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[LaDeA]

La scuola diventa una piattaforma virtuale, e sempre più spesso, insegnanti e studenti diventano amici virtuali. Un sondaggio di Skuola.net fa emergere che, il 40% degli studenti ha fra le sue amicizie virtuali gli insegnanti. Alcuni studenti intervistati dichiarano: «La mia prof. di italiano scrive i compiti sul gruppo della nostra classe»; «Perché dovrei averli come amici? Non mi va che leggano i fatti miei»; «Non li aggiungo perché se leggessero le cose che pubblico mi boccerebbero». 
Insomma, sembrerebbe che gli studenti vogliano far terminare il loro rapporto con gli insegnanti al suono della campana. Infatti, anche se si potrebbe utilizzare il social network in maniera costruttiva chiedendo spiegazioni della lezione o i compiti fuori l'orario scolastico, i ragazzi preferiscono aspettare il giorno successivo per parlare con il loro insegnante, magari utilizzando Facebook solo in maniera ludica. 
Anna Oliverio Ferrarise, docente di psicologia dell'età evolutiva dell'università Sapienza di Roma, invita alla prudenza per queste amicizie tra studenti e professori. «Qualche volta può essere utile, ma con molta cautela. Se il contatto virtuale punta ad approfondire argomenti di cui si è parlato a scuola, allora va bene, ma se il social network diventa un canale per un dialogo su questioni più personali ed intime, potrebbe essere troppo invadente. Se l'insegnante in questo modo vuole mettersi sullo stesso piano dei suoi alunni, non va affatto bene, i ragazzi non lo vogliono. A loro serve l'autorevolezza di un adulto, una figura di riferimento e non un altro amico». 
Sei d'accordo con questo nuovo trend, i tuoi professori sono "amici virtuali"? 

[Consuelo]

Grazie al cielo tutti i miei prof. sono antiquati e non utilizzano social network, come Facebook. Anche se fossero iscritti, però, non gli avrei comunque richiesto l'amicizia, poiché io preferisco lasciare il rapporto insegnante/alunno solo negli ambiti scolastici. Certo, sarebbe utile per farsi aiutare negli argomenti che non si sono capiti, ma dal mio punto di vista  trovo difficile comprendere una lezione attraverso un computer, bisogna guardarsi negli occhi e assicurarsi che il ragazzo abbia capito davvero la spiegazione, anche attraverso l'uso di esempi e schemi.