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Matrimonio coppie Gay

Aperto da LaDeA, Gennaio 14, 2013, 05:40:30 PM

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Sei favorevole al matrimonio delle coppie Gay?

1 (16.7%)
No
3 (50%)
Sì, ma contrario all'adozione di figli
2 (33.3%)

Totale votanti: 6

LaDeA

Uno dei temi caldi della politica italiana ed estera è il matrimonio delle coppie gay. Molti, pur tollerando il matrimonio di tali coppie, si oppongono all'adozione di figli, ritenendo che l'ambiente familiare possa essere alterato.Tu, cosa ne pensi? Sei favorevole o contrario?
Ognuno di noi ha un paio d'ali, ma solo chi sogna impara a volare.
Chatta con me! *-*

sarah88

Sono assolutamente sfavorevole . È contro natura

LuceNellAnima

Sono sfavorevole, sia al matrimonio che all'adozione.
Rispetto i gay, le lesbiche, trans e quant'altro come persone, per me ogni essere vivente merita rispetto, ma le metto sullo stesso livello di persone affette da malattie mentali che, volendo, possono essere curate.


francesco paolo

#3
Sono favorevole sia ai matrimoni, che all'adozione. Se due persone dello stesso sesso posso dare amore ad un bambino non vero perché non lo possano fare. ;)

LuceNellAnima

Citazione di: francesco paolo il Gennaio 14, 2013, 06:32:37 PM
Sono favorevole sia ai matrimoni, che all'adozione. Se due persone dello stesso sesso posso dare amore ad un bambino non vero perché non lo possano fare. ;)

Sì potrebbe anche essere che quel bambino sia il bimbo più amato dell'universo, ma vedere la figura della mamma e del papà racchiusa in unica ''entità'', chiamiamola ''il mammo'' e il papà, credo comporterebbe allo stesso modo piccoli traumi nella sua personalità futura.

MyWay

Citazione di: Shiny` il Gennaio 14, 2013, 07:19:54 PM
Sì potrebbe anche essere che quel bambino sia il bimbo più amato dell'universo, ma vedere la figura della mamma e del papà racchiusa in unica ''entità'', chiamiamola ''il mammo'' e il papà, credo comporterebbe allo stesso modo piccoli traumi nella sua personalità futura.

In realtà non ci sono prove scientifiche di questa cosa, ma io nel dubbio resterei così, mi sembra uno di quei casi in cui la sperimentazione non è adatta.
Discorso diverso per i matrimoni, invece, che non mettono in gioco terzi.

Consuelo

Per i matrimoni sono d'accordo, uno può sposarsi con chi vuole. Per quanto riguarda l'adozione dei figli, assolutamente no. Un bambino deve avere ben chiara la distinzione tra "padre" e "madre", e queste due figure non devono mancare, devono essere presenti e non è accettabile che i suoi punti di riferimento più importanti siano solo o la mamma o il papà.
Capisci l'importanza di quella persona quando non è con te.
Se ti manca, allora è davvero importante.

Kainangel

#7
Io penso che se lo meritino il matrimonio tra gay, in fondo non fanno male a nessuno, ognuno è libero di provare emozioni per una persona che non sia di sesso opposto. Siamo nel 2013, si deve avere l'orizzonte un po' più aperto ed evitare di scandalizzarci per cose che dal mio parere sono normalissime. Si può accettare il matrimonio tra gay ma non l'adozione, su questo fatto sarei oltre che contrario :D .

LuceNellAnima

Condivido con voi degli studi e delle opinioni di alcuni psicologi che trovo allineate alla mia idea.
Sono convinta che dando la possibilità di sposarsi alle coppie omosessuali, di riflesso, concediamo loro di salire ''uno scalino in più'' verso l'adozione ( anche se ci sono già stati casi di adozione da parte di coppie gay).
Chiamatemi tradizionalista ma vedo il matrimonio associato all'idea di avere un figlio (ovviamente in linea genere), quindi, in questo caso, come un aiuto a richiedere in futuro l'adozione.

@Kainangel: non penso sia questione di idee chiuse, sono d'accordo sul fatto che non fanno del male a nessuno se e solo se vivono le loro storie d'amore senza pretendere altro.

Lo psichiatra olandese Gerard J. M. van den Aardweg sottolinea che negli ultimi decenni si sono viste confermate soprattutto le idee dello psicanalista austriaco Alfred Adler (1870-1937), il primo a mettere in relazione, nel 1917, l'omosessualità con un complesso d'inferiorità nei confronti del proprio sesso. Le ricerche empiriche di Irving e di Toby B. Bieber e di altri nel 1962 evidenziano il fatto che un soggetto, per identificarsi positivamente con il suo ruolo sessuale, deve aver stima per il genitore del suo stesso sesso e deve sentirsi da lui amato e stimato; inoltre, l'adulto omosessuale è spesso uno che non ha vissuto i suoi anni di gioventù ben inserito nella vita di gruppo dei giovani dello stesso sesso. Tali esperienze giovanili portano il soggetto a drammatizzare la propria situazione, a desiderare l'affetto di quelle persone dello stesso sesso rispetto alle quali ha sviluppato un complesso d'inferiorità e dalle quali non si sente accettato, o dalla cui compagnia si sente escluso. Van den Aardweg spiega che i complessi omosessuali possono essere curati, ma soprattutto che possono e devono essere prevenuti durante l'infanzia con una giusta educazione. Egli afferma che un'educazione dei giovani che cerchi di annullare le specificità maschili e femminili — tipica dei socialismi e del femminismo rivoluzionario — e la mancanza in casa dei ruoli materno e paterno può avere effetti disastrosi sulla psiche infantile, provocando l'insorgenza di complessi nevrotici omosessuali. A conclusioni analoghe giunge — in un contesto teorico di matrice freudiana — Giuseppe Cesari, ordinario di psicologia clinica nell'Università di San Diego, in California: il bambino o la bambina possono non riuscire a realizzare l'identificazione con il genitore del proprio sesso durante la cosiddetta fase edipica; in questo caso il soggetto regredisce al narcisismo primario pre-edipico e vengono attivate in questo modo le premesse di un orientamento affettivo omofilo. Se il soggetto così "predisposto" incontra individui omofili può attivare verso di loro un tardivo processo di identificazione, che darà luogo a un orientamento omosessuale. L'identificazione con il genitore dello stesso sesso — spiega Cesari — non avviene perché il genitore è "inadeguato", oppure perché il soggetto — bambino o bambina —, per aspetti caratteriologici suoi o per sue interpretazioni, indipendenti dal comportamento del genitore, non trova in lui ciò che istintivamente va cercando. Tale soggetto — dice sempre Cesari — presenterà, anche in età adulta, atteggiamenti infantili, quasi sempre abilmente e inconsciamente mascherati e sostanzialmente immaturi, di attaccamento al genitore complementare.

In campo psicologico molti considerano l'omosessualità come un disordine soltanto quando non è voluta dalla persona, cioè quando è "ego-dystonic". Il gesuita professor Bartholomew Kiely, della Pontificia Università Gregoriana, sottolinea che non si tratta di una posizione veramente scientifica ma di una posizione relativista nel campo della psicologia. Per tale approccio relativista ogni considerazione sull'omosessualità dovrebbe essere non di tipo oggettivo ma di tipo soggettivo. Se il soggetto si sente gratificato dagli atti omosessuali esso è da considerarsi normale: è come dire che, se il tossicodipendente o l'alcolizzato si sentono gratificati dalla droga o dall'alcol essi sono da considerarsi normali e vanno incoraggiati a proseguire per la loro strada. Già il filosofo tedesco Herbert Marcuse (1898-1979), esponente della Scuola di Francoforte, rilevava che lo schiavo, nella misura in cui è stato condizionato a essere tale, desidera rimanere nella sua condizione, ma si tratta di un'alienazione e deve essere aiutato per poter ricuperare la libertà.

Fonti: web.

dreamer81m

#9
Citazione di: Consuelo il Gennaio 14, 2013, 09:40:24 PM
Per i matrimoni sono d'accordo, uno può sposarsi con chi vuole. Per quanto riguarda l'adozione dei figli, assolutamente no. Un bambino deve avere ben chiara la distinzione tra "padre" e "madre", e queste due figure non devono mancare, devono essere presenti e non è accettabile che i suoi punti di riferimento più importanti siano solo o la mamma o il papà.

Quindi togliamo i figli ai genitori divorziati, ai vedovi, alle ragazze madri, ai ragazzi padri, ovviamente neppure loro sono accettabili no?
Quanta discriminazione... certo ovviamente ci vorrebbero maggiori "controlli" ma l'amore si tra partner che per i figli è amore indipendentemente dal sesso.

P.S. Ricordo che anche la teoria hitleriana dell'arianesimo si basava su basi pseudo filosofico-scientifico......
Tutto è niente.....