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Quando la morte diventa una coccola della vita...(I Clochard)

Aperto da perla1988, Dicembre 30, 2016, 10:16:32 PM

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perla1988

Un clochard romeno di 55 anni, l'uomo trovato morto un giorno fa' su una panchina di piazza Petrella, a Certosa. L'uomo, malato da tempo, non avrebbe sopportato il freddo della notte. Dalle prime informazioni sembra che l'uomo soffrisse già di varie patologie croniche. Il medico legale che ha effettuato la prima ispezione sul cadavere ha escluso che abbia subito percosse o traumi da caduta.

Marino S., 67 anni, il clochard dei Frari è morto. L'uomo che oramai da una decina d'anni viveva in Corte Badoera, ai Frari in un rifugio di cartoni, è spirato ieri per cause naturali. Il Comune informato del decesso, attraverso l'assessorato alla Coesione sociale, si sta adoperando per la celebrazione delle esequie in forma dignitosa. Come si ricorderà Marino S. era balzato agli onori della cronaca nel 2010 in seguito ad un drammatico episodio quando una banda di giovinastri tentò di dare fuoco alla sua casa di cartone mentre lui dormiva...

Chi sono i clochard? Vivono ai margini delle nostre vite, sui marciapiedi o nei parchi delle città, schivati, guardati velocemente dai passanti. Li chiamiamo emarginati, senza tetto,  e se si è abbastanza romantici clochard. Definizioni che racchiudono tutti quelli che vivono per strada in un unico popolo, senza identità. Ma ognuno di loro potrebbe raccontare un lavoro andato in fumo, una fortuna dilapidata, o magari una scelta di vita alternativa. Perchè assieme alle persone che soffrono di disturbi psichici, agli anziani senza più nessuno, c'è anche chi, questo tipo di esistenza, la fa per scelta. Forse pochi, a fronte di tanti – molti gli anziani – che si ritrovano sui marciapiedi, a trascorrere la giornata semi cosciente, ubriaco di vino scadente, sporco, mal vestito, abbrutito da violenze quotidiane subite in silenzio. Affrontano il giorno e la notte in compagnia di un cane o di un altro clochard. Un amico forse o più semplicemente qualcuno con cui scambiare poche parole o un solo sguardo.
Italiani o stranieri, vecchi o giovani, uomini o donne, da soli o in compagnia, la strada alla fine accoglie tutti senza distinzione, non guarda in faccia nessuno. E ogni angolo della città diventa un letto dove dormire, o dove morire e avere cosi' l'attenzione di chi ignora chi soffre.....
"quando sarai più' grande e il tuo cuore avra' più cicatrci sentirai meno dolore man mano se ne apriranno di nuove"