto. Alla guida dell'auto, una signora del luogo di 62 anni, che ha raccontato di non essersi accorta di nulla, fino a quando non è scesa dal Suv. L'incidente è avvenuto ieri mattina; la giovane era appena uscita di casa, quando l'auto l'ha travolta, il corpo è rimasto incastrato al paraurti anteriore, laterale. Sull'asfalto è rimasta una scia di sangue fino a casa della 62 enne al voltante. A chiamare i carabinieri è stato un passante che ha assistito alla scena, ed ha visto l'auto allontanarsi. I carabinieri, dopo aver seguito le lunghe tracce, sono arrivati a casa dell'automobilista, e l'hanno trovata sotto choc. Ha raccontato di non essersi accorta di nulla, se non appena arrivata a casa ed esser scesa dal Suv. Ora, la 62 enne è indagata per omicidio colposo.

Nel Comasco, la guardia di finanza di Erba, ha denunciato due falsi ciechi per truffa aggravata, dal conseguimento di erogazioni pubbliche. I due impostori, dal 2007 ad oggi avrebbero percepito circa 135 mila euro in pensioni e indennità di accompagnamento. Dal materiale raccolto dalla Gdf, è emerso che i due fanno spesa, passeggiano per strada senza aiuto e leggono.

Nato il 31 maggio del 1852 a Barmen, in Germania, Julius Richard Petri studiò medicina presso l'Accademia per i medici militari dell'Imperatore Guglielmo, dove conseguì la laurea nel 1876. Proseguì gli studi a Berlino e prestò servizio più volte come medico militare fino ai primi anni Ottanta dell'Ottocento. Negli stessi anni, Petri, divenne assistente di Robert Koch, grandissimo microbiologo. E proprio mentre lavorava nel laboratorio di Koch, Julius Richard Petri avrebbe avuto l'intuizione di realizzare un sistema più affidabile per effettuare le colture biologiche, inventandosi la piastra che ora porta il suo nome. Si tratta di un piatto di vetro (ora di plastica) di forma cilindrica che viene sterilizzato e successivamente riempito con un terreno di coltura, cioè soluzioni liquide o solide (un esempio, l'agar) che contengono sostanze nutritive utili per fare crescere e moltiplicare le cellule in laboratorio. Le piastre di Petri di solito possono essere chiuse, ma non ermeticamente, per consentire all'aria di circolare e favorire la crescita cellulare. Petri morì a Zeitz, il 20 dicembre del 1921 a 69 anni, dopo avere dedicato buona parte della propria vita alla medicina e alla ricerca.
Ed è proprio Julius Richard Petri, il protagonista del doodle di Google di oggi. Il doodle di oggi è interattivo e mostra, all'inizio, le sei piastre colorate disposte in fila. Una mano con un guanto appare dopo aver attivato il doddle sul piattino giallo, muovendosi in tutte le altre piastre con i colori di Google, e in poco tempo, i batteri iniziano a popolare le diverse piastre fino a formare la scritta "Google". Passando il puntatore su ogni piastra è possibile vedere l'origine dei campioni che sono stati usati per l'esperimento, dai calzini usati, alla tastiera di un computer passando per la maniglia di una porta. Tanti auguri Julius! 

Le vere protagoniste della stagione Primavera/Estate 2013 sono le tue gambe, con pantaloni dal sapore etnico e multicolor. Il nuovo trend della stagione sarà, infatti, la stampa multicolore. Tutte le collezioni fashion hanno proposto in passerella, outfit con pantaloni leggeri e frizzanti, abbinati a camicie a tinta unita e blazer ricchi di dettagli. La stampa multicolor, è vero, è molto appariscente, ma allo stesso tempo trendy, giovanile e super-glamour.
Ma con cosa abbinare e quando indossare questi pantaloni multicolor?
Non importa se siano leggins, jeggins o ampi pantaloni; non conta nemmeno il materiale, sia esso il cotone, o la seta; ciò che conta è che siano suer-colorati e che riportino stampe dal sapore orientale e floreale oppure geometrico ed optical. Grande spazio a righe, camouflage, ai colori più vivaci, come il verde smeraldo, il fucsia e il giallo. Ideali per una giornata di shopping, o per un aperitivo all'aperto, questi pants sono perfetti da abbinare a sandali rasoterra dal gusto retrò ma anche a decolletè più raffinate, in linea con accessori in pvc e maxi bag.

Quest'anno le farfalle si posano lievi su abiti e accessori, nel ruolo di portatrici di buona fortuna e di serenità. Lievi, belle, effimere e colorate, muse ispiratrici di antichi miti e capolavori d'arte: restano il più amato fra tutti gli insetti. La tradizione le vuole simbolo della bella stagione: anche in questa primavera che sta facendo i capricci e sembra non affermarsi. Le farfalle quindi sono le protagoniste in alcune collezioni di abbigliamento e di accessori per questa estate, che prima o poi arriverà. Le farfalle si posano anche sui piedi, su calzature con o senza tacco: dai sandali infradito con applicazioni di farfalle in cuoio, alle scarpe alte, come le zeppe di Le Silla, in cui platform intagliato riproduce l'ala di una farfalla.

Sono 3 prodotti, in un unico potente "pugno" di colore:
- Base Coat;
- Colore;
- Top Coat.
La nuova formula dalle proprietà rinforzanti rende le unghie più forti mantenendo allo stesso tempo il colore vivo e resistente, rivestendo le unghie di nuova luce e splendore. In 15 bellissimi colori! 

Non sono solo gli abiti e gli accessori a creare l'immagine, ma è anche il trucco capace di esaltare un viso oppure di evidenziare i più piccoli difetti. I make up artist sono i depositari di questa scienza e con le loro esperienze rendono bellissime, modelle e attrici. Rajan Tolomei, direttore creativo del make up Max Factor, ha svelato alcuni semplici trucchi, che anche le mani meno esperte possono adottare.
Il Mascara
Il mascara dopo il rossetto è il cosmetico più venduto. Le aziende impiegano molte risorse per mettere a punto dei mascara sempre più sorprendenti che allungano, infoltiscono e separano le ciglia, ma l'importante è come si applica. Occorre immaginare le ciglia divise in tre parti, ognuna è espressione di un'emozione:
- Le più esterne esprimono languore;
- Le centrali, stupore;
- Le interne, sensualità.
Per questo è importante passare il mascara su tutto l'arco ciliare. Se desiderate l'effetto bambola, dovete insistere sulla zona centrale.
Senza Mascara
La scelta coraggiosa di non usare il mascara, viene presa da donne molto sicuro di se stesse, che puntano sulla raffinatezza. La regola principale è: avere un incarnato perfetto, una pelle bianca, senza macchie e imperfezioni. Ma per non sembrare troppo Morticia, si può applicare un fard sul color nocciola, dagli zigomi scendendo verso il centro della guancia. Le sopracciglia devono essere nere, ad ala di gabbiano, per aprire lo sguardo. In più bisogna evidenziare le labbra con un rossetto acceso, dalle nuance che vanno dal bordeaux al rosso vermiglio.
Mischiare i Colori
Il segreto nel make up è il "mix and match", ovvero mescolare i trend degli anni passati: gli anni 60, i rivoluzionari anni 70 e gli edonisti anni 80, ed il gioco è fatto! Ad esempio, l'eyeliner deve essere reinventato; basta la solita riga nera, l'eyeliner deve essere applicato due millimetri al di sopra della rima ciliare, lo spazio vuoto va riempito con una matita bianca. L'ombretto deve essere rosso, e prende il posto di quello prugna, enfatizza lo sguardo e si abbina a tutti i colori dell'iride. L'alternativa, è l'ombretto color "jeans", che esprime allegria e dinamismo. Le varianti sono l'acqua marina, l'azzurro e il blu intenso.

In Giappone non si festeggia la Pasqua, ma nello stesso periodo si celebra una delle feste più belle e importanti del Paese, conosciuta in tutto il mondo: l'hanami. L'hanami (osservare i fiori) è un evento che si svolge in particolare tra Aprile e Maggio e consiste nel trascorrere alcune ore o intere giornate, in festa ammirando lo spettacolo offerto dagli alberi di ciliegio in fiore, chiamati sakura. Le origini di questa festa, si perdono tra la leggenda e la storia. Secondo la leggenda, si ritiene, che questa festa, abbia avuto inizio durante il Periodo Nara, grazie all'influenza della dinastia Cinese Tang. Nello stesso periodo nacque anche il Momijigari (da momiji "foglie rosse" e kari "caccia"), la tradizione di visitare i luoghi che si colorano delle "tinte autunnali". All'inizio si apprezzavano i fiori di prugno, poi l'attenzione si spostò sui fiori di ciliegio. Si credeva che i kami vivessero all'interno di piante di fiori, e in particolare nel ciliegio abitasse la divinità, che attraverso la fioritura, indicava il periodo ideale per la semina del riso. Seguire questi segni, avrebbe portato a un ottimo raccolto, quindi per garantirsi la benevolenza della divinità, si lasciavano offerte ai piedi dell'albero. Nel VII secolo, sempre secondo una leggenda, un sacerdote chiamato En-no Ozuno, piantò i primi alberi di ciliegio giapponesi a Yoshino, e lanciò loro una protezione contro chiunque avesse osato abbatterli; ed ancora oggi sulle colline di Yoshino, vi sono oltre 30.000 sakura. L'imperatore Saga, sensibile a queste credenze popolari, miti e leggende, decise di organizzare a Kyoto, feste all'aperto in cui si poteva ammirare la fioritura, inoltre si beveva sakè, e si cantavano canzoni dedicate ai fiori di ciliegio, belli ma effimeri, paragonati alla vita umana. I sakura, divennero, perciò una metafora di vita, ma non solo anche un'icona della cultura giapponese, ed il fiore cominciò a rappresentare donne di grande bellezza e fascino. L'hanami, iniziò pian piano a diffondersi presso le famiglie samurai, finché nel Periodo Edo, lo shogun del periodo, fece piantare ciliegi in molte aree del paese, per incrementare la diffusione di questo rito tra i ceti più popolari. La gente comune, iniziò a recarsi nei parchi e nei templi, con l'abitudine di mangiare e festeggiare sotto i fiori appena sbocciati, con balli e musiche tradizionali. Questa consuetudine, venne presto considerata una festa, portando a dimenticare la vera ragione dell'hanami: la contemplazione dei fiori.

È chiamata Obon o Bon, ma il nome esatto dell'evento è Urabon; la famosa festa delle Lanterne, un'antica celebrazione Buddista in onore dei defunti. La parola Urabon, risale all'antico detto indiano "Ullabana", che vuol dire "essere appeso o stare a testa in giù", altri alludono a qualcosa che "sta tra la vita e la morte". Secondo la leggenda, un monaco buddista, Shaka, conosciuto per le sue capacità di avere visioni, un giorno d'agosto vide la propria madre defunta che soffriva per la fame. Il giovane monaco, allora, diede una ciotola di riso alla madre, per aiutarla a sopportare la sofferenza. Questa storia fu tramandata nei monasteri per anni e anni, e alla fine si trasformò in una leggenda e ne venne istituito un culto dedicato ai propri antenati: il giorno dell'Obon.
La festa delle lanterne, dura 3 giorni, ed è una ricorrenza giapponese che si svolge tra il 13 e il 16 agosto:
- Il primo giorno della festa vengono accese candele, fili di canapa e fiaccole; queste luci servono, per gli spiriti, a indicare la strada per tornare a casa e ricongiungersi sulla terra;
- Il secondo giorno, detto dell'Obon vero e proprio, i parenti si radunano insieme per visitare il cimitero; dopo aver pregato, mangiano insieme offrendo cibo e bevande anche ai defunti, in questo modo, si dovrebbe aiutare i defunti a sopportare la sofferenza (così come fece il giovane monaco);
- L'ultimo giorno, si riaccendono le fiaccole, i fili di canapa, i fuochi e le lanterne per indirizzare i propri cari verso la strada per far ritorno nell'aldilà. Vengono preparate delle vere e proprie imbarcazioni con dentro offerte da dare all'anima, per affrontare il viaggio di ritorno, e si lasciano galleggiare nell'acqua del fiume.

Quest'anno i gioielli, devono catturare l'attenzione. Forme maxi e toni brillanti, sono all'ordine del giorno. Dagli orecchini che devono essere chandelier, agli anelli oversize, fino ai bracciali formato vistosi per illuminare e soprattutto, per trasformare i vestiti più BASIC e minimale. A tutto questo si unisce un tocco di natura, con temi floreali. Il gioiello quest'anno deve avere un pizzico di eccentricità, grandi dimensioni e tantissimi colori brillanti. Quindi, come ho detto in un precedente post, la parola chiave di questa estate è "brillare di luce propria e stupire"; dopo i tessuti luccicanti, come il lamè e il lurex, oltre alle paillette, arrivano i gioielli XXL luminosi, che danno quel tocco in più anche ai vestiti più semplici. I gioielli si trasformano in preziosi fiori: dai girasoli, alle rose, fino alle margherite, fanno loro compagnia su bracciali, collane e orecchini.

Una bambina, è stata trovata a terra incosciente per arresto cardiaco, vicino a una scuola media alla Garbatella, a Roma. Un passante ha visto la piccola, accasciarsi a terra, ed ha chiamato subito il 118, che ha chiesto all'uomo di praticare immediatamente il massaggio cardiaco sulla piccola; ma l'uomo, preso dal panico, non ha toccato la piccola, per paura di aggravare la situazione. Ora la bimba è ricoverata al Bambino Gesù, in prognosi riservata.

Gli accessori più utili e glamour per eccellenza: gli occhiali! Che siano da vista o da sole, non sono solo un ottimo rimedio per ripararsi dal sole, ma grazie alle loro montature e alle loro lenti, danno un tocco in più. La scelta delle lenti e delle montature, non è solo una questione di stile, ma una scelta precisa, che rivela qualcosa di noi stessi: sono un modo per esprimere il nostro carattere, attraverso un aspetto del proprio look. Gli esperti Zeiss (leader internazionale nel settore ottico ed optoelettronico) hanno stilato una classifica di "tipi", nei quali, i portatori di occhiali, possono riconoscersi ed in questo modo individuare gli occhiali ideali per ciascuno di loro. Quando si scelgono degli occhiali, occorre considerare, per prima cosa, la qualità e il tipo di lenti. Dopo aver trovato la lente ideale, ci si può dedicare alla montatura più adatta al viso ed il suo colore.
I "Modaioli"
- Star dello stile: appartengono a questo gruppo, chi possiede diversi paia di occhiali, ma non li considera mai abbastanza stravaganti. La preferenza va all'ultimo modello, di solito con lenti colorate, da abbinare al look;
- Amanti del marchio: sono gli appassionati di marchi e design, e si affidano solo a lenti di qualità certificata;
- Ingannatore esperto: occhiali da nerd, occhiali XXL, stile anni 70 o alla John Lennon , sono le scelte dei patiti della moda. "Indossano", di solito montature chic , da usare come ornamento del viso.

La prima colazione, viene saltata da un numero sempre crescente di italiani, che decide di sottrarsi al rito del primo pasto della giornata; un caso particolare è rappresentato dai giovani: più del 60% degli italiani, sotto i 25 anni, si limita a un caffè e un dolce consumato in solitudine incollati al PC o al cellulare. Secondo un'indagine della Doxa, promossa dall'Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane: sette milioni "snobbano" la prima colazione, saltandola del tutto; una cifra raddoppiata negli ultimi anni. Le ragioni per cui gli italiani decidono di saltare totalmente o parzialmente la colazione?
Spiegano di avere lo stomaco chiuso, di preferire uno spuntino a metà mattina, non hanno abbastanza tempo e preferiscono mangiare di più a pranzo.
Secondo sempre, questa ricerca Doxa, le poche persone che al mattino "si dedicano" alla colazione optano per un primo pasto della giornata salutista: la metà degli italiani sono interessati ai prodotti che riducono la quantità non solo di grassi, ma anche di zuccheri, e cercano di mantenere sotto controllo le calorie; diminuisce la percentuale chi si accontenta del solo caffè e va via, senza mangiare nulla. Aumento, invece, la percentuale di chi al mattino consuma frutta.

La festa della mamma, è diffusa in tutto il mondo, per celebrare la figura di madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri. In Italia è consuetudine che cada la seconda domenica di maggio, ovvero quest'anno il 12 maggio. Discendendo da tradizioni di celebrazioni della fertilità e della maternità, nella sua formula di "festa della mamma" fu proposta negli Stati Uniti nel 1868, su iniziativa delle pacifiste americane Ann Jarvis e sua figlia Anna. Nel 1914 fu ufficializzata, e si stabilì che cadesse la seconda domenica di maggio: data che venne poi adottata in molti paesi occidentali, compresa l'Italia. Per questo la festa della mamma è una festa mobile, non vi è una data precisa, come invece è la festa del papà che si celebra il 19 marzo, giorno di san Giuseppe.

Lettera a mia madre

"Mamma", è la prima parola che un bambino impara a dire quando è piccolo.
Un motivo ci deve pur essere. Come non poter pronunciare la parola "mamma", dopo essere stati coccolati e rassicurati giorno e notte dall'unica donna che ti amerà per sempre?
Non ricordo quale sia stata la mia prima parola, ma non ho dubbi sul bene che ti voglio. Ci siamo scontrate molte volte, per colpa del nervoso, degli ormoni, o per la scuola.
Tu mi hai sempre perdonata, nonostante io ostinavo a tenerti il broncio per giorni e giorni.
Hai faticato per darmi tutto ciò di cui avevo bisogno.
Solo crescendo con te ho capito che essere una mamma non è una cosa da tutti. Bisogna tener testa ai propri figli, anche se molte volte ti feriscono nell'orgoglio.
Mi hai insegnato che ad essere buoni ci si rimette sempre, ma l'importante è trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi.
Mi hai insegnato che la semplicità e la bellezza la si può trovare anche in un semplice fiore.
Ma hai insegnato a crescere con le tue parole e di questo ti ringrazio, perché se sono la donna che ora sono, è solo grazie a te.
Dietro a ogni donna c'è sempre una mamma.
E se delle volte pensi che non ho tempo da dedicare a te, sbagli perché ti porto con me ovunque io vada.
Tanti auguri alla donna, per me, più importante, presente, gioiosa, unica e bella.
Auguri Mamma.

Un bambino di cinque anni è in gravi condizioni dopo essere caduto dal quinto piano di un palazzo a Pescara. Sul posto sono intervenuti subito, il personale del 118 e i carabinieri, che dovranno ricostruire le dinamiche dell'accaduto. Secondo alcune informazioni, il piccolo sarebbe finito su un'auto parcheggiata in strada.

Allegra, dissetante e amica dei regimi ipocalorici, in quanto sazia senza appesantire la quantità di calorie: l'insalata è la protagonista dell'estate
e di chi vuole mangiare sano. Ricca di acqua, sali minerali, fibre, priva di grassi e si prepara in un istante, come contorno colorato da abbinare a qualsiasi piatto, oppure come primo quando "la prova costume si avvicina". Ottima con un filo d'olio, sale e aceto oppure mescolata con altri ingredienti come tonno, mozzarella, per un piatto gustoso, rapido e unico, ma soprattutto per trasformare l'insalata in una grande regina della tavola. La classificazione delle insalate è stata fatta da Melarossa, il sito di alimentazione e dieta personalizzata a cura della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione. Occorre soffermarci sulle diverse sfaccettature dell'insalata, oltre a essere freschissima, è un'ottima fonte di potassio, ed inoltre, le foglie verdi sono ricche di carotene, precursori della vitamina A.
Ecco una panoramica delle diverse varietà:
- Rucola: viene coltivata oppure selvatica, serve per dare un tocco più piccante a insalate di pomodori, bruschette, antipasti di bresaola e parmigiano e tantissimi altri piatti. Ricca di vitamina C, calcio, ferro, potassio, ed inoltre aiuta la digestione, grazie alle sue proprietà depurative;
- Tarassaco, detto dente di leone: i suoi fiori gialli sono sinonimo di primavera. Le foglie sono ricche di tante vitamine, in particolare B, C ed E, importanti per la digestione ed ha effetti positivi sul fegato. Ha azione drenante e depurativa sull'organismo;
- Crescione: ha un gusto acidulo e piccante, ed è usata per arricchire le normali lattughe. Ricco di antiossidanti, ma non solo, le sue proprietà lo rendono importante in erboristeria, dove viene utilizzato come depurativo e diuretico;
- Indivia belga: ha una caratteristica forma allungata, con le foglie bianche e con gusto amarognolo. Contiene vitamina A e B, oltre a presentare fibre insolubili;
- Insalata riccia: appartiene alla famiglia delle Indivia, ed è l'insalata estiva per eccellenza. Il suo nome deriva dalla foglie frastagliate; è ricca di vitamina A e C e fornisce un buon apporto di sali minerali come potassio, ferro e fosforo.

Il maschio torna a piacere rude e virile. E se la sua barba, non è rasata da dieci giorni, è il massimo. Quello che potrebbe essere considerato un segno di trasandatezza e sopratutto poca cura di sé, è in realtà il fattore massimo di fascino che rende l'uomo più bello, sensuale e irresistibile, per molte donne. Alle donne, la barba dell'uomo, trasmette un senso di maggiore sicurezza e migliora la valutazione di un maschio come potenziale genitore. Dai risultati di una ricerca, condotta presso la University of New South Wales in Australia, gli esperti hanno coinvolto 177 donne e 351 uomini, tutti eterosessuali. I soggetti sono stati invitati a valutare quanto trovassero attraenti alcuni uomini senza barba e altri con una barba a differenti giorni dall'ultima rasatura. La barba più "gettonata", è risultata quella di dieci giorni nel campione femminile.

A Milano, una rapina è stata sventata da due pitbull, dopo che due ladri avevano strappato via la borsa a una donna di 42 anni. Testimone della scena, è una 21 enne che stava portando a spasso uno dei suoi cani. Una volta avvertita la polizia, la ragazza, si è lanciata all'inseguimento di uno dei due rapinatori, e con il ragazzo, accorso in aiuto con un'altro pitbull, sono riusciti a bloccare il ladro, fino all'arrivo degli agenti. L'altro rapinatore, è riuscito a far perdere le proprie tracce. Gli agenti, hanno trovato uno dei pitbull, con le zampe sulle spalle del rapinatore, che era seduto a terra. L'uomo, un ecuadoriano, è stato arrestato per tentata rapina aggravata, e a causa di un morso del pitbull, è stato ricoverato in ospedale.