Un uomo di 62 anni, residente a Besozzo (Varese), insulta le proprie vicine dicendo "terrone di m.." e "siete una categoria di m...", per colpa di un posto d'auto. Il pensionato è stato condannato per ingiuria aggravata dalla discriminazione razziale. Ora dovrà pagare una sanzione da 400 euro e 2mila euro di risarcimento alle donne insultate.
Chiamare qualcuno "terrone", anche se non ha origini meridionali, è reato di ingiuria. Così si è pronunciata la Corte di Cassazione sent. n. 42933/2011, "terrone di m..." è quindi, a tutti gli effetti, un'offesa denigratoria perché è un'accusa di inferiorità, quasi un'espressione razziale. Come tale, essa integra gli estremi dell'ingiuria: offesa all'onore e al decoro della persona.