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Discussioni - Luke_Lucignolo_

#1
Se vuoi anche tu trovare le tue "50 sfumature", vieni su incontrixsingle.net.
Il cast del film ******* più atteso del 2014 è incerto, mentre lo spirito delle "50 sfumature di grigio" stimola la società, tra piccanti esperimenti, dissacranti recensioni e fan-trailers.
Mormorano voci, sul web, riguardo ai protagonisti del film che sembra essere il più discusso del prossimo anno: "50 sfumature di grigio", tratto dall'omonimo romanzo di E. L. James, primo di una trilogia porno-harmony che ha letteralmente "sfondato" le classifiche, tra critiche e "boom" di incassi, vendendo come neppure Harry Potter era riuscito a fare.
"Forse le donne preferiscono altre bacchette magiche..." aveva detto ironicamente ed allusivamente Luciana Littizzetto.

Il film dovrebbe uscire negli USA il 1/8/14, mentre in Italia l'arrivo sarebbe per il 18/09/14.
Una data sempre più vicina, ma con sempre meno certezze, visto che sembrano non esserci ancora conferme ufficiali in merito al cast.

Tra i più segnalati riguardo al ruolo dell'oscuro e tormentato Christian Grey, si trovano Ian Somerhalder, il vampiro di "The Vampire Diaries", che pare essere preso poco in considerazione dall'autrice dei libri, Henry Cavill ("Superman – L'uomo d'acciaio"), Freddie Stroma (presente in "Harry Potter"), Paul Walker ("Fast and Furious") e Matt Bomer, forse ostacolato dal suo coming out, ma che sembra ricevere l'approvazione della scrittrice.
Tra i nuovi nomi, Eddie Redmayne, che aveva affiancato Natalie Portman in "L'altra donna del re".
Per il ruolo di Anastasia Steele, inossidabili sono Alexis Bledel ("Una mamma per amica") e Emilia Clarke, entrambe in "pole position", con una leggera preferenza per la prima.

Anche se la parte della bellissima, diafana e apparentemente innocente Anastasia sarebbe calzata a pennello pure alla splendida Natalie Portman, che attualmente è impegnata in altri lavori cinematografici e sicuramente non ha nemmeno considerato un altro disinibito progetto, già affrontato in forme diverse ed egregie ne: "Il cigno nero".
Sia tra gli attori, che tra le attrici, sembra esserci generalmente un clima di tensione, riguardo al fatto di vestire (o forse sarebbe meglio dire "svestire"?) i panni dei due protagonisti, tra decise marce indietro e prese di posizione.
Resta il fatto che la società londinese sembra influenzata dallo spirito dell'erotica trilogia: si è parlato, infatti, di un certo effetto "50 sfumature di grigio", visto che aumentano vertiginosamente le chiamate ai pompieri di persone rimaste ammanettate o "incastrate" in particolari  e piccanti pratiche.

Indubbiamente, "50 sfumature" è un romanzo che continua a far discutere e parlare di sé.
E, se per caso l'avevate persa, vi propongo la dissacrante recensione della spiritosissima Luciana Littizzetto, in forma video (inizia al minuto 9.40).

https://www.youtube.com/watch?v=YQy1k21S38g
Intanto imperversano da tempo i fan-trailers del film, clip totalmente amatoriali, come questa:
http://www.youtube.com/watch?v=-0OzxdWFeJE&oq=trailer%20film%20erotico%2050%20sfumatu&gs_l=youtube..0.5.49214.53268.0.54232.31.30.0.1.1.1.181.2841.16j14.30.0.eytns%2Cpt%3D-30%2Cn%3D2%2Cui%3Dll.1.0.0...1ac.1.11.youtube.K2_vCjnmSWw
#2

Dietro la morte di Diana potrebbero esserci i servizi segreti, i cosiddetti SAS. Una tesi alla quale il padre di Dodi, compagno di Lady Di e vittima, insieme a lei, del tragico evento, aveva sempre fermamente creduto, senza mai darsi pace.
Lo testimonia una lettera nella quale un ignoto soldato svela questo nascosto retroscena.
La nuova indagine di Scotland Yard, dunque, proseguirà.
Si esclude, però, a quanto sembra, una riapertura dell'inchiesta sulla morte di Diana, in quel tunnel dell'Almà.
#3

È tempo di nuovi record!  ;D Oltre ad aver venduto ben 25 milioni di copie, l'ultimo album di Adele "21" ha guadagnato un rinnovato, importante traguardo. Si tratta del maggior numero di settimane di permanenza all'interno della Top 40 della classifica album americana. Superando il record finora imposto da "Come On Over" di Shania Twain, altra talentuosa cantautrice.
Al momento, inoltre, Adele sta lavorando al CD, progetto che porta con sé immense aspettative, da parte di tutti!
Aveva detto che sarebbe tornata con un tono meno triste. E noi, accompagnati dal mondo intero, siamo curiosi di ascoltare le sue nuove creazioni, anche se dovremo attendere ancora un po' di tempo!
Queste le sue parole nel 2012: "Suppongo che avrò 25 o 26 anni quando uscirà il mio nuovo album, per adesso non vi ho neppure pensato. Per un po' di tempo non farò niente. Scomparirò, e tornerò con un disco quando ne avrò uno sufficientemente buono. Non ci sarà altra musica mia fino a quando non avrò un buon disco e quando sarò pronta".
"Così almeno avrò il tempo di scrivere un disco allegro, ed essere innamorata e essere felice".

Poi la notizia di "The Mirror", risalente a fine aprile, che fa sapere, in via del tutto ufficiosa e non ufficiale, che la cantante tornerà sulle scene intorno alla metà del 2014, con un nuovo album di inediti:
"Quattro brani sono stati completati in termine di scrittura e lei ora sta buttando giù le prime vocalità, con la musica in sottofondo e cantanti. Il resto del disco sarà fatto a Los Angeles. La sensazione è che Adele stia tornando alle sue radici, con un po 'di jazz moderno e un paio di classiche vecchie canzoni".
Noi trepidanti "fans" siamo sicuri del fatto che sarà un altro cd di classe, come i precedenti! Anche se sarà sicuramente difficile replicare l'esplosione di successo decretata da "21", che è stato e sempre rimarrà un vero trionfo.  ::)
Non ci resta, infine, che omaggiare una delle più straordinarie rivelazioni musicali di questi tempi!
Forza Adele!
#4
Sui social networks si trova un album un po' particolare. Si intitola: "Amori grammaticalmente scorretti" e non esiste sezione del forum migliore di questa per parlarne. La rubrica fotografica raccoglie, infatti, immagini che documentano alcune pubbliche dichiarazioni d'amore, affidate, in abominio linguistico, ai muri e alle vie d'Italia. Ad accomunarle è l'uso alquanto discutibile dell'italiano, con la presenza di errori (o orrori) grammaticali, sparsi tra cuori e spray.  :D
Tentativi, forse falliti, di esprimere ed esternare ciò che si prova e si ha dentro. Testimonianze del fatto che l' "ignIoranza" non ha limiti e non avrà mai fine.  Spaccati di una società che sta ai bordi.
Sono davvero molte queste scritte d'amore, che invadono come sgrammaticati "murales" la nostra Italia: citare ogni frase sarebbe impossibile!
Ora, però, cercherò di elencare il più possibile alcune delle preziosissime "perle": si spera sempre siano ridicole ostentazioni, ma probabilmente non è proprio così.
La prima, regina fra tutte, forse nasce dall'ingannevole ascolto di comici come Crozza:

E ancora:
"Q'anto ti amo"
Questa, con tanto di data (01/07/09):
"Ti amo anche se mi ai buttato nel cesso"
Oppure quest'altra, con tanto di correzione e voto:

"Se nel fiume senti un rumore siamo noi due ke femo la more (x mattia)"
O anche questa:
"Lorgoglio non serve" e, accanto: "(ma l'apostrofo sì)". :D
Oppure:
"Non posso fare almeno di te".
#5
Un'intera vita spesa insieme: un'altra, toccante storia di infinito amore ed incondizionata fedeltà, che vanno oltre la morte.
Una veglia che è durata quasi due settimane. L'istinto di non abbandonare la persona a cui si è stati e si è uniti, indissolubilmente.
Qualcosa che trascende l'umanità: un affetto di cui, forse, nemmeno un umano sarebbe capace.
Un legame che neanche la morte ha saputo recidere, fino in fondo.
Un cagnolino meticcio, lo scorso giugno, è rimasto, infatti, accanto al corpo del proprio padrone, settantenne, deceduto nel sonno e in avanzato stato di decomposizione, in una casa del quartiere di Sant'Elia, a Cagliari.

Alcuni vicini, allarmati dal fatto che, ormai da giorni, non vedevano più l'uomo, hanno avvertito i carabinieri, che sono intervenuti e hanno bussato ripetutamente alla porta dell'abitazione, accolti solo da ringhi.
Qualcosa non andava. Da qui l'intervento dei vigili del fuoco e, poco dopo, la macabra scoperta.
E, ancora, ringhi e abbai si sono opposti alle forze dell'ordine e ai pompieri, non permettendo loro di avvicinarsi all'esanime corpo dell'anziano.
Poi la fuga del cagnolino, l'obbligato distacco dalla tristissima veglia, per sfuggire ai veterinari della Asl, nel frattempo accorsi.
Infine, il sicuro rifugio a casa dei vicini, che attualmente hanno "adottato" l' "orfana" creatura.
In mezzo alla purezza di questa toccante vicenda, però, si è insinuato, vilmente, il lucro: successivamente, infatti, i carabinieri sono nuovamente dovuti intervenire a S. Elia per dirimere una controversia, nata proprio tra i vicini; quattro famiglie dirimpettaie stavano discutendo in strada per occupare, ovviamente in modo abusivo, l'appartamento del pensionato trovato cadavere. Ora l'alloggio è controllato da una guardia giurata.
#6
C'è chi vede UFO ovunque e chi è alle prese con gli avvistamenti delle sirene, le mitiche creature che tentarono, invano, Ulisse, cercando di ostacolare il suo ritorno ad Itaca.
Recentemente è spuntata la strana ripresa di un video amatoriale: un gruppo di ragazzi è convinto di aver avvistato una sirena, a nord di Israele, sulla costa di Kiryat Yam.
https://www.youtube.com/watch?v=http://youtu.be/0KMiM-QWgeU
Forse la splendida ed esile Ariel sarebbe un po' risentita nell'essere stata scambiata per un'opulenta e odorosa foca monaca che, nuotando, facilmente si sarebbe potuta spingere fino ai lidi israeliani.
E già scattano le parodie sul web, con video ironici.

Guardando attentamente, questi avvistatori giurano di aver distinto una coda anomala, un insolito modo di muoversi e ciò che sembrano essere lunghi capelli.
Ennesimo, palese "fake"? Finzione o realtà?
A giudicare dai commenti sparsi sul web, come sempre, c'è chi crede fermamente, affermando che molte sono le creature marine a noi ancora sconosciute, chi, invece, è decisamente scettico.
Certo è vero che un video come questo, oggi come oggi, si può realizzare serenamente a casa, con un comunissimo computer e software disponibili gratuitamente in rete.
Anche perché, incredibilmente, la "sirena" sembra non produrre quasi schizzi al momento del tuffo in acqua e, "casualmente", poco prima, pare voltarsi verso i due avventurosi avvistatori, per poi dissolversi nel nulla.
E voi, che ne pensate?
#7
Per questo post permettetemi di omaggiare e ringraziare la mia carissima amica di chat Margot, che si diletta in splendide creazioni di pasticceria e da "cake designer". È lei che mi ha gentilmente consigliato e "prestato" la ricetta, con tanto di foto, dandomi, così, la possibilità di scrivere questo prezioso intervento in forum. Io, quindi, sono soltanto un umile intermediario.

Ora passiamo al procedimento e alla preparazione della copertura "horror", una ricetta particolarissima, che si presta a feste all'insegna dell'originalità e che, sicuramente, potrà tornare utile anche dopo l'estate, con l'avvento di Halloween.  >:(
Stendere un velo di panna bianca a ricoprire tutta la torta con la sac a poche, munita di bocchetta decorativa a stella.
Decorare tutto il bordo della torta "a bastoncini": si parte dal basso, verso l'alto, con un movimento preciso e veloce, utilizzando ovviamente la panna e la sac a poche.
Tingere una parte della panna con colorante alimentare azzurro, disegnare un cerchio al centro della torta e colorarlo.
All'interno di questo cerchio disegnarne un altro e riempirlo di cioccolato.
Sul cerchio nero, con la sac a poche, posizionare una stellina di panna bianca.
Riempire, quindi, la sac a poche di cioccolato e mettere la bocchetta a punta liscia per disegnare il contorno dell'occhio.
A questo punto manca solo il "sangue": a tale scopo si utilizzano la marmellata al lampone ed uno stuzzicadenti, utile a stenderla (oppure un pennellino per dolci), così da conferire un aspetto filiforme al rivolo di "sangue".
È banale e superfluo rimarcare la genialità di questa preparazione. C'è poco da aggiungere, cara Margot: sei unica!  ;D
#8
Cucina / Crostata estiva di frutta
Luglio 05, 2013, 03:47:46 PM
Finalmente qualcosa di fresco, adatto all'estate!

PASTA FROLLA (INGREDIENTI E PROCEDIMENTO): Guardate il mio precedente post:
http://askv6.net/index.php/topic,1446.0.html
Stendere la pasta sulla carta da forno: creato il solito "guscio", bucherellare con una forchetta il fondo e lasciar riposare in frigo.
Intanto si pensa alla crema.
CREMA (INGREDIENTI E PROCEDIMENTO): Guardate il mio precedente post:
http://askv6.net/index.php/topic,1648.0.html
Ultimata la crema, riporre anche questa in frigo, ed estrarre dal frigorifero il guscio di frolla lasciato a riposo.
Adagiarvi sopra un altro foglio di carta da forno con del riso o legumi (fagioli, ad esempio): serviranno per far peso, durante la cottura ed evitare che la frolla si alzi irreparabilmente!  :D
Cuocere in forno a 180° per 20 minuti, nel ripiano basso. Dopodiché togliere il foglio di carta forno sovrastante, col riso o i legumi, e cuocere altri 10 minuti nel ripiano alto.
Quando il guscio sarà raffreddato, farcirlo con la crema e adagiare sopra la frutta, ben tagliata (fragole, pesche, ciliegie, banane, kiwi, etc.).
A quel punto, per conservare meglio la frutta, si può preparare la gelatina, sciogliendo in un pentolino: 200 g di acqua, 75 g di zucchero e 10 g di amido di mais (oppure sostituendo l'amido di mais allo stesso quantitativo di colla di pesce).
Una volta pronta, colarla sopra. 
Se non volete la gelatina, basta lasciare crema e frutta (già tagliata e mescolata ad un goccio di limone e zucchero) in frigo e farcire la torta con crema e frutta al momento della consumazione. ;)

#9
Cucina / Torta della nonna: crema e pinoli!
Luglio 03, 2013, 05:47:02 PM
Delicatissima: un guscio di frolla che racchiude un cuore cremoso, con l'aggiunta raffinatissima dei pinoli.
I pinoli, non proprio economici, sono davvero frequenti nella cucina ligure, per il loro tocco di classe, che ingentilisce dolci e salati. E poi non dite che i Genovesi sono tirchi!  :D
IL RISULTATO FINALE (ESTERNO) È QUESTO:

PER VEDERE, INVECE, COME SI PRESENTA L'INTERNO DELLA TORTA, ANDATE IN FONDO ALLA PAGINA.
CREMA (INGREDIENTI): 1/2 litro di latte; vanillina e/o scorza di limone; 3-4 tuorli; 75 g zucchero; 50 g farina.
Per la crema si usano, ovviamente, i tuorli, ma non vanno buttati via gli albumi: serviranno dopo!
CREMA (PROCEDIMENTO):
Far sobbollire il latte a fiamma bassa con vanillina e/o scorza di limone. Appena sobbolle, spegnere il fornello.
Da parte, a crudo, sbattere tuorli e zucchero, e poi alternare un goccio di latte freddo alla farina.
Riaccendere il fornello a fiamma dolce e versare il composto nel latte precedentemente scaldato. Rimescolare finché non si addensa. In questo modo la crema non saprà assolutamente di farina, perché rapidamente si addenserà.
Opzionalmente aggiungere, una volta addensata la crema e tolta dal fornello, un bicchierino di limoncello e rimescolare.
PASTA FROLLA (INGREDIENTI E PROCEDIMENTO):
Per gli ingredienti della frolla e parte del procedimento guardate questo mio precedente post, raddoppiando le dosi (oppure rispettando le proporzioni con 300 g di farina: come preferite!):
http://askv6.net/index.php/topic,1446.0.html
Quando avrete steso su un foglio di carta da forno i 2/3 di frolla, versate la crema nel guscio di frolla, coprite con il restante 1/3 di pasta, stesa su carta da forno e adagiata sopra a copertura, e sigillate i bordi, aiutandovi magari con una forchetta.
Con gli albumi avanzati dalla crema spennellare leggermente la superficie della torta e poi adagiare sopra un paio di manciate di pinoli. L'albume serve per far aderir bene i pinoli e per rendere la torta croccante in superficie, ma friabile all'interno.
Riporre in frigo e lasciar riposare per una buona mezz'ora, poi infornare a 180 ° per 20-30 minuti nel ripiano basso e per altri 10 minuti in quello alto.
#10
Cronaca / Addio, Margherita Hack
Giugno 29, 2013, 01:56:41 PM
Margherita Hack si è spenta oggi, a 91 anni.

Lei che, brillante e indiscussa regina dell'astrofisica italiana, ha speso un'intera vita a studiare ed osservare le stelle, quella passione eterna che ha nutrito e coltivato profusamente per tutta un'esistenza.
Lei, decisa guerriera e attivista, sempre a favore della libertà e dei diritti.
Lei che, aperta e moderna, ha sempre portato a testa alta i suoi valori, nei quali credeva fermamente, con tutta se stessa.
Lei, che diventò direttrice dell'Osservatorio di Trieste, quando nessuna donna, mai, aveva ricoperto quel ruolo.
Lei che, coi suoi studi e le sue ricerche, riuscì ad avere un'impressionante risonanza internazionale, divulgando ora testi scientifici, ora libri destinati al grande pubblico.
Lei che diceva: "Non ho paura della morte. Non ha senso. Resterà la mia materia, quella di cui sono fatta io, che servirà a fare altre cose".
Lei che rimarrà sempre un'icona, una delle figure più importanti della nostra cultura.
Ed ora riposerà tra le "sue" stelle.
Addio, Margherita Hack.
#11
Cinema e Televisione / La mia ossessione
Giugno 27, 2013, 03:46:35 PM
"La mia ossessione" tenta di indagare il labile confine tra reale e immaginario ed è avvicinabile, solo nell'intento, al "Cigno nero", senza, però, alcuna pretesa di essere un grandissimo film.
La pellicola è complessivamente godibile e riuscita nell'essenziale scopo di coinvolgere o sconvolgere lo spettatore, anche se a mio avviso presenta alcune "falle" nella vicenda.

Subito ci viene presentata Laura, una donna affascinante, con una vita apparentemente perfetta e serena, o quasi: un marito, una figlia, la bellissima Emily, la sua carriera e ... un amante, Sam, disponibile ad essere suo amico di letto fin quando lo vorrà, un'ossessione alla quale lei non sa proprio resistere. Un giorno, però, Laura scorge il marito con un'altra e capisce anche la sua infedeltà. È per lei una ventata d'aria gelida che la fa sprofondare nello sconforto, fino a farle comprendere che, data la ricerca di nuovi piaceri da parte di entrambi, forse il matrimonio è giunto ad un triste capolinea. Nonostante questo, però, come ogni persona che vuole riprendere in mano la propria vita, decide di fare di tutto pur salvare questo vincolo e si rivolge anche ad una psichiatra; lentamente, il suo oscuro passato, insieme ai gravi problemi d'infanzia, riaffiora, riemerge, esplodendo sempre più in paranoie, deliri, violenze, omicidi, che colpiscono chiunque ostacoli le folli immaginazioni di Laura, destinandolo a vittima sacrificabile.
E, anche se dal titolo sembrerebbe una soltanto l'ossessione della misteriosa protagonista, ben presto si capisce che diversi sono i suoi chiodi fissi, le gelosie, le gare costruite, le perversioni, i confronti che attanagliano la mente.
Intanto la "suspance" cresce: compaiono strane fotografie e immagini che ritraggono la donna seduta su di una panchina, mentre osserva il marito giocare con la figlia; inoltre Laura si trova raramente a casa con la sua famiglia e risponde in maniera talvolta poco limpida e coerente alle domande della psicologa, passando, con un rapido schiocco di dita, da momenti di gioia ad attimi di rassegnazione ed evidenziando una progressiva instabilità psichica.
Alla fine l'amante, di cui Laura diventa gelosa in modo sempre più maniacale ed ossessivo, rincorrerà la donna, irato per l' insulsa vendetta di Laura, fino a raggiungerla in casa, quand'ecco che, sorpreso, scoprirà di essere, forse, soltanto lui la sua unica realtà e non proprio una viziosa alternativa: così, nell'epilogo, il cerchio, giustamente, si chiude ed i pezzi del frammentato "puzzle" in qualche modo tentano di ricomporsi, nel momento in cui lo spettatore comprende, con certezza, che c'è poco di vero nella distorta visione di Laura; dunque, tutto ciò che è stato presentato all'apparenza si scopre, in verità, solo una malata costruzione della mente.  :o
Il finale lascia col fiato in sospeso, un po' come il celebre "Basic Instinct – Istinto di base", in cui recitava magistralmente una splendida e giovanissima Sharon Stone: l'assassino non viene svelato, ha ottemperato i suoi diabolici piani e, forse, continuerà indisturbato nel suo operato omicida.  :-X
#12
Cinema e Televisione / Brothers (2009)
Giugno 26, 2013, 03:22:44 PM
È difficile per me esprimere la grandezza di questo film, molto forte e intenso, che dà luce alla guerra e alle sue conseguenze, attraverso la storia di un amore e di due fratelli, opposti per temperamento e fama, i cui ruoli sembrano quasi invertirsi e ribaltarsi.
Inoltre abbiamo due generazioni, messe a confronto: quella del figlio, che parte per l'Afghanistan, e quella del padre, a suo tempo soldato in Vietnam.
Vi consiglio, quindi, vivamente, di guardare "Brothers", se ancora non l'avete fatto, per il dramma che racchiude in sé e l'efficacia con cui questo viene mostrato allo spettatore. Interpretazione notevole di Natalie Portman (allora non ancora "Premio oscar"), con la sua incredibile capacità di calarsi nel ruolo in modo spontaneo, misurato, senza un'eccessiva enfasi, ma con grande naturalezza e compiutezza. Straordinaria l'interpretazione drammatica di Tobey Maguire, per la quale ha ottenuto una candidatura ai "Golden Globe"; davvero mirabile e potente anche l'espressività delle bambine, nel ruolo delle figlie, che restituisce un vero tuffo al cuore.
Prima di leggere la recensione, va guardato e "vissuto", scena per scena, senza ombra di dubbio.

Il protagonista della pellicola è Sam Cahill (Tobey Maguire, divenuto celebre per "Spiderman"), marine, marito della splendida Grace (Natalie Portman) e padre di due adorabili bimbe: "eroe di patria", forte di un inossidabile senso del dovere che gli fa anteporre il servizio della nazione alla sua stessa famiglia, parte per una pericolosa missione in Afghanistan.
Ed ecco il congedo, la lontananza: ma la vita di Grace e degli altri familiari, nonostante tutto, scorre e prosegue il più possibile nell'ambito della normalità; poco dopo, però, l'elicottero del marine precipita e la donna viene subito informata della tremenda notizia: suo marito è morto.
A seguito dello sconvolgente evento, entra in scena una figura un po' particolare: è il fratello minore e scapestrato di Sam, Tommy, reduce di prigione e considerato, soprattutto dal padre, la "pecora nera" della famiglia, colui che mai era stato all'altezza dell'onore e del rigore del fratello maggiore.
Egli, però, molto legato a Sam, decide di aiutare Grace e le bambine, che sono rimaste sole, senza un vero punto di riferimento.
La diffidenza di Grace è molta all'inizio, visti i precedenti, ma Tommy riesce a far emergere tutta la sua umanità e quelle qualità che mai nessuno era riuscito a scorgere in lui, costruendo un rapporto di affetto molto intenso con le bimbe e con la stessa donna: l'assenza di Sam risulta sempre insostenibile per la splendida vedova, ma tra i giochi con le nipotine, la cucina rimessa a nuovo e l'affezionata disponibilità di Tommy, sembra che la casa riacquisti un volto nuovo e più sereno, ritrovando, lentamente, quel punto di riferimento di cui era stata defraudata. Tra Grace e Tommy, complice l'instabilità emotiva dovuta alla morte di Sam, si instaura un rapporto molto intenso, che culmina in un bacio. Il senso di colpa nei confronti di Sam, però, è straziante e distoglie i due dall'andare oltre.
Le vite della famiglia Cahill proseguono, pur nello smarrimento, ma lontano da quei luoghi, in un villaggio disperso tra i monti dell'Afghanistan, due uomini si trovano catturati dai talebani e sottoposti ad un durissimo stato di prigionia: uno di questi è Sam, che non è morto, ma è momentaneamente sopravvissuto. Una serie di devastanti e disumane torture, che perdurano nei giorni, colpiscono, come prima vittima, Joe, il quale rasenta alla follia, ed infine approdano al vero dramma del film, dopo un lungo processo di disumanizzazione; quando, infatti, le vite dei due ostaggi e prigionieri diventano ormai insignificanti per i talebani, questi pongono Sam davanti ad un'assurda scelta: uccidere il compagno o venire ucciso lui stesso. Una lotta per la sopravvivenza spinta alle estreme conseguenze, al di là di una qualsiasi nozione di umanità. Inizialmente Sam si oppone a questa insulsa decisione, ma le minacce si fanno sempre più pressanti e opprimenti, le torture sempre più insopportabili e invivibili, fino a svuotare completamente e in profondità, l'animo del marine, come già era successo con quello di Joe. E, in un impeto di tragica disperazione, il giovane soldato uccide l'amico, sotto gli occhi vigili dei rapitori e delle telecamere, che riprendono senza alcuna pietà ogni attimo del disumano scempio.
Poco dopo, però, la liberazione: l'esercito americano trova Sam.
La videocamera che aveva filmato la scena disumana viene quindi distrutta, durante l'incursione americana e le varie sparatorie. Senza che il marine possa rendersene conto, in preda al più totale sconvolgimento, spariscono le tracce più concrete e tangibili del suo disperato atto, ma non certo quelle dell'anima, che resta irrimediabilmente dilaniata da un insopprimibile e straziante senso di colpa.
Così Sam torna a casa, dove viene considerato da tutti un "eroe di guerra", ma non è certo più lo stesso: il tremendo shock della prigionia e delle torture vissute, unito all'azione che è stato costretto a compiere, hanno lasciato in lui un segno indelebile; la mente e l'anima sono inevitabilmente disturbate, prive di stabilità e lucidità. Mentre agli occhi di tutti continua ad essere un eroe, dentro di sé porta quell'insopportabile, insostenibile fardello, un senso di colpa che non rivela a nessuno. E così osserva, straziato, il bimbo di quel Joe che lui stesso ha ucciso, ascolta, sempre taciturno, i discorsi dei familiari e quelli degli ospiti che, meno discreti, toccano nel vivo il suo dramma, senza rendersene del tutto conto.
In più Sam ha intuito che tra Grace e Tommy qualcosa è cambiato, affettivamente, e crede che tra di loro possa essere stato consumato un rapporto, quando in realtà questo non è mai accaduto. Dall'altro lato le bambine non riconoscono più il padre e sono quasi intimorite da quello che per loro costituiva naturalmente un punto saldo, una solida figura paterna. Anche se piccole, percepiscono fortemente il cambiamento di Sam, e la loro istintiva reazione è quella di attaccarsi sempre più a quell'affettuosa "pecora nera" di nome Tommy, il dolce zio che per molto tempo è stato loro vicino, fino a preferirlo allo stesso, irriconoscibile padre.
In un clima di latenti incomprensioni, drammi e turbamenti, la figlia maggiore arriverà ad ammettere pubblicamente di preferire lo zio al papà, lasciando intendere senza troppi indugi che la madre e Tommy sono ben assortiti.
Il tutto sconvolge ancora maggiormente l'animo già disturbato di Sam che, nonostante le continue rassicurazioni di Grace, giunge all'apice della follia, lasciandosi andare ad un impeto di rabbia, disperazione, distruzione, puntando la pistola prima su Tommy e poi, sotto gli occhi della polizia, su se stesso, rasentando il suicidio. Dopo questi avvenimenti Sam viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico: riceverà la visita di Grace, che lo ama da sempre e minaccia di lasciarlo se non le spiega, finalmente, l'intima causa del suo turbamento. Solo a quel punto, vedendo sfumare in sé l'unica ragione per cui ha sempre desiderato vivere, Sam rivela quanto accaduto: e così i due si abbracciano, nella disperazione. Sul finale, sembra quindi aprirsi un varco, una speranza, una forza: quella di riprendersi, nonostante tutto, la propria normale esistenza, sottratta dalle tragiche vicende dell'Afghanistan; la voglia di andare avanti, pur portando dentro di sé un dramma disumano.
Ma, come diceva Pavese: "forse solo per i morti la guerra è finita davvero".
#13
Siamo agli esami di maturità, in una scuola di Parigi. Si tiene la prova scritta di Inglese. Entra una donna vestita casual, con Converse ai piedi, jeans attillati e a vita bassa, dall'aria giovanile. Forse una studentessa un po' più anziana uscita dalle scuole serali.  :o

In sede d'esame, però, viene scoperta da un commissario che comprende il misfatto: quella donna dall'aria così sbarazzina è una mamma imbrogliona, di 52 anni suonati, che ha preso il posto della figlia, presentatasi solo all'esame di filosofia.  ???
Un "travestimento" praticamente perfetto, che però non le ha consentito di portare a termine l'inganno e di sostituirsi fino in fondo alla ragazza 19enne durante lo svolgimento dello scritto.
Dopo l'avviso tempestivo del Preside, la polizia ha giustamente incriminato la donna per frode.
E la figlia della falsa maturanda rischia di essere bandita dagli esami di maturità fino a cinque anni.
#14
Giunti alla conclusione di questo travolgente periodo in chat, è giusto tirare le somme, ma, soprattutto, è arrivato il momento dei fatidici voti!  :D

Ognuno valuti secondo i seguenti obiettivi o indicatori, a sua scelta:
- Impegno;
- Svolgimento delle consegne o dei compiti;
- Conoscenza della lingua italiana;
- Fantasia;
- Simpatia;
- Capacità di moderare il chan e correttezza;
- Articoli;
- Forum e posts;
- Segnalazioni degli articoli;
- Botta e risposta.


Assegnate poi, se volete, i seguenti premi:
- Primo premio: "miglior moderatore";
- Ultimo premio: premio sfiga "ritirati".


Gli "studenti" candidati che dovrete valutare, senza alcuna pietà, sono i seguenti (qui riportati in ordine sparso): MyWay, LaDeA`, jerod, brontosaura, newmoon, alexandra, ^ariete^, samanta,  LaPanteraRosa, tinaa, BroOk_BoOneS`, nuvolina22, LadyAnanke, Consuelo, Shiny`, Briseide_, bus, sarah88, Luke_Lucignolo_, Giu, Taiga.
Spero di non aver dimenticato nessuno nello scrivere! Altrimenti, aggiungete!

A voi la parola: adesso, finalmente, giudicate voi! 
Attendiamo con trepidazione le valutazioni di tutti, e anche quella più temibile, di MyWay!  :'(
#15
Cucina / Gnocchi al pesto o al gorgonzola dolce
Giugno 13, 2013, 02:10:27 PM
PER LE FOTO DEI PIATTI ULTIMATI: Andare in fondo alla pagina!
Gli gnocchi sembrano difficili, ma sono davvero semplicissimi nell'esecuzione! Basta soltanto seguire qualche piccola accortezza (le dosi devono essere abbastanza precise e le patate vanno amalgamate alla farina quando sono intiepidite).
Per di più gli gnocchi sono abbastanza versatili, perché ben si accompagnano a molte salse, tra cui il prelibato pesto alla genovese o la raffinata crema al gorgonzola dolce. In alternativa, anche una salsa pomodoro e basilico male non ci starebbe!
Seguite le mie indicazioni e vedrete!  :smiley:
Ingredienti per gli gnocchi: 800 g patate; 300 g farina (oppure 1 kg patate; 370 g farina: basta mantenere SEMPRE le proporzioni!); sale grosso; sale fino.
Preparazione degli gnocchi:
Lessare in abbondante acqua bollente e salata le patate, pelate e tagliate, per 20 minuti circa.
Schiacciarle ancora calde con lo schiacciapatate e lasciarle intiepidire un po' in una ciotola fredda (se no gli gnocchi non riusciranno!).
Aggiungere un paio di pizzichi di sale fino e, un po' per volta, la farina. Rimescolare con un cucchiaio di legno, fino ad esaurimento della farina. Dopodiché rovesciare sulla spianatoia infarinata e lavorare. Dividere la palla dell'impasto a tocchi e, tocco per tocco, iniziare a stendere la pasta di patate con le mani, portandole avanti e indietro, fino ad ottenere un lungo dito di impasto, che si taglierà verticalmente a tanti tocchetti, in modo da ottenere i nostri gnocchi. Non ho fotografato le tappe della preparazione, quindi a titolo illustrativo riporto una foto trovata sul web:

Aggiungere ancora un po' di farina in modo che non si attacchino, infine calarli in abbondante acqua bollente e salata e farli cuocere per circa 3 minuti: giusto il tempo che vengano a galla ed inizino a rendere spumosa l'acqua di cottura.
Condirli con una delle salse proposte sotto, oppure, se avete ospiti, dividete gli gnocchi in due portate, così da servire le due alternative in tavola.
Ingredienti per il pesto alla genovese: 1/2 cucchiaino di sale grosso, 1/2 spicchio d'aglio (anche se in teoria ce ne vorrebbe 1, però vi consiglio mezzo, soprattutto per chi non ama molto l'aglio!), 50 gr basilico (una trentina di foglioline), pinoli q.b., 6 pezzi di grana e 2 di pecorino (oppure 6 e 2 cucchiai dei rispettivi formaggi già grattugiati / tritati; in assenza del pecorino: 8 di grana), 1/2 bicchiere d'olio.
Preparazione del pesto alla genovese:
Anche se la nostra tradizione genovese prevede l'uso del mortaio, mai mi ha sfiorato l'idea di questo utilizzo, che richiede davvero molto tempo. C'è chi ricorre alla mezzaluna. Io uso il mixer (o tritatutto, come volete chiamarlo!).
Tritare sale grosso e aglio, poi aggiungere un po' per volta 50 gr basilico (una trentina di foglioline): mi raccomando, un po' per volta, perché non è proprio un'erbetta qualunque il basilico!
Tritare finché non si nota un colore verde brillante, stilato dalle foglioline di basilico, che rilasciano un accesissimo liquido, in piccole quantità.
È la volta dei pinoli, che oltre ad ammorbidire e ad amalgamare, si accompagnano coi loro oli al liquido rilasciato dal basilico e, soprattutto, fanno da contrasto all'aglio, ingentilendo il suo sapore. Tritare. E anche se i genovesi hanno la fama di essere tirchi, in realtà sono, più che altro, parsimoniosi, tant'è che moltissime ricette prevedono l'uso dei raffinati pinoli, non proprio economici!  :D
Poi arrivano i 6 pezzi di grana e i 2 di pecorino (oppure 6 e 2 cucchiai dei rispettivi formaggi già grattugiati / tritati). Tritare.
Infine il 1/2 bicchiere d'olio, versato a goccia, come ultimo e conclusivo tocco. Non dev'essere un olio troppo invasivo o aggressivo, altrimenti rischia di sopraffare la meraviglia dei precedenti ingredienti.
Da noi il pesto si usa in diverse preparazioni: oltre agli gnocchi, anche trofie, trofiette, mandilli, fusilli,... oppure come aggiunta al minestrone.
Ingredienti per la crema al gorgonzola dolce (velocissima): gorgonzola (possibilmente dolce) q.b.; latte q.b..
Preparazione della crema al gorgonzola dolce:
In una padella, adagiare il gorgonzola dolce e lasciarlo sciogliere con un po' di latte, che stempererà ulteriormente il sapore del gorgonzola, rendendo la crema delicata e raffinata.
#16
Ho pensato di dedicare, da qui in poi, alcuni post riguardanti le migliori voci appartenenti a tutti i tempi e legate, in ogni modo, alla nostra memoria storica, collettiva o personale.
Ognuno, ovviamente, è libero di commentare e di postare piccoli "tributi" in merito a personalità, voci, artisti, che ritiene tra i più grandi di sempre o, comunque, di notevole spicco nel panorama musicale, secondo il proprio condivisibile gusto. Non dovranno, per forza, essere creature inavvicinabili o vette irraggiungibili a livello musicale, ma anche artisti o cantanti che con la loro voce hanno saputo o sanno, comunque, trasmettere qualcosa di grande. Affidatevi, dunque, al vostro cuore!
Come "incipit" oso, però, iniziare da un "mostro sacro"  :o : l'immensa Mina, che, sulla scena internazionale, ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra, Louis Armstrong, Michael Jackson, Aretha Franklin, Céline Dion, Barbra Streisand, Luciano Pavarotti, Liza Minnelli.

Frank Sinatra inviò due suoi emissari a Lugano con il classico assegno in bianco per esibirsi negli Stati Uniti con lei, che si era ritirata dalle scene. Louis Armstrong la definì "la più grande cantante bianca in circolazione". Michael Jackson parlava della voce di Mina come di una delle più belle. Anche Aretha Franklin ama Mina ed afferma sempre che entrambe celebrano l'amore per la musica ed il loro compleanno nello stesso giorno (il 25 marzo).
Celine Dion ha detto: "Luciano Pavarotti mi parlava sempre di Mina e non certo solo quando eseguimmo il nostro duetto. Anch'io sono nata nel mese di marzo, come Mina; anch'io penso alla sua voce come a un grandissimo, inimitabile dono dalle natura, il riflesso di un'anima".
E, ancora, Barbra Streisand: "Continuo a ricevere sul mio sito ufficiale dai fan richieste di un duetto con Mina: dalla Spagna, dall'Italia, dagli Stati Uniti. Rispondo sempre che lei non è la Barbra Streisand europea, ma semplicemente Mina perché la colonna sonora della sua vita, la sua arte e la sua personalità sono uniche. Abbiamo in comune tanti fan, apparteniamo alla stessa generazione, privilegiamo entrambe la privacy e per entrambe l'ambizione non ha nulla a che fare con la musica".
Luciano Pavarotti disse: "Vorrei duettare con Mina; non sarà facile farlo dal vivo, non ce la faremo a convincerla a tornare in pubblico. Ma inciderò dei duetti con lei, siamo amici, ci sentiamo spesso. Una volta le proposi di cantare insieme i Pagliacci, con la faccia dipinta di bianco e il resto nero."
Liza Minelli ha affermato che Aretha Franklin e Mina hanno gettato un ponte tra il soul di Memphis e quello italiano e ha dichiarato che per lei Mina è la più grande, ammettendo che, al primo ascolto di un suo disco, è rimasta senza fiato. "Se facesse un concerto andrei backstage a chiederle l'autografo". In un'intervista televisiva ha detto, emozionata: "I always think of Mina - Mi viene sempre in mente Mina, che per me è unica, la miglior voce che abbia mai ascoltato. Canta le canzoni proprio come devono essere cantate, è squisita, divina ed io sono una delle sue più grandi ammiratrici."
Quando le hanno chiesto perché, secondo lei, Mina non sia andata in America, ha risposto: "Dio ha un piano e lei voleva fare le cose a modo suo. Era in grado di abbracciare tutto il mondo, non solo l'America e l'Italia. Lei è rimasta nel luogo dove si sentiva sicura e felice. E così ci ha abbracciato, regalandoci quella voce, che non ha eguali nel mondo. Non c'è nessuna come Mina."  *-*
La "Tigre di Cremona" è indubbiamente la regina incontrastata della musica italiana ed una delle cantanti più grandi di tutti i tempi, certamente una delle poche per cui, in ogni incisione, era sempre "buona la prima". Nota soprattutto per le qualità di soprano drammatico d'agilità, pur non avendo l'impostazione accademica del soprano classico, la voce di Mina è fuori dal comune, un vero strumento, dal timbro caldo e personalissimo, immediatamente riconoscibile, dotato di grande ampiezza, estensione (almeno 40 semitoni), agilità, potenza, devastazione, duttilità, fascino, sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'ecletticità, che l'hanno portata a spaziare in generi diversi tra loro, calandosi con differenti timbri nelle varie interpretazioni. Partendo dal registro del mezzosoprano, è giunta a quello del soprano, andando anche oltre, ed ha, infine, abbracciato il registro del tenore, arrivando persino più in basso. Attualmente la sua voce, com'è naturale che sia, è mutata, attestandosi all'incirca sul registro del mezzosoprano.
Nel corso della sua carriera ha eseguito poche canzoni che mettessero davvero in risalto tutta la sua estensione (a parte "Brava" e "Su un'aria di Chopin"): gli altri suoi pezzi sono di facile esecuzione per lei, mentre per il resto delle cantanti costituiscono comunque un grande traguardo. Uno degli storici duetti che la riguardano e che resta una vera perla musicale è, certamente, quello con Battisti.

E anche se si è nascosta, ritirandosi dalle scene e creando attorno a sé il mito, ha continuato a rispondere ai suoi "fans" ed ha concesso autorevoli consacrazioni in riferimento ad alcuni cantanti italiani emergenti, ma, soprattutto, non ci ha mai privato del suo vero dono: la voce, la sua vera anima.   ;)
#17
Immaginate una natura totalmente incontaminata, bellissima, insuperabile, suggestiva, fatta di tufo, piccoli laghi, corsi d'acqua, cascate e fitti boschi, abitati da una rarissima fauna che è costituita da specie quali orsi, lupi, linci, caprioli. Insomma: un vero e proprio paradiso terrestre.  :o

In effetti sembra davvero un sogno, ma è pura realtà. Si tratta, infatti, del parco nazionale dei laghi di Plitvice, area protetta e Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, che si trova, per la maggior parte, nella Croazia occidentale.
In zona sono presenti il Fiume Bianco e il Fiume Nero, d'acqua calcarea, sostanzialmente dovuta alla struttura geologica del sito.
A causa della formazione del tufo, che ha delimitato il letto dei due fiumi, si è generata una straordinaria successione di 16 laghetti, con un conseguente, grandioso fenomeno architettonico, immerso nella suggestiva natura.
Grazie ai sali calcarei presenti nei due fiumi, si originano strati sedimentari di travertino, fino a creare, nel tempo, vere e proprie dighe naturali, che sbarrano l'acqua, finché questa, facendo pressione, non rompe gli argini, avviando sempre nuovi percorsi.
E ad accompagnare questi laghi sono affascinanti grotte, insenature e splendide cascate, che collegano tra loro i vari laghetti.
Dentro il parco ci si muove nelle maniere più disparate: a piedi, in bici, in barca o attraverso un trenino.
Appena avrò tempo, proseguirò sicuramente questa piccola "rubrica" con l'esperienza avuta presso Iguazù, al confine tra Brasile e Argentina, parco naturale in cui si trovano le cascate più ampie al mondo, ricco di una particolarissima fauna autoctona.
Un grazie, infine, a BlackMamba per avermi, inconsapevolmente, ispirato questo post riguardante Plitvice!  ;D
Luke
#18

Prosegue la rubrica all'insegna del mare e dell'estate!  ;D
Innanzitutto preciso che polpo e polipo sono distinti e diversi.
Ciò che noi consumiamo è il polpo, non il polipo, a meno che voi non vogliate ingerire una "quasi-medusa": il polipo, infatti, rappresenta uno stadio della trasformazione in medusa, cioè in celenterato; il polpo, invece, è un cefalopode. Si tratta, quindi, di due creature differenti, da non confondere anche solo nella terminologia!
Ingredienti da disporre nella pentola con l'acqua: un polpo di circa 1 kg (possibilmente surgelato o congelato da voi); un paio di foglie d'alloro; origano q.b.; un paio di spicchi d'aglio; una cipolla; 2 carote; 2 cucchiai rasi di sale grosso; pepe.
Ingredienti per il condimento: prezzemolo q.b.; 1 spicchio d'aglio; sale; pepe; olio; limone.
Preparazione:
Riempire d'acqua una capiente pentola e adagiare il polpo, possibilmente surgelato (e se è fresco, è meglio prima congelarlo).
Accendere il fornello. Aggiungere le foglie d'alloro, l'origano, gli spicchi d'aglio, la cipolla e le carote, tagliate entrambe a tocchetti, il sale grosso e il pepe. Rimescolare un po'.

C'è chi dice di mettere dentro alla pentola un tappo di sughero: un antico rimedio usato per mantenere il polpo più morbido e tenero (almeno così si tramanda).
Devo dire che non ho mai usato questo stratagemma, eppure il polpo risulta ugualmente morbido e tenero, anche senza il fatidico tappo di sughero.
E non ho mai sperimentato questa antica, tradizionale tecnica un po' per diffidenza, un po' perché mi è stato raccontato che probabilmente non ha alcun fondamento di veridicità: una volta si bollivano in pentoloni i polpi, ognuno legato a uno spago e ad un tappo di sughero, così da poterli estrarre dall'acqua più agevolmente, senza ustionarsi. Probabilmente, quindi, questa antica usanza è stata tramandata ed in modo non propriamente corretto, attribuendole chissà quali proprietà.
Al di là di queste credenze popolari (che, per quanto mi riguarda, nulla hanno a che fare coi classici ed efficaci "rimedi della nonna"), i consigli più pratici e utili riguardo ad un'ottima cottura del polpo sono sicuramente: non eccedere né nel sale grosso, né nella cottura, che dev'essere, per un polpo di circa 1 kg, intorno ai 40 minuti. Inoltre il polpo dev'essere congelato: o già acquistato surgelato, oppure ibernato da voi!
Seguendo queste piccole indicazioni, risulterà sicuramente tenero e morbido.
Una volta cotto, lasciar raffreddare, separare i tentacoli, con qualche incisione, dalla parte centrale e dalla testa, e poi tagliare il tutto a tocchetti. Ovviamente bisogna scartare il piccolo osso duro, al centro. Tranquilli: tagliando il polpo, ve ne accorgerete sicuramente!
Infine condire con prezzemolo ed aglio finemente tritati, sale, pepe, olio, limone. Ed il polpo... è servito!

Volendo, potreste anche accompagnarlo con patate lessate, tagliate ed aggiunte alla vostra pietanza: dipende sempre dai vostri gusti! In tal caso otterreste un'ottima insalata di polpo!  ;D
#19
Ieri sera si è tenuta la finalissima dell'Eurovision Song contest 2013: cerco, ora, di ricostruire l'ultima e decisiva puntata dell'evento, attraverso notizie apprese fortuitamente, video sparsi sul net e tabulati delle votazioni, che comprendevano per metà il televoto di ogni Stato e per metà il gradimento delle giurie di qualità di ciascun Paese.
Ovviamente, come di norma, non si potevano esprimere preferenze nei confronti della propria nazione d'appartenenza.
Personalmente, ho davvero apprezzato il minimalismo e l'eleganza del nostro rappresentante, Marco Mengoni, qualificatosi settimo: una performance "essenziale", di nome e di fatto, senza l'ausilio di corpi di ballo o di particolari effetti scenici, ma densa di significato, autentica, trasportante nella musica e nelle parole; una notevole incisività ed una semplice naturalezza, che strideva con le potenti coreografie degli altri Stati, si distaccava dal clamore comune ed emergeva nel più scenografico contesto generale. Splendida anche la sua chiusura, con un solidale: "Grazie Europa!".

Nell'ambito dei risultati e dei tabulati delle votazioni, ho notato con sorpresa che l'URSS sembra esistere ancora: gli ex Paesi satelliti hanno infatti mostrato, tra di loro, una solidarietà impressionante, tanto da far calare, nell'ambito dei voti, una nuova cortina di ferro.
E anche per quanto riguarda i Paesi nordici e scandinavi esiste un vero e proprio blocco, inossidabile, tale da riconfermare, come l'anno scorso, il prestigio del trofeo, che dalla Svezia è passato alle vicine mani di Copenaghen.
In ogni caso, in tutta sincerità, evidenziamo che la Danimarca ha presentato un gran bel pezzo, guadagnandosi la vittoria, peraltro abbastanza prevedibile secondo i "bookmakers".
Hanno, infatti, trionfato il ritmo e lo struggimento della ventenne danese Emmelie de Forest, con la sua "Only Teardrops", non l'essenzialità di Marco Mengoni, che, però, ha portato a casa un meritatissimo settimo posto.
Tra gli altri Paesi ricordiamo l'Inghilterra, che ha sfoggiato e sfoderato la sua Bonnie Tyler (famosa per "Total eclipse of the heart"), presentando una classicheggiante "Believe in me".
Per quanto riguarda le esibizioni più bizzarre e originali, va ricordata sicuramente quella del controtenore rumeno Florin Cezar Ouatu, col suo timbro femminile e mielato.
Dai tabulati delle votazioni, osserviamo i punteggi massimi ricevuti dall'Italia (e permettetemi qualche inutile commento di sottofondo):
- Spagna (12 punti!!! Yeah, "una faza una raza");
- Svizzera (12 punti!!! Svizzero ... Novi!!! Scherzi a parte, abbiamo interessi finanziari non certo indifferenti, senza contare che tra i cantoni svizzeri si annoverano quello francese e quello italiano!);
- Albania (12 punti!!! Ex-colonia italiana, giusto?);
- Austria (10 punti! Storicamente non è mai stata una grande "amica" italiana, soprattutto nell'ambito delle Guerre d'Indipendenza: ricordiamo però l'ex Triplice Alleanza, anche se, poi, non è finita molto bene, visto che l'abbiamo sconfessata in vista delle nostre terre irredente);
- Macedonia (10 punti! Beh, buonissima la macedonia!  :D);
- Francia (10 punti! Bravi i nostri cugini! Dunque i mondiali del 2006 si possono considerare un lontano ricordo?!  :D);
- Croazia (8 punti! Vicini di mare e, quasi, di confine, dai!);
- Cipro (8 punti!);
- Malta (8 punti! Scambi estivi dilaganti!).
I punteggi più bassi sono giunti da:
- Montenegro (6 punti! Buon punteggio, comunque, e inaspettato, o no? Anche se ricordiamo che la seconda regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III, è stata Elena del Montenegro!);
- Grecia (6 punti: direi che è comparso un minimo di solidarietà nella crisi!);
- Belgio (6 punti);
- Serbia (4 punti...scarso!!!);
- San Marino (4 punti...pochi direi! Visto e considerato che si trova pur sempre nella nostra penisola, dopo tutto, anche se è uno Stato indipendente);
- Armenia (1 punto: dai, non avrei pensato neppure quello!);
- Romania (1 punto...decisamente "no comment"! -.-);
- Georgia (2 punti: sempre di più della Romania, comunque!).
Spero, nel rintracciare i fatidici voti, di non aver dimenticato nessuno!
Gli altri Paesi, non citati, non hanno espresso votazioni a favore dell'Italia: la nostra qualifica, comunque, non si può certo considerare catastrofica, ma di tutto rispetto; sicuramente abbiamo guadagnato due posizioni in più, rispetto alla nona, dell'anno precedente, con la sofisticata e raffinata performance di Nina Zilli; inoltre, il settimo posto di quest'anno è stato particolarmente valorizzato dal livello generale dell'edizione, piuttosto alto e scenografico.

Luke
#20

Angelina Jolie, forse il volto più amato di Hollywood, ha sorpreso tutti, con una scelta scioccante, che ha suscitato un certo clamore mediatico: prevenire l'alto rischio di cancro, dovuto ad una predisposizione genetica, tramite la duplice mastectomia, ossia l'asportazione di entrambi i seni, così da ridurre la probabilità di tumore ad uno scarso 5 %.
La Jolie è, infatti, portatrice di un gene "difettoso", sul quale è chiaramente scritto il suo destino.
Un destino che, però, lei ha deciso di cambiare, e anche drasticamente, optando per una prova notevole, definitiva, volta a minimizzare il rischio.
La sua è stata una scelta davvero dura, motivata soprattutto dall'amore per i suoi sei figli ed, inoltre, dal ricordo della madre, che morì proprio per un tumore, a soli 56 anni: la terapia d'urto di Angelina è iniziata dal seno, essendo, per lei, il rischio di cancro al seno superiore a quello ovarico e l'intervento chirurgico più elaborato rispetto all'altro; la famosa attrice ha potuto ovviamente contare sull'appoggio di Brad Pitt, che le è stato accanto, mostrando un forte sostegno durante il difficile periodo.
E dopo aver compiuto il decisivo passo, la Jolie ha lanciato un potente messaggio, incoraggiando le donne che versano nella sua stessa condizione ad informarsi per operare la scelta più opportuna.
"Le sfide che non ci devono spaventare sono quelle su cui possiamo intervenire e di cui possiamo assumere il controllo": queste le parole di Angelina.
E così, inevitabilmente, la vicenda mediatica della Jolie apre un'ampia discussione di medici ed esperti.
L'asportazione preventiva del seno non è certo l'unica via, come commenta anche il celebre oncologo italiano Umberto Veronesi, il quale predilige, senza ombra di dubbio, lo stretto monitoraggio dei controlli periodici, ugualmente preventivi, con risonanza magnetica, ogni anno, ed ecografia ogni sei mesi, in modo da curare l'eventuale minimo tumore tramite una piccola asportazione di tessuto.
È da evidenziare, però, che negli USA è particolarmente diffusa la pratica della mastectomia e le donne sottoposte a tale terapia d'urto sono definite "amazzoni", esattamente come le potenti guerriere della mitologia, prive di un seno.
I medici italiani, invece, pur rispettando la scelta individuale della Jolie, non la ritengono un modello per tutte le pazienti.
A livello mediatico quello di Angelina è un caso raro, nella sua scelta estrema, anche se, restando nell'ambito del mondo dello spettacolo, l'attrice non è la sola a combattere contro il tumore: anche la popolarissima cantante Anastacia è nuovamente vittima del cancro al seno, dopo esserne già guarita nel 2003.
E, come loro, versano nella stessa condizione moltissime altre donne, pur non vivendo sotto l'abbagliante luce dei riflettori.

Luke