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"L'arrivista" di Howard Roughan.

Aperto da Leuen, Agosto 14, 2012, 01:40:14 PM

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Leuen

"Philip Randall, giovane avvocato newyorkese, ha tutto quello che si può desiderare: una moglie bella e ricca, amici influenti, un loft lussuoso a Manhattan. Tutto quello che occorre per mascherare il suo cinico ed egocentrico arrivismo. Ma Philip non si accontenta mai di quello che ha: vuole soprattutto quello che hanno gli altri. Come ad esempio Jessica, la moglie del suo migliore amico. Ma qualcuno è al corrente della tresca e lo ricatta, e Philip non può accettare di piegarsi alle minacce di uno sbandato, di un rifiuto della società. Il ricatto genera la paura, e la paura il delitto. Comincia così l'inesorabile, rovinosa caduta di un uomo che ha sempre arrogantemente puntato in alto."

Un bel giallo, lo consiglio agli amanti del genere, ma non solo. Il perché è semplice: ho personalmente amato la sottile ma tangibile punta di ironia utilizzata per lo più nella prima metà del libro e con la quale lo stesso Philip da dimostrazione del suo arrivismo. Una frase che ricordo ancora a tal riguardo è: "Questa scena non si era svolta però in casa di qualcun altro bensì nel nostro attico di trecentotrenta metri quadri a Chelsea, acquistato in contanti due anni prima da mio suocero Lawrence Metcalf come dono di nozze. Il che non significa che il mio sia stato un matrimonio d'interesse: è stato un matrimonio di enorme interesse."



Saluti.
Leuen

Consuelo

Grazie per la segnalazione di questo libro Leuen, sembra davvero carino.
Capisci l'importanza di quella persona quando non è con te.
Se ti manca, allora è davvero importante.