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The Day After Tomorrow

Aperto da RaP_IN_VeNa, Agosto 09, 2013, 02:24:00 PM

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RaP_IN_VeNa


New York sommersa dalle acque, uno scenario da incubo. Ma non è l'ennesima trama di un film di fantascienza: questa volta le vicende apocalittiche di "The Day After Tomorrow" potrebbero suonare come una profezia non molto lontana nel tempo.
Le grandi città delle coste americane rischiano infatti di essere davvero ricoperte dalle acque a causa dell'innalzamento del livello del mare provocato dalle emissioni di gas serra. Metropoli come la Grande Mela, ma anche Boston e Miami, sono tra le oltre 1.400 località che potrebbero essere parzialmente invase dalle acque entro la fine del secolo. A rivelarlo è uno studio di Climate Central, gruppo di ricerca no-profit con sede a Princeton. Secondo gli scienziati inoltre, per 316 città e comuni costieri le emissioni nocive precedenti hanno già provocato un innalzamento sufficiente a sommergerle. Tra le zone più a rischio ci sono innanzitutto la Florida, considerata lo Stato più vulnerabile, e ancora Louisiana, New Jersey e Nord Carolina. Ma anche città come New York e Boston, dove entro il 2100 il 25% della popolazione vivrà sotto il livello del mare. Gli scienziati sottolineano che il livello delle acque in media cresce di un centimetro all'anno, un fenomeno definito ''invisibile'', perché non percepito ad occhio nudo, destinato ad accelerare nel corso del secolo.

Le emissioni da combustibili fossili potrebbero provocare in futuro un riscaldamento globale molto più prolungato e peggiore di quanto si immaginasse. Queste previsioni emergono da uno studio condotto da Richard Zeebe dell'Università delle Hawaii e pubblicato su Pnas, rivista dell'Accademia delle Scienze americana. I ricercatori hanno preso in considerazione gli episodi dei cambiamenti climatici e geologici avvenuti nel passato per poter elaborare delle proiezioni sul futuro del clima.
Gli esseri umani, sottolinea lo studio, continuano ad aggiungere grandi quantità di gas serra nell'atmosfera, tra i quali l'anidride carbonica (CO2), il principale gas a effetto serra di origine antropica. Nel corso degli ultimi 250 anni, le attività umane come la combustione di materiali fossili hanno aumentato la concentrazione atmosferica di CO2 di oltre il 40% rispetto al livello pre-industriale. Questo aumento è stato fino ad oggi di circa 280 parti per milione (Ppm). Nel maggio 2013, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre ha superato, per la prima volta nella storia dell'uomo, i 400 Ppm.

Gli effetti di tale concentrazione stanno già pervadendo il nostro pianeta.

-In Cina, per la prima volta nella sua storia (Luglio 2013), l'Ufficio meteorologico cinese ha dichiarato un'emergenza di livello 2 per l'ondata di caldo che ha colpito Shanghai e alcune aree vicine.
Nella metropoli costiera, dove la temperatura ha raggiunto i 40,06 gradi, dieci persone sono morte d'infarto nel fine settimana.
Giornalisti locali hanno cotto una bistecca sull'asfalto per dimostrare la gravita' della situazione. Altri decessi legati al caldo si sono registrati a Nanchino e a Changsha, secondo la stampa locale.
L'allarme del livello 2, contrassegnato col colore arancio, vale oltre che per Shanghai, per cinque province della Cina orientale, due di quella centrale e per la metropoli di Chongqing, nel sudovest della Cina. L'Ufficio meteorologico prevede che in queste zone nei prossimi giorni il termometro raggiungerà i 41 gradi, una temperatura record per la regione.

-Il Mediterraneo continua a segnare temperature elevate, con punte previste di 29,5 gradi. In generale, la temperatura media superficiale finora si è mantenuta nei valori di riferimento (1985-2006), intorno ai 25 gradi, tranne alcune eccezioni: negli ultimi periodi il picco massimo di 5 gradi sopra la media climatologica è stato registrato nella zona di Marsiglia, nel bacino liguro-provenzale, mentre di fronte Genova l'aumento è stato di circa 2 gradi. Un altro massimo di 3 gradi sopra la media è stato rilevato nella zona est delle bocche di Bonifacio, nell'estremo Sud della Corsica e di fronte alla Sardegna.

-Uno studio pubblicato da Nature Climate Change del centro ricerche australiano Csiro ha già dimostrato che a partire dagli organismi acquatici più piccoli, il plancton, l'80% degli animali marini è già in fuga dalla "febbre del pianeta" spostandosi verso le acque polari con una velocità di 72 chilometri a decennio, anticipando anche la stagione dell'accoppiamento di circa 4,4 giorni a decennio.


''È una sorta di minaccia invisibile'', spiega Benjamin Strauss, uno degli autori dello studio di Climate Center. "Inoltre, l'anidride carbonica rimane nell'atmosfera per secoli, perfino millenni, con due conseguenze che causano tale innalzamento: temperature più elevate e perdita di strati di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Stando a tali fosche previsioni, disastri come quelli provocati dall'uragano Sandy lo scorso ottobre rappresentano un presagio di ciò che avverrà in futuro".
Certo, scene come quelle di "The day after tomorrow", con la Statua della Libertà sommersa dal mare e dal ghiaccio e il pianeta piombato in una nuova Era Glaciale, rimarranno solo finzioni cinematografiche. Ma se non si ridurranno in maniera massiccia le emissioni, servendosi inoltre di nuove tecnologie per eliminare l'anidride carbonica dall'atmosfera, il mondo nei prossimi secoli dovrà fare i conti con uno serio scenario pre-apocalittico.