Ambientato durante la guerra e il dopoguerra in Francia e Algeria, "Le parole per dirlo" è un'autobiografia di una donna cresciuta in un ambiente fortemente costretto e restrittivo, che si trova faccia a faccia con se stessa e con i suoi traumi infantili.
Marie, una scrittrice e donna madre di 3 figli, ricorre alla terapia per vincere il combattimento con La Cosa; La Cosa che è l'ansia che la attanaglia fino ad alienarla dal mondo reale e ad essere la sua unica realtà, che la strappa ai suoi figli, al suo amore, alla sua vita. A se stessa.
Marie, durante la terapia impara il valore delle parole, che nella sua vita, nonostante abbia letto, parlato, scritto non ha mai compreso fino in fondo. Impara a decidere, a vivere, a godere del suo corpo e del suo spirito: dell'intelligenza e della curiosità.
Dopo sette anni di gestazione, Marie nasce. Marie, non lo stereotipo di brava donna borghese a cui era stata obbligata ad assomigliare.
Un libro emozionante, commovente, che fa capire quanto l'Io sia importante, quanto sia importante l'individualità e il sapere riconoscere e conoscere la propria, per vivere al meglio.