Orione era un cacciatore violento e crudele, che uccideva tutti gli animali anche i più indifesi, non per cibarsi, ma solo per il gusto di uccidere.
Un giorno sua madre Gea (che in greco significa Terra), desolata per le sue inutili stragi, volle punire il suo perfido figliolo e gli mandò contro un piccolo scorpione. Naturalmente il cacciatore Orione rise del così piccolo animale, ma mentre egli rideva, non curandosi di lui, lo scorpione lo colse all'improvviso e gli conficcò il pungiglione in un piede. Così Orione si ritrovò a giacere al suolo agonizzante, mentre il sottile veleno dello scorpione gli serpeggiava nelle vene: lo avrebbe fatto morire entro pochi minuti. Giove, dall'alto dell'Olimpo, assistette senza intervenire a questo terribile castigo, ma non voleva che questo abilissimo cacciatore fosse dimenticato così lo pose in cielo nella bellissima costellazione invernale. Vicino ad Orione vi sono i suoi fedeli cani: Sirio e Procione (due stelle, la prima è la stella più brillante del cielo).
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Mi piace davvero tanto questa leggenda.