Da oggi primo ottobre l'Iva passa dal 21 al 22% che causerà una raffica di rincari , anche sui beni di prima necessita', come pane, carne, pesce e latte, non sono soggetti all'aumento, ne potrebbero subire gli effetti a causa dei maggiori costi di trasporto. Anche le cose abituali come scarpe, vino, birra, tv, radio e computer ma anche benzina, mobili, giocattoli, detersivi e parrucchieri variano di prezzo. Secondo alcune associazioni dei consumatori le ricadute per le famiglie andranno dai 200 ai 350 euro l'anno. Quindi si prevede un calo abbastanza forte dei consumi che causerà il possibile crollo finanziaro totale del nostro Paese.
Esagerati, non ci sarà nessun "crollo finanziario totale del nostro Paese"!
Un periodo di crisi transitorio che passerà.
La crisi blocca ancora il mercato economico italiano. Durante i primi otto mesi del 2013, infatti il gettito Iva è calato del 5,2% con un totale di 3724 milioni di euro in meno. Quindi con questo nuovo aumento, si prevede un nuovo brusco calo.
Secondo voi, se noi italiani prima avevamo difficoltà a lavorare onestamente con il 21% di iva, ora come sarà?
A mio parere è stato come buttare benzina su una gravissima crisi da cui non ne usciremo mai più.