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Messaggi - Dolceluna

#46
Una notizia davvero sconvolgente non succedeva da molti secoli; l'ho saputo grazie ad alcuni telegiornali, come tg1. In un'intervista, il fratello ha riferito che il Papa ha problemi di salute, ma tutto è ancora strano...
#47
Cronaca / Il bullismo tra i giovani
Febbraio 11, 2013, 01:58:11 PM
il bullismo tra ragazzi


Il "BULLISMO"
Il bullismo è una forma di oppressione, in cui la vittima sperimenta, per opera di un coetaneo prevaricatore, una condizione di profonda sofferenza, di grave svalutazione della propria identità, a volte di emarginazione dal gruppo. Dan Olweus, considerato la massima autorità mondiale in materia, definisce il bullismo nel modo seguente: "uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o di più compagni." (Olweus, 1986 1991). Un comportamento da "bullo" è un tipo di azione (individuale o collettiva) che mira deliberatamente a ferire; spesso è persistente, talvolta dura per settimane, mesi e persino anni ed è difficile per coloro che ne sono vittime difendersi. Alla base della maggior parte dei comportamenti sopraffattori c'è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare. Il bullismo assume forme differenti:

* fisiche: colpire con pugni o calci, appropriarsi di, o rovinare, gli effetti personali di qualcuno;

* verbali: deridere, insultare, prendere in giro ripetutamente, fare affermazioni razziste;

* indirette: diffondere pettegolezzi fastidiosi, escludere qualcuno da gruppi di aggregazione.

Le vittime dei bulli hanno vita difficile, possono sentirsi oltraggiate, possono provare il desiderio di non andare a scuola. Nel corso del tempo è probabile che perdano sicurezza e autostima, rimproverati e rimproverandosi di "attirare" le prepotenze dei loro compagni. Questo disagio può influire sulla loro concentrazione e sul loro apprendimento. Alcuni ragazzi possono presentare sintomi da stress, mal di stomaco e mal di testa, incubi o attacchi d'ansia. Altri si sottraggono al ruolo di vittima designata dei bulli marinando la scuola. Altri ancora possono persino sviluppare il timore di lasciare la sicurezza della propria casa. Le conseguenze di tale situazione sono spesso gravi e possono provocare strascichi anche in età di molto successive a quelle del sopruso stesso.

Un'altra definizione di bullismo è la seguente "il bullismo è un'azione che mira deliberatamente a fare del male o a danneggiare; spesso è persistente ed è difficile difendersi per coloro che ne sono vittima" (Sharp e Smith, 1995). Il bullismo può essere perpetrato da un singolo individuo o da un gruppo, il bersaglio può essere un singolo individuo o un gruppo. Per parlare di bullismo è necessario che vi sia un'asimmetria nella relazione. Si può distinguere una forma di bullismo diretto, che si manifesta in attacchi relativamente aperti nei confronti della vittima, e di bullismo indiretto, che consiste in una forma di isolamento sociale ed in una intenzionale esclusione dal gruppo. Per quanto riguarda la manifestazione degli atti di bullismo si può affermare che la scuola è senza dubbio il luogo in cui questi si manifestano con maggiore frequenza, soprattutto durante l'intervallo e nell'orario di mensa, e nel tragitto casa-scuola. L'unico contrassegno esteriore che differenzia i due gruppi è la forza fisica: le vittime sono solitamente più deboli della media dei ragazzi. I tratti estetici giocano un ruolo di gran lunga minore nell'origine del bullismo anche se non si esclude che alcuni di essi possano essere stati determinati in casi particolari.
Consigli per il bambino

Ti è mai capitato di trovarti nella situazione in cui qualcuno ha fatto il prepotente con te o con qualcuno che conosci? Probabilmente sì.
Viene considerato un bullo chi fa il prepotente o cerca di fare del male ad altri in diversi modi, sia con le azioni sia con le parole.
Può darsi che tu abbia a che fare con un bullo se qualcuno:

1. Si comporta in modo aggressivo nei tuoi confronti, ti picchia, ti prende a calci, ti sputa, ti dà dei morsi, prende le tue cose

2. Ti insulta, ti fa fare cose che tu non vorresti fare, ti fa sentire uno stupido, ti fa stare male

3. Ti provoca, ti scrive biglietti offensivi, mette in giro bugie su di te

4. Minaccia di picchiare te o qualcuno a cui vuoi bene

Chi fa il bullo si serve della sua aggressività e della sua rabbia per ottenere quello che vuole, prende generalmente di mira qualcuno che non riesce a difendersi da solo o che considera diverso sotto qualche aspetto.
Può trattarsi di qualcuno della tua scuola, di qualcuno che abita vicino a casa tua o di qualcuno che credevi un amico.
L' intenzione del bullo è quella di spaventare, di mettere paura, perché in questo modo si sente grande e forte, vuole che gli altri pensino che è potente, che ha successo, che tiene tutto e tutti sotto controllo. In realtà spesso è una persona che ha delle difficoltà, che non sta bene con se stessa e con gli altri.


Gli effetti del bullismo
Quando qualcuno fa il prepotente con te e ti fa stare male, ti potresti accorgere che alcuni tuoi comportamenti o stati d'animo non sono più come prima, per esempio:
* Ti senti insoddisfatto di te stesso
* Ti senti giù di corda o molto triste
* Fai fatica a dormire
* Non hai voglia di uscire
* Non mangi nello stesso modo di prima, mangi troppo o troppo poco
* Ti senti male come quando hai la nausea
* Hai mal di testa
* Hai mal di stomaco
* Non vuoi più andare a scuola o fare le cose che facevi prima
Cosa puoi fare se qualcuno fa il bullo con te
Essere in questa situazione può farti sentire molto triste, spaventato e impotente. Fare qualcosa può sembrarti difficile, ma ci sono alcuni modi utili per affrontare qualcuno che fa il prepotente con te:
* Cerca di farti vedere calmo e tranquillo, anche se hai paura. Prova a fare in modo che chi fa il bullo non capisca che te la prendi perché è proprio quello che vuole
* Non sentirti costretto a fare cose che non vuoi fare
* Prova ad ignorare quello che ti dice e a pensare, invece, a qualcosa di positivo su di te
* Cerca di capire quando è meglio andare via, allontanandoti dalla situazione
* Se ti senti un po' solo cerca di farti nuovi amici, sono sempre una risorsa importante
* Racconta a qualcuno di cui ti fidi quello che sta succedendo (un insegnante, un amico più grande di te, i tuoi genitori).
* Spiega chiaramente che la situazione ti crea dei problemi e che per te è importante che venga fatto qualcosa.
* Continua a parlare di quello che accade finché non viene raggiunto questo risultato
* Non avere paura di dire a qualcuno quello che succede, non è colpa tua! Parlare con chi ti può aiutare è il modo migliore per risolvere la situazione
* Non pensare che dicendolo a qualcuno andrai incontro a problemi peggiori, se chiedi aiuto allora non sei più da solo e potete pensare insieme a come risolvere questo problema
* Nessuno ha il diritto di fare il prepotente con te, se qualcuno dà fastidio a te o a qualcuno cui vuoi bene ti senti dispiaciuto e a disagio, hai tutte le ragioni per dirlo a qualcuno
* Non accettare che qualcuno sia aggressivo con te! Può non essere facile fermare questo comportamento, ma è possibile!


Cosa puoi fare se vedi qualcuno fare il bullo con qualcun altro
Il bullismo è uno dei motivi più frequenti per cui, tra i 5 e i 14 anni, ci si rivolge a qualcuno per ottenere un aiuto a risolvere un problema. Anche tu puoi avere un ruolo importante!
Prima di tutto, se vedi qualcuno in difficoltà perché subisce la prepotenza di qualcun altro, non cercare di risolvere il problema da solo. Riferisci quello che hai visto ad un adulto o all'insegnante.
Comportati con lui come un amico cercando di ascoltarlo e rassicurarlo, è probabile che si senta solo e molto triste.
Consiglia di esporre subito la sua situazione ad un adulto di fiducia, potrà essere aiutato ad affrontare e risolvere questo problema.

Tratto da alcuni fonti web e cartacee
#48
Sport / Juventus, Matri cenerentolo nello scatto-scudetto
Febbraio 10, 2013, 05:48:44 PM
La rincorsa di Alessandro Matri è inarrestabile. Subito prima di Natale il cambio di marcia: doppietta al Cagliari, cinque reti nelle ultime sette gare giocate. Nel 2013, il bello di Sant'Angelo Lodigiano è l'attaccante bianconero più convincente, e Conte ci ha rinunciato solo per questioni di salute. Come cambia la vita: passano sette mesi senza gol, poi altri tre, quindi tutto d'un tratto la butti dentro pure senza scarpa, come ieri. Un anno fa (25 febbraio 2012) Matri firmava l'1-1 a San Siro contro il Milan, gol di fatto fondamentale nella conquista dello "scudetto miracolo". Il passo sembrava di quelli decisivi. E invece la luce si spegne, inizia un lungo digiuno, il tempo accumula cifre imbarazzanti, Matri perde la Nazionale, quindi l'Europeo, finisce in fondo anche alle gerarchie bianconere. Piovono fischi, sempre più spesso, e nemmeno il gol del 29 settembre (nel 4-0 rifilato all'imbarazzante Roma di Zeman) sblocca la situazione. Arriva infatti un altro black-out, di tre mesi stavolta.
Come per magia — Tutto cambia il 21 dicembre, a Parma, dove la Juve affronta il Cagliari. Pinilla porta avanti i sardi, i campioni d'Italia faticano, ma dopo un'ora Conte punta su Matri. Risultato: due reti e i bianconeri volano. Seguono i gol contro l'Udinese, sul campo del Chievo e appunto ieri sera. Quando anche gli dei del calcio decidono di stare dalla parte di Ale e spingono alle spalle di Viviano la palla colpita senza scarpa, saltata un attimo prima per colpa di una storta. "Come Elkjaer contro la Juventus nell'anno dello scudetto veronese (1984-85, ndr)", ricorda qualche tifoso dai 40 anni in su. E ancora: "Magari porta bene e si rivince lo scudetto...". Quel pomeriggio anche il carrarmato danese perse la scarpa prima di calciare. Se ne andò sulla sinistra, saltò un paio di difensori bianconeri (per la precisione prima Pioli e poi Favero che gli pizzicò i tacchetti facendogli perdere la scarpa) e fulminò Tacconi in diagonale. Qualche juventino accennò una protesta, ma il grande Trapattoni li gelò: "Pensate a giocare...".


Champions sul campo — In un certo senso, quindi, Matri consegna il suo gol alla storia del nostro campionato, ma soprattutto aggiorna in positivo le cifre personali. Dicevamo dei cinque gol nelle ultime sette gare giocate, sei in 13 partite di campionato (titolare solo sei volte), un centro ogni 99'. Complessivamente, in bianconero, 25 reti in 60 gare di serie A. Ora sì che si ragiona. Va però cambiata la tendenza in Champions League: zero reti, cinque presenze, tre volte titolare. "Sì, voglio un gol europeo", ha detto nei giorni scorsi. E in questo inizio di anno si è intanto riconquistato sul campo una maglia da titolare. Ci riprova a Glasgow, magari con la speranza di giocare accanto a Vucinic, se non altro per una questione statistica: dei sei gol realizzati in questa stagione, cinque Matri li ha firmati con accanto il montenegrino. "Però, al di là del mio momento positivo, adesso c'è da vincere, e basta", conclude il bomber ritrovato.
Fonte web
#49
Cucina / Polpettine di patate e zucchina
Febbraio 10, 2013, 05:41:03 PM
Ingredienti :
-patate
-zucchina(qui gialla ed era grande),
-sale,
-paprika
-menta e basilico fresco,
-erba cipollina,
-prezzemolo,
-grana q. b.(io un bel po'),
-pan grattato q.b.,
-olio di oliva q.b.x friggere.
Procedimento:
1)Lavare e bollire le patate in acqua salata.
2)Grattuggiare la grana.
3)Spellare le patate e grattuggiare la zucchina.
4)Schiacciare le patate tipo puree.
5)Preparare le spezie.
6)Mescolare tutti gli ingredienti in una scodella.
7) Aggiungere pan grattato affinché l'impasto  è morbido.
8)Formare delle polpettine col le mani e schiacciale leggermente.
9)Friggetele in olio di oliva,e poi mettetele sù delle salviette di carta per fare assorbire l'eccesso di olio.
Si possono fare anche nel forno,ma una volta le Polpettine fatte vanno di nuovo arrotolate nel pan grattato e poi messe sulla teglia ricoperta di carta da forno e con sù un filo di olio di oliva.
Cotte poi a forno già caldo sù 200°C(qui dipende dal vostro forno!).
10) Servitele sempre calde!
Buon appetito!
#50
Sarebbero un milione i giovani fra i 14 e i 18 anni che fanno uso di alcol e droghe. Il 20% fra i 15 e i 34 anni ha assunto o assume attualmente ecstasy, il 23% cannabis,
il 2% cocaina; 8 su 10 (80%) bevono alcolici. Ogni anno, poi, sono 30.000 i ragazzi che tentano il suicidio. E 120 ci riescono. Sconcertanti i dati resi noti oggi dalla Società
Italiana di Psichiaria (SIP), in congresso a Milano.

In aggiunta, si stimano in 300.000 i giovani che "pensano al suicidio", pari a dieci volte rispetto a chi poi lo tenta davvero. "Mancano strutture in grado di seguire e curare questi
adolescenti con forte malessere psichico: scuola e famiglia sono chiamate ad accorgersi dei segnali di sofferenza per intervenire prima che sia troppo tardi. Vediamo che il consumo di
alcol anche nel nostro Paese sta aumentando nella fascia d'età giovanile e che il primo incontro con un alcolico è sempre più precoce; crescono inoltre i tentativi di suicidio e
comportamenti parasuicidari ad alto rischio a cui purtroppo si dà ancora poca importanza, come la moda di procurarsi volontariamente ferite e tagli. In tutti questi casi ci sono disturbi
dell'autocontrollo e impulsività che possono essere acuiti dall'abuso di sostanze e da patologie mentali sottostanti", ha spiegato Massimo Clerici, docente di psichiatria all'Università
di Milano Bicocca.

Alcol e sostanze spesso vanno a sommarsi a disagi psicologici degli adolescenti: gli psichiatri stimano infatti che uno su tre soffra di ansia, quasi il 15 % di disturbi dell'umore che
nella maggioranza dei casi compaiono intorno ai 13 anni. In alcuni casi sono proprio le sostanze stupefacenti a portare a galla il malessere psichico, in altri accade l'inverso.
Ma quando i fattori si sommano l'effetto può essere devastante e portare a comportamenti auto ed eteroaggressivi. Così si stima ad esempio che dal 5 al 15% degli adolescenti pensi al
suicidio, mentre ogni anno tenta di togliersi la vita circa l'1 % dei ragazzi; il 10% riprova nel giro di sei mesi dal primo tentativo, il 40% entro meno di due anni. I decessi
per suicidio in Italia sono circa 120 ogni anno, con i ragazzi che si tolgono la vita sei volte più spesso rispetto alle ragazze; si tratta della terza causa di morte nella fascia
d'età adolescenziale ed è perciò un problema su cui è necessario porre l'attenzione.

"Per affrontare bene il disagio psichico negli adolescenti avremmo bisogno di servizi dedicati, di cui l'Italia purtroppo è molto carente.
L'età adolescenziale è una sorta di terra di mezzo per cui né i servizi di neuropsichiatria infantile, per lo più gestiti da pediatri,
né i servizi psichiatrici per adulti sanno dare una risposta ideale. Anche i servizi per le tossicodipendenze e quelli psichiatrici spesso sono scollegati
fra loro, così non di rado il paziente viene perso nel balletto fra l'uno e l'altro. Servirebbe invece una razionalizzazione delle risorse e la creazione di
centri dedicati all'adolescenza, anche perché ormai è noto che intercettare il malessere psichiatrico prima possibile è fondamentale per riuscire a risolverlo anche una volta diventati
adulti", ha aggiunto Claudio Mencacci, presidente del Congresso e direttore del dipartimento di Psichiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano.

"Purtroppo oggi la prevenzione e l'osservazione dei comportamenti a rischio è demandata a scuola e famiglia, che troppo spesso sono senza risorse per capire e finiscono per rimpallarsi
responsabilità senza venire a capo del disagio dei ragazzi. Famiglia e scuola infatti scambiano spesso il comportamento inadeguato in classe o in famiglia per un problema educativo,
mentre spesso i segnali di malessere sono semplicemente la manifestazione di un disagio mentale più profondo. Quando un giovanissimo è difficile perché ha un rendimento scolastico
altalenante, problemi di socializzazione o comportamenti a rischio, non deve essere etichettato come un ragazzo problematico. Bisogna indagare sui motivi delle difficoltà e capire se
alla base c'è una patologia psichica. Importantissimo anche valutare e controllare le attività dei figli in rete: purtroppo sul web si trovano siti di ogni tipo molto pericolosi,
che ad esempio consigliano come trovare le droghe più diverse o i metodi per tentare il suicidio", ha concluso Eugenio Aguglia, presidente della Società Italiana di Psichiatria.
Giovani donne tra i 15 e 20 anni, fermatevi un attimo: questo articolo riguarda voi. Non per mettervi sotto accusa, né per fare il menagramo. «È importante, però,
che tutte sappiano», dice Alessandra Kustermann, fondatrice nel 1996 del Soccorso Violenza Sessuale (Svs) della Mangiagalli. La notizia è che negli ultimi dieci anni a Milano
sono triplicati gli stupri legati all'abuso di alcol tra le vittime. «Le giovanissime spesso bevono troppo. Così possono perdere il controllo - spiega la ginecologa -.
E rischiano di finire loro malgrado nei guai».

L'alcol. Poi la violenza sessuale. In notti da incubo. Nelle cronache di mezza estate i casi si susseguono uno dopo l'altro: «Fatta ubriacare e violentata» (Milano, 5 agosto);
«C'è un impasto di alcol e di lingue, nella violenza sessuale avvenuta a pochi passi da via Camerelle, nel cuore ultra-chic di Capri» (9 agosto); «Avevamo bevuto un po' tutti,
eravamo su di giri» (presunto stupro nei bagni della discoteca Maison a Castel Sant'Angelo, 11 agosto). Un fenomeno - quello di una bevuta di troppo cui segue la maledetta aggressione
- che i dati dell'Svs della Mangiagalli fotografano con forza: degli stupri avvenuti dal 1° gennaio al 17 agosto di quest'anno, uno su quattro sconta l'effetto ubriacatura (25%).
Numeri in netta crescita. Tra il 1997 e il 1999 la percentuale era dell'8%. «Il 70% delle volte l'ubriaca è la donna: non mancano, poi, le giovanissime che hanno fatto uso di marijuana -
sottolinea Kustermann -. L'età media delle vittime è tra i 15 e i 20 anni».

Italiane o immigrate, non fa differenza. Pub, locali notturni, casa di amici, giardini pubblici: in compagnia sorseggiare un cocktail o una birra è ormai un'abitudine.
«E il rischio di perdere la lucidità è sottovalutato», insiste la ginecologa, tra le prime in Italia a creare un centro con supporto medico, psicologico e sociale a favore di donne e bambini
che hanno subito violenza sessuale e domestica.
Nei primi otto mesi e mezzo del 2010 le violenze sessuali con vittime al di sopra dei 14 anni sono state 183. Per 42 le cartelle cliniche della Mangiagalli segnalano l'abuso di alcol tra
le giovanissime (nel 5% dei casi anche l'uso di droghe occasionali come la cannabis o la cocaina). «Quando sono tra amici le ragazze spesso si sentono protette - ribadisce Kustermann -.
Fidarsi troppo, però, può diventare pericoloso. È sempre meglio, per esempio, farsi accompagnare a casa in auto da più di un amico».

Un allarme eccessivo? «Purtroppo l'alcol è socialmente accettato e non se ne vedono i pericoli - assicura la Kustermann -.
Ma le giovanissime devono essere avvisate dei rischi che corrono». Ma non finisce qui.
Scriveva Isabella Bossi Fedrigotti sul Corriere di qualche giorno fa: «Il fatto che basti una bevuta, sia pure abbondante, per far saltare completamente i freni inibitori, non induce,
forse, a pensare che questi freni non siano mai stati installati veramente?». Allarga le braccia la Kustermann: «Alla base di tutto c'è una questione (irrisolta) di educazione.
Quella che deve portare i maschi, sempre e comunque, a rispettare le donne». Anche se c'è di mezzo un bicchiere di troppo.
#51
Amore e seduzione / Re:La Festa di San Valentino
Febbraio 09, 2013, 05:35:07 PM
San Valentino è da sempre una festa molto importante per tutti gli innamorati.
In questo giorno si ricevono tantissimi doni materiali  ma a parere mio sono inutili non c'è più bel regalo  che  ricevere le attenzioni  del proprio partner.
Chissà sarà anche un giorno per mettere su famiglia per molte coppie  ;)!
#52
Cucina / Re:Babà mignon
Febbraio 09, 2013, 05:17:37 PM
Lo so, ma amo cucinare e poi questa ragazza ha scritto ricette interessanti quindi vorrei parlare con lei per chiedere piccolezze su alcune ricette.  :)
#53
Cucina / Gelato al cioccolato senza gelatiera
Febbraio 09, 2013, 05:16:17 PM
Ingredienti Gelato al cioccolato senza gelatiera :

    500 ml di latte
    150 gr di zucchero
    2 cucchiai d zucchero a velo
    3 uova
    20 gr di cacao in polvere
    50 gr di cioccolato fondente50 gr di nutella
    1 fiala di vaniglia

Preparazione Gelato al cioccolato senza gelatiera :

Prima di iniziare il procedimento mettete il recipiente di ferro dove congelerete il gelato nel frizzer.
Prima fase: Prendete le uova e separate i bianchi (albumi) dai rossi (tuorli). I bianchi metteteli in una ciotola con i 2 cucchiai di zucchero a velo, mentre i rossi versateli in un'altra pentola (che vi servirà per la cottura delle uova) con lo zucchero e il cacao in polvere.
Mescolate  fin quando i tre ingredienti non diventeranno una sola cosa. Otterrete un composto granuloso, che andrete a sciogliere con l'aggiunta del latte.
Inserite pian piano il latte,fin quando non avrete un composto liscio e senza grumi. Ora aggiungete la vostra fiala.
Amalgamate ancora e dopo trasferite il vostro composto sul fuoco. Cuocete a fiamma media/bassa fin quando non bollirà. Spegnete il fuoco e fate riposare.
Passiamo alla seconda fase: Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente. Quando si sarà sciolto aggiungete la nutella.  Poi versateli nel composto del cacao.
Iniziamo la terza fase: Intanto montate a neve ferma i vostri bianchi,  che avrete messo in una ciotola con lo zucchero a velo, e fateli cuocere per 3/4 minuti anch'essi a bagnomaria.
Una volta pronti inseriteli un po' alla volta nel composto di cioccolato.
Quarta fase: Versate il tutto nel recipiente di ferro ghiacciato, e fate stare nel freezer per almeno 5 ore.
Ogni 45 minuti dovrete aprire il freezer e rimescolate il tutto, in modo da rompere i cristalli che si formano in superficie. Capirete che il vostro gelato è pronto quando avrà la consistenza del " gelato" che compriamo in gelateria.
#54
Cucina / Re:Babà mignon
Febbraio 09, 2013, 05:02:38 PM
Ciao, ho letto la tua ricetta mi serve un piccolo consiglio; se metto il lievito pan degli angeli  è uguale?
#55
Presentazioni / Ciao
Febbraio 09, 2013, 04:01:24 PM
Ciao a tutti :)
#56
Una notizia drammatica giunge da Guarrato, un paesino di 1300 persone in provincia di Trapani: Giuseppe Burgarella, operaio, sindacalista della Cgil di 61 anni disoccupato da tempo, si è tolto la vita impiccandosi a una trave sotto casa sua. L'ha fatto, però, in un modo ancor più drammatico, che induce ancor di più a riflettere e chiarisce ulteriormente le cause del suo gesto.
Prima di togliersi la vita l'uomo ha scritto con cura certosina la lista - interminabile - di tutti i "morti per disoccupazione" degli ultimi due anni. Se li era appuntati uno ad uno, copiandoli dalle cronache dei giornali, e in fondo all'elenco aveva scritto il suo: Giuseppe Burgarella.
Ma non solo: l'uomo se ne è andato con la Costituzione a fianco, citando in un foglietto l'articolo 1, che "dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io". I Carabinieri lo hanno trovato impiccato con la "magna carta" della Repubblica Italiana a fianco.

#57
Cucina / Torta di mele e yogurt e mandorle
Febbraio 09, 2013, 03:34:50 PM
Ingredienti

gr. 200 di farina 00
3 mele Golden
3 uova
gr. 100 di yogurt bianco
gr. 200  di zucchero
gr. 70 di burro fuso
gr, 50 di mandorle tritate
un pizzico di sale
una bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per la copertura

teglia diametro cm. 22
Procedimento:
In una terrina, montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungete sempre frullando, lo yogurt, il burro fuso tiepido e un pizzico di sale.
Con una spatola, unite la farina setacciata con il lievito e le mandorle tritate e amalgamate delicatamente tutti gli ingredienti.
Mettete metà del composto in una teglia imburrata e infarinata diametro cm. 22 e infilate metà delle mele tagliate a fettine.
Coprite con l'altra metà del composto e infilate l'altra metà delle mele.
Cospargete con un pochino di zucchero e mettete in forno già caldo a 180° per 40/45 minuti (fate la prova stecchino).
Una volta fredda spolverizzate con lo zucchero a velo.