Il forum di ASkv6.net

Quante volte avete detto o pensato questa frase... secondo me un sacco di volte. Anche io così, alle volte avrei voluto essere un insetto anche se ne ho paura matta, ma loro posso andare e stare dove più gli pare senza dare troppo nell'occhio... altre mi sarebbe piaciuto essere un gabbiano spesso direi, loro come me amano il mare e quando lo sorvolano non c'è occhio presente che non li segua e dica "guarda guarda come vola bene" è come se li incitassero a volare sempre di più e meglio. Forse per quello mi piacerebbe esserlo, per non mollare mai di andare sempre più alto... altre volte mi piacerebbe essere il mago della lampada e dire a chi voglio bene come posso farti felice anche se credo e spero che quando vuoi bene a qualcuno è quella la sua felicità... e voi?

Ma esisterà poi la persona giusta, o siamo noi che la vediamo tale? Certo, ci sono varie correnti di opinione... vi dico la mia, così vi invoglierò a dire la Vostra! Secondo me la persona giusta è quella che mi spinge a pensare e a vivere ogni momento, sorridendo di ogni sua cosa e che mai, neanche per un attimo, possa sfiorarmi l'idea che un suo gesto, un suo fare, non sia per me rispetto... Vi faccio ascoltare una canzoncina di un grande artista, Elton John... bellissima. C'è una frase che secondo me la rende incantevole e dice... "Tu sei tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno, oh baby, tu sei la persona giusta"...

https://www.youtube.com/watch?v=wY_Mqk356TA

Il Bacio .....uno dei più piccoli gesti di importanza infinita quando si parla di psicologia di un Amore....è l'esempio più grande di quanto un piccolo gesto può far grande un Amore...
Quante volte ci siamo chiesti o ci hanno chiesto o abbiamo chiesto: "Cosa è un bacio?"..le risposte sono state tante le più ricercate e le più sofisticate come: "Un apostrofo rosa fra le parole t´amo" questa la più comune, "un segreto detto sulla boccà" questa la meno comune, "Un giuramento fatto un po' più da vicino" o ancora "la conferma di una confessione"....
Credo che il "Bacio", È solo un piccolo gesto: il più semplice e naturale al mondo. Ci baciamo per esprimere amore, tenerezza e passione, per dare una prova di fiducia, di confidenza, di disponibilità, per fare la pace dopo un litigio o per augurare la buona notte. Ma se un bacio è tutto questo è un piccolo gesto si, ma di grande importanza, non sciupiamone l'importanza.....sopratutto fra un uomo e una donna questo piccolo gesto ha un importanza colossale....segna il primo momento intimo fra loro...Un gesto così semplice può mantenere viva la passione nel tempo, se solo impari a valorizzarlo e a riconoscergli la giusta entità....Diamo più valore ai piccoli gesti!... A volte basta solo un bacio per dimostrare al tuo partner quanto è importante per te! In fondo, come dice la pubblicità di una nota marca di cioccolatini: "Un bacio è qualcosa di più."
"dare valore a qualcosa vuole dire che quel qualcosa non è per tutti e sopratutto che non è da tutti averlo" o no?

Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni, era arrivato nel nostro Paese dalla Nigeria meno di un anno fa insieme alla sua compagna di vita. Ieri l'uomo, che stava passeggiando con la fidanzata, è intervenuto per difenderla dagli insulti e da uno strattonamento. È stato colpito più volte alla testa, con calci e pugni e forse anche con un paletto...
Era arrivato nel nostro Paese dalla Nigeria meno di un anno fa. Insieme alla sua compagna di vita. Aveva seguito le rotte dei migranti fino alla Sicilia, dopo che i terroristi di Boko Haram gli avevano ucciso la figlia di due anni e devastato il villaggio. Ma in Italia a violenza si è aggiunta violenza, quella di un gruppo di estremisti di destra, probabilmente ultras della squadra locale di calcio di Fermo, che prima hanno preso di mira la moglie, paragonandola a una "scimmia", e poi, davanti al tentativo dell'uomo di difendere la donna, lo hanno aggredito e riempito di botte. Emmanuel Chidi Namdi, così si chiamava il 36enne richiedente asilo, è morto dopo un giorno di coma in ospedale. Le sue condizioni erano apparse subito senza speranze.
La storia, che ora dopo ora assume sempre di più i contorni di una vicenda di brutale razzismo, arriva dalle Marche. Il nigeriano era ospite da alcuni mesi del seminario arcivescovile di Fermo, insieme ad altri richiedenti asilo provenienti dai paesi dell'Africa centrale. Martedì 5 luglio stava passeggiando in centro accanto a Chimiary, la moglie 24enne. Secondo le prime testimonianze, una volta arrivati in via Veneto, hanno incontrato il gruppetto di tifosi (anche se le ricostruzioni divergono, alcuni parlano di un solo uomo), seduti su una panchina. Questi hanno cominciato a insultare la ragazza, che sarebbe anche stata strattonata, apostrofandola con termini come "scimmia africana". Ma alla reazione del nigeriano, che ha tentato di difendere la compagna, è partito il pestaggio che ha ridotto l'uomo in fin di vita. Emmanuel è stato colpito più volte alla testa, con calci e pugni. Ma sembra anche con un paletto che forse lui stesso aveva divelto dalla strada. Ed è morto per i colpi riportati nella zona del cervelletto.Accusato dell'aggressione è un 40enne del posto, un ultras della Fermana, la squadra di calcio locale. La polizia, che al momento sta conducendo le indagini, lo ha denunciato a piede libero. Ora però, con la morte del nigeriano, la posizione del tifoso potrebbe cambiare ed è al vaglio della procura. L'uomo è noto in città per le idee di estrema destra e per la sua aperta ostilità nei confronti degli immigrati e delle persone di colore. "Questo signore purtroppo lo conosciamo bene – racconta a ilfattoquotidiano.it monsignor Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco – chiama 'scimmia' tutti gli africani e non è nuovo alle risse. Ha provocato Emmanuel, che ha cercato di difendere la sua compagna di vita".

Oggi don Albanesi ospita nel seminario vescovile di Fermo 124 profughi, tutti uomini in fuga da miseria e violenza. Per Emmanuel e la sua compagna aveva fatto un'eccezione. "Erano arrivati insieme, a settembre, dopo aver superato molte difficoltà, e non abbiamo voluto separarli, anche se qui sono tutti maschi. Non avevano i documenti quindi erano sposati simbolicamente. Avevo promesso loro che avremmo fatto una grande festa. Non abbiamo fatto in tempo". I due richiedenti asilo erano arrivati a Palermo via mare, portandosi dietro una storia costellata di morti e violenze. In Nigeria i terroristi di Boko Haram avevano fatto esplodere una delle chiese cristiane del posto, uccidendo i genitori della donna e la loro figlioletta di due anni. Così l'anno scorso avevano deciso di lasciare la loro casa e la loro famiglia per trovare una vita migliore. Passando dalla Libia erano riusciti a raggiungere la Sicilia. Un viaggio difficile e rischioso, durante il quale la compagna di Emmanuel aveva anche subito un aborto e perso il secondo figlio.
La morte del nigeriano, secondo don Albanesi, non è da interpretare come un caso isolato. Anzi, apre uno squarcio sul clima di intolleranza e razzismo che si respira nella città marchigiana. "Nei mesi scorsi quattro chiese della nostra diocesi sono state prese di mira da ignoti attentatori, che hanno sistemato ordigni artigianali". Tutti parroci impegnati nell'accoglienza dei migranti e nell'aiuto degli ultimi. "Credo che ci sia un collegamento di qualche tipo, una contiguità, con quello che è successo a Emmanuel. C'è un brutto clima, fino adesso troppo sottovalutato".

Aggiungo sottovalutato perche' troppo impegnati a piangere sui nostri morti a Dacca, un dolore che mai dimenticheremo... Mi pongo una domanda: "Emmanuel Chidi Namdi ha meno diritto di essere pianto da noi"?

Io amo una cosa in assoluto "sapere amare ed essere fiera di quell'amore"

Si è impensabile come la passionalita' di un amore possa rendere belle anche le parole che fanno più' paura, se dette in un contesto sentimentale...Giravo su youtube mi piace ascoltare cio' che non conosco è ho trovato questo video che mi ha fatto riflettere in tal senso su questa frase: "oh assassino mio, dammi una possibilita' di vivere" la parola "assassino" fa sempre paura ma detta nel contesto di questo video che adesso vado a mettere di seguito è estremamente bella....miracoli questi della passione di un Amore...

https://www.youtube.com/watch?v=-qxLfzgSt_U

La Sicilia brucia, Presidente del Parco dei Nebrodi Antoci: "Dichiariamo guerra a questa gentaglia" - Sicilia-incendi-dolosi-intervista al Presidente-del-Parco-dei-Nebrodi-Giuseppe-Antoci-Dichiariamo-guerra-a-questa-gentaglia-

"Neanche i bambini delle scuole elementari credono più all'autocombustione", dice a Rainews24 il Presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi, scampato un mese fa ad un attentato -

17 GIUGNO 2016 Non ha dubbi Giuseppe Antoci. Intervistato da Rainews24  il Presidente dell'ente Parco dei Nebrodi è convinto che dietro l'impressionante serie di roghi che da giorni flagellano la Sicilia tirrenica ci sia la mano dell'uomo. Di gruppi organizzati che intendono poi lucrare sulla devastazione. "Non è possibile che tutta l'isola prenda fuoco per caso nello stesso momento", dice Antoci, che annuncia la costituzione di parte civile da parte del Parco nel caso in cui vengano individuati e processati i responsabili. -

Un uomo Giuseppe Antoci...con moglie e due figlie....un politico che crede in quello che fa, con il coraggio che fa delle sue  paure un onore per se e per chi  in lui ha avuto fiducia....la Sicilia è anche questo e lo è sempre stata....

Avete mai dato una Vostra definizione a cosa sia "La Felicita'" credo proprio di si tutti abbiamo provato a dare una definizione a cio' che ci sembra impossibile e lontano ma che desiderata da tutti sembra di non essere mai completa e vi sarete accorti che ogni volta che ne date la definizione è sempre diversa....credo sia normale succede anche a me la stessa cosa....credo che la felicita' sia il dolce sapore del momento...di quel momento in cui su riesce a sorridere con cuore e mente cosa rara ma meravigliosa e credo sia un attimo che presto svanisce e si dice di non essere mai felici del tutto....ma sta proprio li la meravigliosa essenza della "Felicita" stato d'animo del momento ricordato per sempre......

Ehi non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa, neanche a me! ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non lo sai fare. Se hai un sogno inseguilo. Punto!

(Will Smith) dal film "La ricerca della felicita'" di Gabriele Muccino

Credo che siano molti i fattori che determinano la scelta del connubio studio universitario e lavoro... bisogna che il lavoro sia compatibile ai tempi di studio e la scelta di volere e poter laurearsi nei tempi dovuti... ci sono poi facolta' con obbligo di frequenza che permettono solo alcuni tipi di lavoro occasionali. Credo che tutti voi abbiate toccato quasi tutti i giusti punti del problema, anche se, come sempre, "volere è potere"! Non dimentichiamo che ci sono poi i tempi di apprendimento che sono soggettivi e importantissimi, cioè quei tempi e quindi quegli spazi che ognuno di noi dedichiamo alla maturazione di quanto appreso durante le lezioni e alla preparazione di un esame. Ecco perché secondo me il rapporto studio universitario/lavoro è conflittuale e difficile.

È da un po' che ascolto le sue canzoni e che leggo la sua fama in chat quando le propongo... è così che è nata la curiosità in me di conoscerlo meglio e ho scoperto che oltre a essere un cantautore, paroliere, scrittore, è anche insegnante e attore italiano... Cio' che mi ha colpito nella sua arte è la capacita' di cantare "l'amore in toto", come è giusto che sia... Credo che il massimo dell'espressione di questa mia riflessione sulla sua musica da me conosciuta sia "Stranoamore (Pure questo è amore)" e "Il tuo culo e il tuo cuore", due brani che con molta abilita' dicono che l'amore è qualcosa di universale in cui tutto è importante e che non tralascia nulla e se si ama veramente ogni cosa è spontaneamente normale se condivisa nel rispetto dagli stessi protagonisti dell'amore. 

Si dice che: " chi è felice è pazzo". Ecco cosa mi rende felice, affrontare la vita con un pizzico di sana pazzia, così da viverla e amarla in tutti i suoi aspetti, nella positivita' dei valori in cui credo. Spesso senza quel quanto basta di quella sana pazzia scemerebbero l'entusiasmo della mia quotidianità.

Chi ti ama veramente, non metterebbe mai una condizione al proprio amore. Un vero amore è incondizionato, un vero amore coadiuva, sostiene, aiuta e non puo' fare a meno di chi ama, quindi nessuna scelta avrebbe modo di esistere. Se invece cosi' non fosse, non sarebbe un grande amore ma un amore fatto di ruoli in cui chi deve decidere deve a tutti i costi lasciare prevalere l'altrui ruolo per essere felice "forse".

Io non credo che ci siano dei corteggiamenti standard e non credo neanche che si ci corteggi con premeditazione... il corteggiamento è l'anticamera del piacersi ed è anche  un modo per dirselo, quindi credo sia spontaneo e nasce dal nulla, da un sorriso che ti coinvolge, da una attenzione che ti colpisce, da un qualcosa che né il committente né il commissionato sa di fare o di ricevere. È vero che poi da cosa nasce cosa ma nulla di premeditato...

Sì, proprio così... non sono diventata matta, lo sono sempre stata un po' se è per quello! Se foste un animale quale sarebbe quello che più' si avvicina a Voi caratterialmente? Io, per esempio, adoro le scimmie e credo che un po' mi somiglino. Loro amano saltare un po' qua  e un po' là , anche io non riesco a stare ferma per molto tempo... per non parlare della gelosia,non per nulla si dice "sei gelosa come una scimmia". Se si affezionano ad una persona lo fanno per sempre e per sempre non la dimenticano, amano osservare e fare, così mi identifico in loro, anche di più'... Voi invece?