Updates:

Apertura del forum di ASKv6!
Partecipa con noi, per contribuire ad un mondo virtuale migliore!

Il Cile

Aperto da LuceNellAnima, Settembre 11, 2012, 11:05:12 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

LuceNellAnima

Il Cile, all'anagrafe Lorenzo Cilembrini, è un artista aretino di 30 anni che si è diviso, per motivi di studio e di lavoro, tra Bologna e la sua città natale, alla quale rimane sempre molto legato.
Oggi si dedica completamente alla descrizione delle sue impressioni su ciò che sente e respira, entra nel vivo delle sue emozioni, le denuda, le osserva, le studia, le vive e le racconta.
Lorenzo si è imposto e distinto con decisione nella scena musicale italiana con il suo primo singolo, "Cemento Armato".
Il brano ha anticipato l'album, raccogliendo consensi  non solo dalle radio e dalla stampa ma anche dalla gente che su internet ha commentato e apprezzato positivamente il testo, dalle parole aspre e dolci al tempo stesso.
Uscito invece da poco il nuovo album: ''Siamo Morti A Vent'anni'' schizzato subito al numero uno della classifica di iTunes a poche ore della pubblicazione.

Ecco a voi il testo *_* :

Sospeso su una bolla di sapone, soffiata dai tuoi occhi a dicembre
con le mie mani così gelide che non afferrano più niente
incapace di ritrovarti nella città così cambiata
tra i tramonti dei nostri sorrisi, tra i tramonti della nostra vita
E siamo morti a vent'anni benedicendo di speranza troppe frasi, rimaste sul guanciale
Mentre dormivo sotto al tuo letto sentendoti sognare
Non ho mai visto la tua nuova casa ma avrei voluto sanguinarci dentro
Uscirne fuori magari in manette, un gran finale una volta per tutte
E siamo morti a vent'anni coi nostri progetti di vita alternativa,
coi troppi negroni barcollando in centro
E i tuoi cd della Nannini per farci qualcos'altro
E siamo morti a vent'anni con le tue apologie del mai e i miei per sempre
Con le mie frasi complicate e le mie serenate cantate a rate
Sono scomparso più dentro che fuori, troppe memorie dal sottosuolo
E ho ritrovato la fotografia, io e te a Bologna ed un bicchiere vuoto
E l'ho riempito per dimenticare, dimenticare di essere morto a vent'anni
Dimenticare di averti amata, dimenticare di ricordarti
E siamo morti a vent'anni benedicendo di speranze troppe frasi, coi segni sul guanciale
Mentre dormivo sotto al tuo letto sentendoti sognare
Tu sei qui che dormi e una nuvola viola di strani pensieri nella tua stanza,
il sapore perduto di tutti i miei baci sulle tue labbra
quanti amanti di cera si sono sciolti tra le tue coperte
e ho applicato una crocetta sul livello del mio dolore,
sul livello del mio dolore, sul livello del mio dolore
e cammino verso l'alba di un nuovo amore
e siamo morti a vent'anni.
;)




LaDeA

Un testo molto bello, grazie.
Ognuno di noi ha un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare.
Chatta con me! *-*

LuceNellAnima

Cemento Armato.

Anche questa è vita:
respirare i silenzi spietati di una donna che hai perso.
Quando il freddo di tutto l'inverno brucia più dell'inferno e ti guardi dentro e capisci che qualcosa hai sbagliato.
Anche questa è vita: vagabondi e innamorati a una stazione, in un cestino o in un abbraccio c'è uguale immersione.
Così acido è il sapore di una delusione.
Anche questa è vita:un lavoro che non sopporti ma che devi fare, perché senza uno stipendio sei un difetto sociale, perché crepi per consumare e consumi crepando.
Anche questa è vita: ritrovarsi in una rissa di sabato sera, come sfondo le luci blu di una sirena.
Mentre scappi e tutto intorno è una nuvola nera.
Anche questa è vita: ascoltare i politici che fanno chiari discorsi, che il paese ha bisogno soltanto di iene ghignanti,di pagliacci da televisione e dettagli eleganti.
Anche questa è vita: ingoiare una polaroid di carta vetrata, regressione in chiave etilica di un'altra giornata.
Non potresti mai capire quanto ti ho amata.
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato.
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato...cemento armato.




Briseide

Le Parole Non Servono Più è la canzone che Il Cile presenta per entrare nella categoria Giovani del Festival di Sanremo 2013 ecco a voi il testo.

Le Parole Non Servono Più

Idi di giugno e poesia cerebrale
ti regalo aforismi da mercato rionale
sei una Barbie sfregiata da una felicità parziale
aiutata da flute di champagne
le tue lacrime lisce
arrotate nei bagni
di locali alla moda dove perdi mutande
chissà se mantieni la testa al suo posto
oppure la doni alla iena di turno

Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi

Luna furtiva che brilli nel cielo
arrivale addosso e stendi il tuo velo
sulle case stregate dagli universitari
dille che mi manca e che negli alveari
alle quattro di notte
per i vicoli stretti
compri veleni e non compri confetti
il miele scompare in un accento straniero
e al risveglio il fondo del pozzo è più nero

Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi

Bastimenti di giorni corrosi
masticando gli avanzi di noi
quante stelle annegate in bicchieri
posso darti ogni dramma che vuoi
cataclismi di attimi sparsi
la dinamica resta così
siamo solo destini impigliati
siamo martiri del nostro vivere

Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te sono come spettri.

A me è piaciuta tantissimo! 8)